Paese che vai, moda che trovi. La stilista cinese Zhang Shifan ha inventato il face-kini, una maschera per proteggere il viso dal sole e dalle punture delle meduse. Le bagnanti nipponiche ne vanno pazze: in Cina, infatti, avere la pelle chiarissima in viso è un must.
Inizialmente, pare che la stessa stilista la indossasse e i primi prototipi, di colore scuro, impaurivano i più piccoli. Per ovviare a questo ha pensato di decorare le maschere con motivi floreali e di realizzarne alcune dai colori chiari. Non solo utilità, ma anche glamour come qualsiasi accessorio moda. A Qingdao, lo storico negozio di Zhang è un’istituzione e richiama clienti da ogni parte del Paese. Questo tipo di passamontagna è stato inventato nel 2004 e oggi è un “must have“. Sul sito facekini.com possiamo trovare i modelli nei diversi colori e fantasie; con un semplice click portarli a casa per soli 16 dollari. Su altri portali si possono trovare anche a sette dollari. Solo l’anno scorso la stilista Shifan ha venduto 30 mila pezzi.
Inizialmente, pare che la stessa stilista la indossasse e i primi prototipi, di colore scuro, impaurivano i più piccoli. Per ovviare a questo ha pensato di decorare le maschere con motivi floreali e di realizzarne alcune dai colori chiari. Non solo utilità, ma anche glamour come qualsiasi accessorio moda. A Qingdao, lo storico negozio di Zhang è un’istituzione e richiama clienti da ogni parte del Paese. Questo tipo di passamontagna è stato inventato nel 2004 e oggi è un “must have“. Sul sito facekini.com possiamo trovare i modelli nei diversi colori e fantasie; con un semplice click portarli a casa per soli 16 dollari. Su altri portali si possono trovare anche a sette dollari. Solo l’anno scorso la stilista Shifan ha venduto 30 mila pezzi.
Altra abitudine per evitare il sole è andare in spiaggia di notte. “Si tratta di un passatempo per ora riservato ai neo ricchi, che tuttavia è indicativo di come una popolazione ‘a rischio’ tenda ad attrezzarsi per evitare i danni derivanti da un consumo smodato di sole – spiega il prof. Marcello Monti, responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia di Humanitas e docente di Dermatologia all’Università degli Studi di Milano a Humanitas Salute -. Lo stesso discorso possiamo farlo per i giapponesi o per le popolazioni di colore. Paese che vai, saggia abitudine che trovi. Tutti insomma si tutelano, vestendosi per bene, noi europei invece no. La superficialità regna sovrana e le malattie della pelle, anche gravi come i tumori dilagano. Il sole picchia e si pensa subito a come abbronzarsi meglio, magari con l’aiuto di una crema che si ritiene protettiva”. (Il Fatto Quotidiano Magazine)
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