Per l'amministratore delegato del Milan la matematica non è un'opinione e "i conti sono esatti". Dopo la risposta di Leonardo, arriva la controreplica di Galliani. Le schermaglie proseguono...
C'eravamo tanto amati. No, non stiamo parlando di una telenovela sudamericana o di un film commedia dal sapore zuccherino, ma del rapporto lavorativo tra l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani e il suo ormai ex pupillo Leonardo. Il popolo rossonero non ha gradito che il brasiliano abbia varcato le soglie di Appiano Gentile e, in attesa dello scontro sul campo, non mancano le schermaglie al di fuori del rettangolo verde.
L'ANTEFATTO - Aveva iniziato Galliani ribadendo la leadership del suo Milan e sminuendo la rimonta dei cugini nerazzurri, aveva risposto il tecnico dell'Inter facendo intendere che i conti dell'ad rossonero non tornavano. "Io non faccio tanti conti ma credo che la chiave nel confronto siano i due recuperi: dare per scontati i sei punti contro Cesena e Fiorentina non è giusto. Comunque manca un terzo di campionato ed è presto per mettersi a contare. Inoltre non voglio entrare in polemiche col Milan, e non solo perché qualsiasi cosa dica può essere mal interpretato, visto che sono stato lì. Dico solo che sul campo sono felice di quello che abbiamo fatto, anche se so che possiamo ancora migliorare molte", aveva spiegato Leo.
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GALLIANI VS. LEO, LA MATEMATICA NON E' UN'OPINIONE - E Galliani, dopo tali considerazioni non poteva non dire nuovamente la sua. "Mi spiace per Leo, ma i miei conti sono esatti. A differenza dell'Inter, infatti, noi non abbiamo giocato due partite di recupero. Sono certo, anche a livello algebrico e matematico, di quello che ho detto: non si può confrontare chi ha giocato dieci partite con chi ne ha giocate otto", la controreplica dell'ad rossonero. Avrà avuto l'ultima parola? Si rivolgerà a qualche matematico per averne la conferma? Chisà, la sensazione, però, è che non sia ancora arrivato il momento dei titoli di coda.
C'eravamo tanto amati. No, non stiamo parlando di una telenovela sudamericana o di un film commedia dal sapore zuccherino, ma del rapporto lavorativo tra l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani e il suo ormai ex pupillo Leonardo. Il popolo rossonero non ha gradito che il brasiliano abbia varcato le soglie di Appiano Gentile e, in attesa dello scontro sul campo, non mancano le schermaglie al di fuori del rettangolo verde.
L'ANTEFATTO - Aveva iniziato Galliani ribadendo la leadership del suo Milan e sminuendo la rimonta dei cugini nerazzurri, aveva risposto il tecnico dell'Inter facendo intendere che i conti dell'ad rossonero non tornavano. "Io non faccio tanti conti ma credo che la chiave nel confronto siano i due recuperi: dare per scontati i sei punti contro Cesena e Fiorentina non è giusto. Comunque manca un terzo di campionato ed è presto per mettersi a contare. Inoltre non voglio entrare in polemiche col Milan, e non solo perché qualsiasi cosa dica può essere mal interpretato, visto che sono stato lì. Dico solo che sul campo sono felice di quello che abbiamo fatto, anche se so che possiamo ancora migliorare molte", aveva spiegato Leo.
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GALLIANI VS. LEO, LA MATEMATICA NON E' UN'OPINIONE - E Galliani, dopo tali considerazioni non poteva non dire nuovamente la sua. "Mi spiace per Leo, ma i miei conti sono esatti. A differenza dell'Inter, infatti, noi non abbiamo giocato due partite di recupero. Sono certo, anche a livello algebrico e matematico, di quello che ho detto: non si può confrontare chi ha giocato dieci partite con chi ne ha giocate otto", la controreplica dell'ad rossonero. Avrà avuto l'ultima parola? Si rivolgerà a qualche matematico per averne la conferma? Chisà, la sensazione, però, è che non sia ancora arrivato il momento dei titoli di coda.