"Non è accettabile che nessuno abbia detto: 'è colpa mia'. Non c'è nessuno che finora si sia assunto la responsabilità: questo scarico di responsabilità io non lo accetto". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a proposito dei guai societari del Parma.
"Se nessuno si prende la responsabilità - ha aggiunto a margine di un incontro all'Istituto di Medicina Sportiva all'Acqua Acetosa - allora sarà responsabilità delle istituzioni individuare di chi è la colpa. Aspettiamo l'assemblea di Lega venerdì e vediamo cosa emerge, poi è chiaro che con il sottosegretario Delrio ci confronteremo non solo ufficiosamente ma anche ufficialmente". Intanto, il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, ha 'scagionato' i vertici del calcio per il vortice in cui è precipitato il club emiliano: "Deve essere molto chiara una cosa: poiché pende un ricorso per il fallimento presentato dal pubblico ministero di Parma, la Lega di A potrà assumere determinazioni e decisioni solo nell'ambito della procedura concorsuale.
In altre parole, prima del 19 nessuna decisione è possibile - le sue parole a Radio Anch'io Sport - Sulla richiesta dell'Aic fatta venerdì di rinviare la partita non ero molto d'accordo, sarebbe giusto, finché non capita qualcosa di sportivamente diverso, cercare di dare un senso di continuità e di normalità - continua Beretta - La trasferta di Genova era pronta, la situazione era diversa rispetto alla settimana precedente con lo stadio agibile solo a porte chiuse. Ora bisogna capire cosa accade, Tavecchio ha detto che sarà l'ultimo rinvio, vediamo cosa succede. Ho letto critiche immotivate e ingenerose sulla Lega e sulla convocazione dell'assemblea per venerdì prossimo ma la convocazione è stata più che tempestiva. Abbiamo bisogno di essere ineccepibili dal punto di vista della forma e della sostanza, senza il preavviso necessario qualsiasi decisione viene vanificata. E l'assemblea discuterà e valuterà se ci sono iniziative e che iniziative possono essere prese in considerazione. Ci sono dei dati che vengono valutati alla fine di giugno per l'ammissione dei campionati, i pagamenti di stipendi e contributi, tutta la parte fiscale e così ha fatto la Covisoc ed evidentemente tutto era in linea con la parte sotto osservazione da parte del mondo sportivo. (Quotidiano.net)
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