Evoca in molti di noi immagini di sollevamenti disumani alla panca e di forzuti capaci di caricare dei massi su piattaforme poste all'altezza del torace. Insomma, la forza intensa come vittoria dell'uomo sulla forza di gravità. Esiste tuttavia un concetto più "Trascendente" e più profondo di forza, che si materializza nella nostra mente alla menzione di un solo nome: Bruce Lee. Tra le numerosi dimostrazioni di forza viene in mente il famoso pugno a un pollice, capace di scaraventare un uomo di 105 kg a più di 4 metri. E' noto, inoltre, che la forza del suo calcio laterale poteva far schizzare un sacco pesante di 135 kg fino al soffitto e che era in grado di tenere un bilanciere di 56 kg con le braccia distese e orizzontali. Si mormora che riuscisse persino a completare 25 trazioni alla sbarra... con un solo braccio.
Famoso anche per una velocità così fulminea da costringere ai registi di rallentarlo nel montaggio finale dei film affinché i suoi movimenti risultassero chiaramente visibili ad occhio nudo e per imprese strabilianti, come in quella volta in cui ruppe con un calcio una lampadina a due metri e mezzo da terra (L'investigatore Marlowe, 1969), nel suo metro e settanta Lee racchiudeva una potenza sovrannaturale. Va considerato che compiva simili imprese con un peso di 61 kg circa, a dimostrazione del fatto che la massa muscolare è meno rilevante di ciò che si è in grado di far fare con i muscoli stessi. Com'è Possibile che un uomo così esile fosse capace di imprese fisicamente così significative? Centra la dedicazione per l'allenamento, certo, ma molte persone portano avanti con costanza il proprio programma. Ciò che contraddistingueva Lee era piuttosto una fusione quasi trascendente di mente, corpo e movimento. Sua figlia Shannon l'ha definita come "la fisicalizzazione della sua filosofia" la capacità di raggiungere livelli di performance inconsci mediante la disciplina. Quanto è importante, dunque, la mente per tutto ciò che concerne la dimensione fisica?
Una volta Lee ha detto: "Quello che diventerai dipende da quello che pensi". Cominciano le lezioni
Fone: Bodyline - Tecniche & Consigli
Famoso anche per una velocità così fulminea da costringere ai registi di rallentarlo nel montaggio finale dei film affinché i suoi movimenti risultassero chiaramente visibili ad occhio nudo e per imprese strabilianti, come in quella volta in cui ruppe con un calcio una lampadina a due metri e mezzo da terra (L'investigatore Marlowe, 1969), nel suo metro e settanta Lee racchiudeva una potenza sovrannaturale. Va considerato che compiva simili imprese con un peso di 61 kg circa, a dimostrazione del fatto che la massa muscolare è meno rilevante di ciò che si è in grado di far fare con i muscoli stessi. Com'è Possibile che un uomo così esile fosse capace di imprese fisicamente così significative? Centra la dedicazione per l'allenamento, certo, ma molte persone portano avanti con costanza il proprio programma. Ciò che contraddistingueva Lee era piuttosto una fusione quasi trascendente di mente, corpo e movimento. Sua figlia Shannon l'ha definita come "la fisicalizzazione della sua filosofia" la capacità di raggiungere livelli di performance inconsci mediante la disciplina. Quanto è importante, dunque, la mente per tutto ciò che concerne la dimensione fisica?
Una volta Lee ha detto: "Quello che diventerai dipende da quello che pensi". Cominciano le lezioni
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