Leonardo: "Siamo pronti
Calciopoli? Che noia"
Il tecnico dell'Inter, alla vigilia della sfida dell'Olimpico con la Juve, conferma tutta la sua fiducia alla squadra: "C'è uno stimolo enorme". E sullo scandalo: "La gente secondo me si è stancata..."
APPIANO GENTILE (Como). 12 febbraio 2011 - Il derby d'Italia, la grande sfida. Ha ragione Leonardo quando afferma che è già stato detto tutto sul confronto. "E' una storia importante all'insegna della grande rivalità spotiva - esordisce in conferenza stampa alla vigilia di Juve-Inter -. E' una partita importante: una grande prova per noi a prescindere dalla tradizione della sfida". Il tecnico si basa su numeri certi e grandi prestazioni. Aggiunge: "C'è uno stimolo enorme; i ragazzi rispondono alla grande con le squadre forti, si fa trovare pronta al momento giusto".
ATTACANTI DECISIVI— La formazione? Non regala nulla, anche se fa capire che dovrebbe confermare la squadra che ha vinto con la Roma: "E' stata la settimana delle nazionali, ma l'identità della mia squadra è ormai molto chiara. Stankovic sta bene, oggi valuteremo. Lui ha voglia, ma non possiamo andare oltre la realtà". Già gioca la sua partita a scacchi: "In quale zona del campo si giocherà di più? Il centrocampo è sempre il cuore di tutte le squadre. Però non dobbiamo scartare che sono due formazioni che provano a giocare; si, credo che gli attaccanti saranno determinanti".
CI SARO DA LOTTARE— E la Juve? "Non credo che cambiarà molto rispetto a Cagliari - afferma Leo -. Felipe Melo? Lo conosco bene da quando era ragazzino; è nato nella mia città. Ha avuto delle situzioni da gestire, ma ha già fatto bene in Italia e sta ritrovando la sua serenità. Ha un carattere miolto forte. Comunque sappiamo come gioca la Juve. Nell'ultima ha cambiato e ha vinto. Sarà una partita molto combattuta; sono squadre che amano lottare: l'Inter non molla mai; la base per affrontare simili partite".
BASTA CALCIOPOLI — Non ne può più Leo dello scandalo del 2006: "E' una noia assoluta. Lasciamo che ci pensino gli organi competenti, facciamo che la gente si diverta. La gente secondo me si è stancata...".
Calciopoli? Che noia"
Il tecnico dell'Inter, alla vigilia della sfida dell'Olimpico con la Juve, conferma tutta la sua fiducia alla squadra: "C'è uno stimolo enorme". E sullo scandalo: "La gente secondo me si è stancata..."
APPIANO GENTILE (Como). 12 febbraio 2011 - Il derby d'Italia, la grande sfida. Ha ragione Leonardo quando afferma che è già stato detto tutto sul confronto. "E' una storia importante all'insegna della grande rivalità spotiva - esordisce in conferenza stampa alla vigilia di Juve-Inter -. E' una partita importante: una grande prova per noi a prescindere dalla tradizione della sfida". Il tecnico si basa su numeri certi e grandi prestazioni. Aggiunge: "C'è uno stimolo enorme; i ragazzi rispondono alla grande con le squadre forti, si fa trovare pronta al momento giusto".
ATTACANTI DECISIVI— La formazione? Non regala nulla, anche se fa capire che dovrebbe confermare la squadra che ha vinto con la Roma: "E' stata la settimana delle nazionali, ma l'identità della mia squadra è ormai molto chiara. Stankovic sta bene, oggi valuteremo. Lui ha voglia, ma non possiamo andare oltre la realtà". Già gioca la sua partita a scacchi: "In quale zona del campo si giocherà di più? Il centrocampo è sempre il cuore di tutte le squadre. Però non dobbiamo scartare che sono due formazioni che provano a giocare; si, credo che gli attaccanti saranno determinanti".
CI SARO DA LOTTARE— E la Juve? "Non credo che cambiarà molto rispetto a Cagliari - afferma Leo -. Felipe Melo? Lo conosco bene da quando era ragazzino; è nato nella mia città. Ha avuto delle situzioni da gestire, ma ha già fatto bene in Italia e sta ritrovando la sua serenità. Ha un carattere miolto forte. Comunque sappiamo come gioca la Juve. Nell'ultima ha cambiato e ha vinto. Sarà una partita molto combattuta; sono squadre che amano lottare: l'Inter non molla mai; la base per affrontare simili partite".
BASTA CALCIOPOLI — Non ne può più Leo dello scandalo del 2006: "E' una noia assoluta. Lasciamo che ci pensino gli organi competenti, facciamo che la gente si diverta. La gente secondo me si è stancata...".