Cinque dipendenti del Centro oli di Viggiano dell' Eni, dove viene trattato il petrolio estratto, sono stati posti agli arresti domiciliari per traffico illecito di rifiuti. Nell'inchiesta dei pm di Potenza è indagato l'ingegnere Gianluca Gemelli, compagno del ministro Guidi, che avrebbe sfruttato la sua posizione per ottenere favori per appalti alla Total. Scoppia il caso politico dopo un'intercettazione tra ministro e fidanzato su un emendamento.
L'intercettazione sull'emendamento e il nome della Boschi - L'intercettazione che mette nei guai Gianluca Gemelli risale al 5 novembre del 2014 quando viene bocciato l'emendamento inserito nel decreto Sblocca Italia, per la realizzazione del progetto "Tempa Rossa". Gemelli chiama la compagna che lo rassicura: "Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se è d'accordo anche Mariaele (il ministro Boschi, ndr) quell'emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, alle quattro di notte". Come scrive il Corriere della Sera, Gemelli chiede alla Guidi se riguarda quello dei suoi amici della Total: "Quindi anche coso, vabbè i clienti di Broggi". E lei: "Eh certo, capito? Te l'ho detto per quello".
Gemelli al dirigente della Total: "E' tutto sbloccato" - Subito dopo aver parlato con la compagna, l'ingegnere telefona al dirigente Total Giuseppe Cobianchi per "dare una buona notizia": "Si ricorda che c'era stato casino e avevano ritirato un emendamento? Pare che oggi riescano ad inserirlo nuovamente al Senato... pare ci sia l'accordo con Boschi e compagni. È tutto sbloccato".
L'accusa è di traffico di influenze illecite - Nel capo d'imputazione la Procura afferma che Gemelli "sfruttando la relazione di convivenza con il ministro allo Sviluppo Economico indebitamente si faceva promettere e otteneva da Giuseppe Cobianchi, dirigente della Total le qualifiche necessarie per entrare nella bidder list (l'elenco dei fornitori) delle società di ingegneria della multinazionale francese, e partecipare alle gare di progettazione ed esecuzione dei lavori per l'impianto estrattivo di Tempa Rossa".
L'intercettazione sull'emendamento e il nome della Boschi - L'intercettazione che mette nei guai Gianluca Gemelli risale al 5 novembre del 2014 quando viene bocciato l'emendamento inserito nel decreto Sblocca Italia, per la realizzazione del progetto "Tempa Rossa". Gemelli chiama la compagna che lo rassicura: "Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se è d'accordo anche Mariaele (il ministro Boschi, ndr) quell'emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, alle quattro di notte". Come scrive il Corriere della Sera, Gemelli chiede alla Guidi se riguarda quello dei suoi amici della Total: "Quindi anche coso, vabbè i clienti di Broggi". E lei: "Eh certo, capito? Te l'ho detto per quello".
Gemelli al dirigente della Total: "E' tutto sbloccato" - Subito dopo aver parlato con la compagna, l'ingegnere telefona al dirigente Total Giuseppe Cobianchi per "dare una buona notizia": "Si ricorda che c'era stato casino e avevano ritirato un emendamento? Pare che oggi riescano ad inserirlo nuovamente al Senato... pare ci sia l'accordo con Boschi e compagni. È tutto sbloccato".
L'accusa è di traffico di influenze illecite - Nel capo d'imputazione la Procura afferma che Gemelli "sfruttando la relazione di convivenza con il ministro allo Sviluppo Economico indebitamente si faceva promettere e otteneva da Giuseppe Cobianchi, dirigente della Total le qualifiche necessarie per entrare nella bidder list (l'elenco dei fornitori) delle società di ingegneria della multinazionale francese, e partecipare alle gare di progettazione ed esecuzione dei lavori per l'impianto estrattivo di Tempa Rossa".