“Italians do it better”, “Gli italiani lo fanno meglio”. Adesso si scopre anche il perché: è merito di pizza e spaghetti al pomodoro. Seguiore la dieta mediterranea, ovvero l'alimentazione che più è diffusa nel nostro Paese, riduce infatti il rischio di disfunzione erettile. Chi mangia seguendo questo sano regime alimentare «ha un rischio minore di impotenza: il cibo può influenzare positivamente o negativamente l'attività sessuale ed è ormai evidente che seguire i detami della dieta italiana per eccellenza mette al riparo da disturbi sessuali» spiega Giorgio Franco, presidente della Società italiana di andrologia.
«Il buon senso - aggiunge l'esperto - inizia a tavola. I dati mostrano che gli italiani sono un popolo che mangia bene, il tasso di obesità è uno dei più bassi delle nazioni sviluppate. Questo si riflette in parte anche sulla salute. Parlando di uomini, però, bisognerebbe diffondere una maggiore cultura andrologica in grado di aiutare il maschio a prendersi cura di se stesso attraverso controlli periodici e il ricorso precoce all'andrologo quando compaiono i primi sintomi».
«Possiamo ipotizzare - conferma Franco - che un mix di made in Italy tra una dieta Mediterranea e il farmaco italiano uscito sul mercato da un anno che è un inibitore della fosfodiesterasi, l'Avanafil, diano buoni risultati combinati. In generale il maschio italiano si cura, ma ancora c'è molto da lavorare sui disturbi andrologici: ancora oggi il lasso di tempo da quando il paziente avverte i disturbi e va dal medico è lungo, si parla di uno due anni,ma qui ancora ci sono dei problemi culturali da superare»
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