"Frena che ti ricarichi" nel giro di qualche anno potrebbe diventare il nuovo slogan della metropolitana di Londra. London Underground sta infatti sperimentando una nuova tecnologia per la produzione di corrente elettrica durante le frenate dei treni al loro ingresso in stazione, con un sistema analogo a quello adottato da tempo nei veicoli ibridi ed elettrici.
I primi risultati sono incoraggianti, secondo l’azienda già nei primi giorni di test la produzione di corrente elettrica si è attestata intorno a 1 Megawattora al giorno, abbastanza per rendere autonoma due giorni la settimana un’intera stazione di medie dimensioni.
Ma come funziona questa tecnologia? Durante la frenata uno speciale sistema recupera l’energia che solitamente viene dissipata sotto forma di calore dall'attrito dei freni e la trasforma in corrente elettrica che viene immessa sulla rete. A Londra il primo inverter per il recupero della corrente elettrica prodotta dai freni è stato installato nei pressi di Victoria Station.
Il sistema non solo potrebbe contribuire a migliorare i conti dell’azienda ma anche il benessere dei passeggeri, per esempio recuperando il calore generato dai treni e riducendo la temperatura all'interno delle stazioni, soprattutto durante i mesi estivi, e abbassando i costi di condizionamento.
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I primi risultati sono incoraggianti, secondo l’azienda già nei primi giorni di test la produzione di corrente elettrica si è attestata intorno a 1 Megawattora al giorno, abbastanza per rendere autonoma due giorni la settimana un’intera stazione di medie dimensioni.
Ma come funziona questa tecnologia? Durante la frenata uno speciale sistema recupera l’energia che solitamente viene dissipata sotto forma di calore dall'attrito dei freni e la trasforma in corrente elettrica che viene immessa sulla rete. A Londra il primo inverter per il recupero della corrente elettrica prodotta dai freni è stato installato nei pressi di Victoria Station.
Il sistema non solo potrebbe contribuire a migliorare i conti dell’azienda ma anche il benessere dei passeggeri, per esempio recuperando il calore generato dai treni e riducendo la temperatura all'interno delle stazioni, soprattutto durante i mesi estivi, e abbassando i costi di condizionamento.
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