Roma a stelle e strisce
DiBenedetto presidente
Al via i preliminari, poi tre settimane circa per le firme. DiBenedetto piazzerà suoi manager in tutti i ruoli chiave mentre lui assumerà l’incarico principale. E’ già stato all’Olimpico in incognito a seguire Roma-Inter e Roma-Bari, entrambe finite 1-0 per i giallorossi
ROMA, 5 febbraio - Calzini giallorossi. Anzi yellow-red sox, tanto per farvi percepire l’aria che da ventiquattro ore si respira nella Roma yel*low-red. Perché il modello economico, sportivo, manageriale, di mister Thomas DiBe*nedetto, futuro presidente della Roma sem*pre che tutto vada in porto come sembra, sa*rà quello dei Boston red sox. Dove l’uomo che è riuscito a concretizzare quello che fu impedito al fondo di George Soros, è riusci*to a sconfiggere anche la maledizione di Ba*be Ruth. Ora ci proverà con la Roma. E sem*bra che tutto stia andando in questa direzio*ne. Tanto è vero che ieri, l’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni ha ribadito: «Sono fidu*cioso, stiamo lavorando intensamente».
TEMPISTICA - Saranno giorni di grande lavo*ro per l’avvocato Mauro Baldissoni (studio Tonucci) che a questa avventura sta lavo*rando da diversi mesi. Il legale se ne è fatto, felice, una ragione, da romano, romanista, calciatore (dicono pure bravino), abbonato in tribuna Tevere. Toccherà a lui, probabil*mente già nei primi giorni della prossima settimana, fornire le informazioni aggiunti*ve richieste e su questo punto già ieri ha la*vorato in contatto telefonico con gli States. Tra queste, per quello che ci risulta, non ci sarà nessuna richiesta di aumento del prez*zo, quello di fatto è stato fissato nella tre giorni a New York, come sono stati concor*dati parecchi altri punti economici. Le ulte*riori richieste sono soprattutto riguardo la composizione della As Roma LLC, la società creata da mister DiBenedetto per la scalata alla società yellow-red e riguardano alcuni rilievi tecnici (esempio: come mai avete da*to questa valutazione a x, y eccetera?). Una volta esaudite positivamente queste richie*ste, si passerà alla fase inesclusiva che do*vrebbe richiedere un tempo stimabile in due-tre settimane per arrivare alle firme. A quel punto la Roma sarà degli americani, ma ci sarà ancora bisogno di richiedere l’au*torizzazione all’antitrust e poi dare il via al*l’Opa. In questa fase non saranno avviati (o ravvivati) contatti con dirigenti, manager, allenatori, giocatori. In questo senso, si par*tirà solo dopo le firme. La prima parte di queste ulteriori trattative, saranno fatte principalmente via mail, fax, telefono, ma quando si arriverà alla fase finale, le parti (Unicredit e cordata americana) si incontre*rannopersonalmente, da stabilire se lo fa*ranno ancora a New York o direttamente a Roma (più probabile la seconda ipotesi).
DIBENEDETTO - Il presidente sarà Thomas DiBenedetto, un signore che chi lo ha cono*sciuto, ce lo ha descritto come una persona molto preparata, innamorato dello sport e del business.Nei mesi scorsi in più di un’occa*sione è stato nella Capitale, assistendo in incognito alme*no a due partite della squa*dra di Ranieri (Roma-Inter e Roma-Bari, entrambe finite con la vittoria per 1-0 dei giallorossi), convincendosi ancora di più delle enormi potenzialità di un club che come nome ha quello di Roma. E’ molto probabile che entro una quindicina di giorni, DiBenedetto sbarchi direttamente nella Capitale. E con lui sicuramente porte*rà alcuni suoi manager che saranno siste*mati negli snodi ritenuti fondamentali per il futuro romanista: 1) amministrazione; 2) merchandising; 3) comunicazione. Ma è chiaro che pure gli americani sanno bene come sarà necessario conservare un’anima romana e romanista e non solo per quel pos*sibile venti per cento che Unicredit potrà ce*dere a un imprenditore romano (in pole-po*sition in questo momento sembra esserci il costruttore Luca Parnasi, mentre fino a oggi non sono arrivati segna*li dal dottor Francesco Ange*lini che pure aveva garantito ci sarebbero stati). Già si so*no fatti svariati, pure troppi, nomi a proposito di quello che sarà l’organigramma della Roma a stelle e strisce. E’ un esercizio che in questo momento è soltanto inopportu*no. Certo, nei mesi scorsi qualche contatto con allenatori e dirigenti c’è stato, ma quel*lo che conta, ora, per mister DiBenedetto e soci, è arrivare alle firme. Solo dopo partirà la Roma del futuro.
DiBenedetto presidente
Al via i preliminari, poi tre settimane circa per le firme. DiBenedetto piazzerà suoi manager in tutti i ruoli chiave mentre lui assumerà l’incarico principale. E’ già stato all’Olimpico in incognito a seguire Roma-Inter e Roma-Bari, entrambe finite 1-0 per i giallorossi
ROMA, 5 febbraio - Calzini giallorossi. Anzi yellow-red sox, tanto per farvi percepire l’aria che da ventiquattro ore si respira nella Roma yel*low-red. Perché il modello economico, sportivo, manageriale, di mister Thomas DiBe*nedetto, futuro presidente della Roma sem*pre che tutto vada in porto come sembra, sa*rà quello dei Boston red sox. Dove l’uomo che è riuscito a concretizzare quello che fu impedito al fondo di George Soros, è riusci*to a sconfiggere anche la maledizione di Ba*be Ruth. Ora ci proverà con la Roma. E sem*bra che tutto stia andando in questa direzio*ne. Tanto è vero che ieri, l’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni ha ribadito: «Sono fidu*cioso, stiamo lavorando intensamente».
TEMPISTICA - Saranno giorni di grande lavo*ro per l’avvocato Mauro Baldissoni (studio Tonucci) che a questa avventura sta lavo*rando da diversi mesi. Il legale se ne è fatto, felice, una ragione, da romano, romanista, calciatore (dicono pure bravino), abbonato in tribuna Tevere. Toccherà a lui, probabil*mente già nei primi giorni della prossima settimana, fornire le informazioni aggiunti*ve richieste e su questo punto già ieri ha la*vorato in contatto telefonico con gli States. Tra queste, per quello che ci risulta, non ci sarà nessuna richiesta di aumento del prez*zo, quello di fatto è stato fissato nella tre giorni a New York, come sono stati concor*dati parecchi altri punti economici. Le ulte*riori richieste sono soprattutto riguardo la composizione della As Roma LLC, la società creata da mister DiBenedetto per la scalata alla società yellow-red e riguardano alcuni rilievi tecnici (esempio: come mai avete da*to questa valutazione a x, y eccetera?). Una volta esaudite positivamente queste richie*ste, si passerà alla fase inesclusiva che do*vrebbe richiedere un tempo stimabile in due-tre settimane per arrivare alle firme. A quel punto la Roma sarà degli americani, ma ci sarà ancora bisogno di richiedere l’au*torizzazione all’antitrust e poi dare il via al*l’Opa. In questa fase non saranno avviati (o ravvivati) contatti con dirigenti, manager, allenatori, giocatori. In questo senso, si par*tirà solo dopo le firme. La prima parte di queste ulteriori trattative, saranno fatte principalmente via mail, fax, telefono, ma quando si arriverà alla fase finale, le parti (Unicredit e cordata americana) si incontre*rannopersonalmente, da stabilire se lo fa*ranno ancora a New York o direttamente a Roma (più probabile la seconda ipotesi).
DIBENEDETTO - Il presidente sarà Thomas DiBenedetto, un signore che chi lo ha cono*sciuto, ce lo ha descritto come una persona molto preparata, innamorato dello sport e del business.Nei mesi scorsi in più di un’occa*sione è stato nella Capitale, assistendo in incognito alme*no a due partite della squa*dra di Ranieri (Roma-Inter e Roma-Bari, entrambe finite con la vittoria per 1-0 dei giallorossi), convincendosi ancora di più delle enormi potenzialità di un club che come nome ha quello di Roma. E’ molto probabile che entro una quindicina di giorni, DiBenedetto sbarchi direttamente nella Capitale. E con lui sicuramente porte*rà alcuni suoi manager che saranno siste*mati negli snodi ritenuti fondamentali per il futuro romanista: 1) amministrazione; 2) merchandising; 3) comunicazione. Ma è chiaro che pure gli americani sanno bene come sarà necessario conservare un’anima romana e romanista e non solo per quel pos*sibile venti per cento che Unicredit potrà ce*dere a un imprenditore romano (in pole-po*sition in questo momento sembra esserci il costruttore Luca Parnasi, mentre fino a oggi non sono arrivati segna*li dal dottor Francesco Ange*lini che pure aveva garantito ci sarebbero stati). Già si so*no fatti svariati, pure troppi, nomi a proposito di quello che sarà l’organigramma della Roma a stelle e strisce. E’ un esercizio che in questo momento è soltanto inopportu*no. Certo, nei mesi scorsi qualche contatto con allenatori e dirigenti c’è stato, ma quel*lo che conta, ora, per mister DiBenedetto e soci, è arrivare alle firme. Solo dopo partirà la Roma del futuro.