Gli Stati Ue hanno concluso un accordo per superare le divergenze con il Parlamento europeo sul nuovo strumento per 'tracciare' i passeggeri dei voli aerei nel quadro del contrasto del terrorismo.
I governi hanno concordato che i dati dei passeggeri dei voli interni e dei voli in entrata e in uscita dalla Ue saranno conservati per sei mesi.
La Francia ha insistito fino all'ultimo per la durata di un anno, ma poi ha accettato il semestre avendo ottenuto l'impegno di tutti gli Stati a comprendere i voli interni e i voli charter.
L'accordo unanime tra i 28 ministri degli interni sulla registrazione dei dati dei passeggeri (Pnr) sarà operativo «quasi immediatamente», secondo quanto indicato dal Commissario europeo Dimitris Avramopoulos. Il ministro lussemburghese Etienne Schneider, a nome della presidenza Ue di turno, specifica che l'accordo non prevede lo scambio automatico dei dati, ma esso avverrà su richiesta delle forze dell'ordine. «È un sistema efficace che rispetta pienamente i diritti e le libertà fondamentali».
I governi hanno concordato che i dati dei passeggeri dei voli interni e dei voli in entrata e in uscita dalla Ue saranno conservati per sei mesi.
La Francia ha insistito fino all'ultimo per la durata di un anno, ma poi ha accettato il semestre avendo ottenuto l'impegno di tutti gli Stati a comprendere i voli interni e i voli charter.
L'accordo unanime tra i 28 ministri degli interni sulla registrazione dei dati dei passeggeri (Pnr) sarà operativo «quasi immediatamente», secondo quanto indicato dal Commissario europeo Dimitris Avramopoulos. Il ministro lussemburghese Etienne Schneider, a nome della presidenza Ue di turno, specifica che l'accordo non prevede lo scambio automatico dei dati, ma esso avverrà su richiesta delle forze dell'ordine. «È un sistema efficace che rispetta pienamente i diritti e le libertà fondamentali».
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