Una svolta sul caso dei due marò potrebbe arrivare dalle carte depositate dall'India al Tribunale del Mare di Amburgo. Carte che dovevano avere lo scopo di provare la loro colpa e che ora rischiano invece di scagionarli. Secondo il Quotidiano Nazionale, infatti, tra i documenti c'è la relazione dell'autopsia. Dalla quale emerge che i proiettili che hanno ucciso i pescatori indiani sono diversi da quelli in dotazione ai marò.
Il referto autoptico parla infatti di un'ogiva, estratta dall'anatomopatologo K.S. Sasikala dal corpo di una delle vittime, lunga 31 millimetri, con una circonferenza di 20 millimetri alla base e di 24 nella parte più larga. Proiettili decisamente diversi dal calibro 5,56 Nato in dotazione ai marò, che utilizzano i fucili mitragliatori Beretta AR 70/90 e Minimi.
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Il referto autoptico parla infatti di un'ogiva, estratta dall'anatomopatologo K.S. Sasikala dal corpo di una delle vittime, lunga 31 millimetri, con una circonferenza di 20 millimetri alla base e di 24 nella parte più larga. Proiettili decisamente diversi dal calibro 5,56 Nato in dotazione ai marò, che utilizzano i fucili mitragliatori Beretta AR 70/90 e Minimi.
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