PalaBigi, qui si fa la storia. Sassari è campione d'Italia 2014-2015 e il suo nome finisce, per la prima volta, sull'albo d'oro del massimo campionato. Il sogno della squadra di Meo Sacchetti diventa realtà in gara 7, con Reggio Emilia che si arrende in casa 73-75 (mai era saltato in questa serie scudetto il fattore campo).
I sardi centrano anche un fantastico 'triplete': dopo la Supercoppa e la Coppa Italia, ecco il trionfo tricolore. Una stagione a dir poco indimenticabile. Strepitoso l'avvio dei padroni di casa, che indirizzano subito il match: 21-4 alla fine di un primo quarto letteralmente dominato. Cinciarini e Kaukenas già in volo. Gli ospiti tirano male e faticano a difendere. Ma, in linea con l'incertezza delle precedenti sfide, la questione si riapre nel secondo parziale: cala il ritmo di Reggio, cresce la precisione dei sardi, che riemergono prepotentemente con un break di 4-18 (sugli scudi Sanders) e tornano negli spogliatoi per l'intervallo lungo con un passivo più che dimezzato (32-26). Grande equilibrio nel terzo parziale, con le due squadre però decisamente più prolifiche (55-48). Ultimi dieci minuti da brividi, giocati spalla a spalla e sul filo dei nervi: Sassari impatta sul 59-59, sorpassa (67-69) e fa festa con i canestri di un freddissimo Dyson (17 punti). Bene anche Sanders (18) e Logan (13). Alla Reggiana non bastano Polonara (17 pt), Diener (14) e Kaukenas (13). E' l'epilogo di una finale nata in 'tono minore' e diventata invece bellissima, palpitante e spettacolare. Sicuramente uno spot per il per il nostro movimento cestistico, che aveva bisogno di questa ventata nuova. (RaiNews)
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I sardi centrano anche un fantastico 'triplete': dopo la Supercoppa e la Coppa Italia, ecco il trionfo tricolore. Una stagione a dir poco indimenticabile. Strepitoso l'avvio dei padroni di casa, che indirizzano subito il match: 21-4 alla fine di un primo quarto letteralmente dominato. Cinciarini e Kaukenas già in volo. Gli ospiti tirano male e faticano a difendere. Ma, in linea con l'incertezza delle precedenti sfide, la questione si riapre nel secondo parziale: cala il ritmo di Reggio, cresce la precisione dei sardi, che riemergono prepotentemente con un break di 4-18 (sugli scudi Sanders) e tornano negli spogliatoi per l'intervallo lungo con un passivo più che dimezzato (32-26). Grande equilibrio nel terzo parziale, con le due squadre però decisamente più prolifiche (55-48). Ultimi dieci minuti da brividi, giocati spalla a spalla e sul filo dei nervi: Sassari impatta sul 59-59, sorpassa (67-69) e fa festa con i canestri di un freddissimo Dyson (17 punti). Bene anche Sanders (18) e Logan (13). Alla Reggiana non bastano Polonara (17 pt), Diener (14) e Kaukenas (13). E' l'epilogo di una finale nata in 'tono minore' e diventata invece bellissima, palpitante e spettacolare. Sicuramente uno spot per il per il nostro movimento cestistico, che aveva bisogno di questa ventata nuova. (RaiNews)
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