Con un lungo comunicato pubblicato sul proprio sito web, la Juve ha annunciato di voler proporre ricorso contro la decisione del giudice sportivo Gianpaolo Tosel che aveva chiuso la tribuna sud dello Juventus Stadium per due turni, in seguito alla bomba carta esplosa nel derby con il Toro.
Il club fa una premessa: “Juventus ribadisce la sua ferma e completa condanna di ogni gesto di violenza commesso all’interno e al di fuori degli stadi, come già pubblicamente affermato nel comunicato di domenica 26 aprile”. Dopodiché, si passa alla decisione: “La società, tuttavia, desidera far rilevare le enormi incongruenze che hanno portato alle decisioni odierne del giudice sportivo”.
Primo punto, non sono stati individuati responsabili: “I dispositivi di sicurezza e le telecamere dello Stadio Olimpico di Torino a disposizione delle Forze dell’Ordine non hanno, allo stato attuale, permesso di individuare il o i materiali autori dell’atto deliquenziale. Tale circostanza ripropone l’urgenza di dotare ogni impianto sportivo di sistemi di controllo all’avanguardia, per evitare di giungere alla paradossale vicenda odierna: in assenza del responsabile materiale si punisce, oltremodo, il responsabile, o peggio il presunto responsabile, oggettivo”. Brutale riassunto: si colpiscono migliaia di tifosi innocenti, senza individuare chi ha lanciato la bomba carta: “Il settore ospiti dello stadio Olimpico di Torino ospitava circa 1400 tifosi juventini, mentre il settore denominato Tribuna Sud dello Juventus Stadium è normalmente occupato da circa 9800 persone. Ancora una volta si colpisce una folla indiscriminata poiché non si è stati in grado di individuare i reali responsabili e, forse, neppure la reale dinamica dei fatti”. (La Stampa)
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