Rose bianche e girasoli. Alcune candele e un foglietto con su scritto “riposa in pace piccolo angelo”.
Una sorta di piccolo sacrario spontaneo sta sorgendo da questa mattina davanti alla stazione di Furio Camillo a Roma dove ieri è morto un bambino di 4 anni precipitando da un’intercapedine tra la coppia di ascensori di servizio. Una piccola follia è raccolta in silenzio, come se pregasse. Alcuni scuotono la testa pensando ai genitori altri invece si lasciano andare a sfoghi. “Questa metro è maledetta - dice Mario, un pensionato del quartiere - . Le scale mobili sono sempre rotte, questi ascensori funzionano male e la metro è un carro bestiame”. Sua moglie lo zittisce “per amore di questo bambino e della sua famiglia”.
La procura di Roma ha aperto un’inchiesta. L’Atac ha nominato una commissione interna. “Errore umano”, l’ha definito ieri l’assessore ai Trasporti Ugo Improta. La tragedia è avvenuta nell’operazione di trasbordo tra l’ascensore rimasto bloccato e il suo gemello. Una procedura errata e contro ogni misura di sicurezza. Tre persone sono state denunciate per concorso in omicidio colposo per l’incidente. Si tratta di un addetto dell’Atac e di due vigilantes dell’Italpol. L’accusa è a vario titolo in base alle responsabilità. (La Stampa)
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Una sorta di piccolo sacrario spontaneo sta sorgendo da questa mattina davanti alla stazione di Furio Camillo a Roma dove ieri è morto un bambino di 4 anni precipitando da un’intercapedine tra la coppia di ascensori di servizio. Una piccola follia è raccolta in silenzio, come se pregasse. Alcuni scuotono la testa pensando ai genitori altri invece si lasciano andare a sfoghi. “Questa metro è maledetta - dice Mario, un pensionato del quartiere - . Le scale mobili sono sempre rotte, questi ascensori funzionano male e la metro è un carro bestiame”. Sua moglie lo zittisce “per amore di questo bambino e della sua famiglia”.
La procura di Roma ha aperto un’inchiesta. L’Atac ha nominato una commissione interna. “Errore umano”, l’ha definito ieri l’assessore ai Trasporti Ugo Improta. La tragedia è avvenuta nell’operazione di trasbordo tra l’ascensore rimasto bloccato e il suo gemello. Una procedura errata e contro ogni misura di sicurezza. Tre persone sono state denunciate per concorso in omicidio colposo per l’incidente. Si tratta di un addetto dell’Atac e di due vigilantes dell’Italpol. L’accusa è a vario titolo in base alle responsabilità. (La Stampa)
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