iOS 9: nuovi comandi, più funzioni e prestazioni migliorate. Ma tante novità sono disponibili solo su tablet!
Dopo la conferenza dello scorso 9 settembre, tutti hanno avuto chiaro il fatto che iOS 9 ha uno stretto legame con il sistema 3D Touch integrato nei nuovi iPhone 6s e 6s Plus. Al di là dell’introduzione dei nuovi comandi basati sulla pressione delle dita sullo schermo, però, l’ultima incarnazione del sistema operativo mobile a marchio Apple porta con sé anche altre novità. Visto anche il tempo che ci separa dal lancio sul mercato in Italia del nuovo 6S, un buon punto di vista per valutare iOS 9 rimane proprio quello che parte dalla prospettiva di un possessore di iPhone 5 o 6.
Colpo d’occhio
Le novità più appariscenti riguardano il cambio del font di sistema, il sistema di passaggio da un’app all’altra e la nuova tastiera. Se la modifica del font passa quasi inosservata, la nuova tastiera introduce nuovi comandi e una piccola innovazione che, al primo approccio, può risultare addirittura disturbante: la visualizzazione dei caratteri maiuscoli e minuscoli direttamente sulla tastiera virtuale. Può sembrare una sciocchezza, ma dopo anni di abitudine a tastiere (hardware e software) con soli caratteri maiuscoli, assimilare il passaggio non è così immediato. Alla prova dei fatti, però, il cambiamento si rivela essere azzeccato, non fosse altro per il fatto che si ha l’immediata percezione di quello che si sta scrivendo. Nella versione iPad, inoltre, la nuova tastiera introduce alcuni comandi aggiuntivi che permettono di utilizzare scorciatoie piuttosto utili, come i comandi “copia”, “taglia” e “incolla”. Il nuovo sistema per lo scorrimento delle app attive è indubbiamente suggestivo sotto il profilo grafico, ma nella pratica richiede una maggiore precisione nel tocco, soprattutto quando si vuole chiudere un’applicazione dal “carosello” delle schermate su iPhone.
Nuove app e funzioni
Tra le novità più sostanziali c’è l’app dedicata a iCloud Drive, che permette un accesso più intuitivo (in stile computer desktop) ai contenuti memorizzati su iCloud. Si tratta di un’app a sé stante, che permette di sfogliare le cartelle, rigorosamente ordinate per categorie, in cui si sono memorizzati i file sui server Apple. Più ambiziosa l’introduzione dei “suggerimenti di Siri”, una pagina a cui si accede facendo swipe da sinistra verso destra nella schermata Home. Qui si trovano i contatti e le app usate di recente, oltre a una selezione di notizie tratte dai siti di news nazionali. Quest’ultima sezione non va confusa con la nuova app di news (per il momento non ancora disponibile nel nostro paese) che funziona come un vero e proprio aggregatore di notizie. Proprio la visualizzazione delle notizie tra i suggerimenti di Siri sembra soffrire di un piccolo bug: nel corso delle nostre prove ci è capitato più di una volta di non riuscire a scorrerle, poiché il semplice tocco sull’elenco ne provoca la chiusura. La pagina contiene anche un elenco di suggerimenti visualizzati attraverso un sistema predittivo, cioè basato sulle abitudini dell’utente, sulla cui bontà sarà più facile esprimersi dopo un periodo di prova superiore alle 48 ore che abbiamo avuto a disposizione per il momento.
Sotto il cofano
Oltre a un miglioramento delle prestazioni e della versatilità di Siri, iOS 9 propone alcuni accorgimenti che dovrebbero aumentare la durata della batteria. Secondo quanto dichiarato da Apple, il nuovo sistema dovrebbe garantire 3 ore in più di lavoro. Come al solito verificare una simile stima è pressoché impossibile, visto che le variabili nel tipo di utilizzo sono davvero tante. Nelle Impostazioni, però, ha fatto la sua comparsa una voce Batteria che, per iPhone, consente di attivare la modalità Risparmio energetico, che disattiva gli effetti grafici, la ricezione di email e l’aggiornamento in background delle app per prolungare l’autonomia. Insomma: una sorta di misura d’emergenza che dovrebbe permettere di “tirare” un po’ di tempo in più aspettando di poter ricaricare il telefono.
Piccoli accorgimenti
Da un punto di vista funzionale, iOS 9 introduce anche altre modifiche che impattano sull’uso quotidiano del sistema. Indubbiamente positiva l’introduzione di un pulsante “torna a” che permette, quando si apre un elemento esterno all’applicazione, di ritornare indietro. Unica controindicazione: su iPhone il suo utilizzo richiede una certa precisione nel tocco. Del resto, tanta parte delle innovazioni del nuovo sistema sono state pensate specificatamente per dare il meglio sullo schermo dell’iPad e non è un caso che il nuovo sistema sia stato rilasciato in (quasi) contemporanea con il lancio di iPad Pro. Proprio tra le modalità di utilizzo dedicate al tablet Apple c’è la possibilità, già annunciata al momento della presentazione del sistema operativo, di accedere alle app di sistema attraverso una colonna laterale a scomparsa e di visualizzare due app contemporaneamente sullo schermo attraverso la modalità Split View. Un sistema pratico, ad esempio, per scrivere un’email tenendo sott’occhio una pagina web o un altro documento e che rende il dispositivo molto più efficace quando si usano software dedicati alla produttività.
Dopo la conferenza dello scorso 9 settembre, tutti hanno avuto chiaro il fatto che iOS 9 ha uno stretto legame con il sistema 3D Touch integrato nei nuovi iPhone 6s e 6s Plus. Al di là dell’introduzione dei nuovi comandi basati sulla pressione delle dita sullo schermo, però, l’ultima incarnazione del sistema operativo mobile a marchio Apple porta con sé anche altre novità. Visto anche il tempo che ci separa dal lancio sul mercato in Italia del nuovo 6S, un buon punto di vista per valutare iOS 9 rimane proprio quello che parte dalla prospettiva di un possessore di iPhone 5 o 6.
Colpo d’occhio
Le novità più appariscenti riguardano il cambio del font di sistema, il sistema di passaggio da un’app all’altra e la nuova tastiera. Se la modifica del font passa quasi inosservata, la nuova tastiera introduce nuovi comandi e una piccola innovazione che, al primo approccio, può risultare addirittura disturbante: la visualizzazione dei caratteri maiuscoli e minuscoli direttamente sulla tastiera virtuale. Può sembrare una sciocchezza, ma dopo anni di abitudine a tastiere (hardware e software) con soli caratteri maiuscoli, assimilare il passaggio non è così immediato. Alla prova dei fatti, però, il cambiamento si rivela essere azzeccato, non fosse altro per il fatto che si ha l’immediata percezione di quello che si sta scrivendo. Nella versione iPad, inoltre, la nuova tastiera introduce alcuni comandi aggiuntivi che permettono di utilizzare scorciatoie piuttosto utili, come i comandi “copia”, “taglia” e “incolla”. Il nuovo sistema per lo scorrimento delle app attive è indubbiamente suggestivo sotto il profilo grafico, ma nella pratica richiede una maggiore precisione nel tocco, soprattutto quando si vuole chiudere un’applicazione dal “carosello” delle schermate su iPhone.
Nuove app e funzioni
Tra le novità più sostanziali c’è l’app dedicata a iCloud Drive, che permette un accesso più intuitivo (in stile computer desktop) ai contenuti memorizzati su iCloud. Si tratta di un’app a sé stante, che permette di sfogliare le cartelle, rigorosamente ordinate per categorie, in cui si sono memorizzati i file sui server Apple. Più ambiziosa l’introduzione dei “suggerimenti di Siri”, una pagina a cui si accede facendo swipe da sinistra verso destra nella schermata Home. Qui si trovano i contatti e le app usate di recente, oltre a una selezione di notizie tratte dai siti di news nazionali. Quest’ultima sezione non va confusa con la nuova app di news (per il momento non ancora disponibile nel nostro paese) che funziona come un vero e proprio aggregatore di notizie. Proprio la visualizzazione delle notizie tra i suggerimenti di Siri sembra soffrire di un piccolo bug: nel corso delle nostre prove ci è capitato più di una volta di non riuscire a scorrerle, poiché il semplice tocco sull’elenco ne provoca la chiusura. La pagina contiene anche un elenco di suggerimenti visualizzati attraverso un sistema predittivo, cioè basato sulle abitudini dell’utente, sulla cui bontà sarà più facile esprimersi dopo un periodo di prova superiore alle 48 ore che abbiamo avuto a disposizione per il momento.
Sotto il cofano
Oltre a un miglioramento delle prestazioni e della versatilità di Siri, iOS 9 propone alcuni accorgimenti che dovrebbero aumentare la durata della batteria. Secondo quanto dichiarato da Apple, il nuovo sistema dovrebbe garantire 3 ore in più di lavoro. Come al solito verificare una simile stima è pressoché impossibile, visto che le variabili nel tipo di utilizzo sono davvero tante. Nelle Impostazioni, però, ha fatto la sua comparsa una voce Batteria che, per iPhone, consente di attivare la modalità Risparmio energetico, che disattiva gli effetti grafici, la ricezione di email e l’aggiornamento in background delle app per prolungare l’autonomia. Insomma: una sorta di misura d’emergenza che dovrebbe permettere di “tirare” un po’ di tempo in più aspettando di poter ricaricare il telefono.
Piccoli accorgimenti
Da un punto di vista funzionale, iOS 9 introduce anche altre modifiche che impattano sull’uso quotidiano del sistema. Indubbiamente positiva l’introduzione di un pulsante “torna a” che permette, quando si apre un elemento esterno all’applicazione, di ritornare indietro. Unica controindicazione: su iPhone il suo utilizzo richiede una certa precisione nel tocco. Del resto, tanta parte delle innovazioni del nuovo sistema sono state pensate specificatamente per dare il meglio sullo schermo dell’iPad e non è un caso che il nuovo sistema sia stato rilasciato in (quasi) contemporanea con il lancio di iPad Pro. Proprio tra le modalità di utilizzo dedicate al tablet Apple c’è la possibilità, già annunciata al momento della presentazione del sistema operativo, di accedere alle app di sistema attraverso una colonna laterale a scomparsa e di visualizzare due app contemporaneamente sullo schermo attraverso la modalità Split View. Un sistema pratico, ad esempio, per scrivere un’email tenendo sott’occhio una pagina web o un altro documento e che rende il dispositivo molto più efficace quando si usano software dedicati alla produttività.
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