Ci sono eroi che agiscono silenziosi, senza farsi troppa pubblicità o senza pubblicare spettacolari selfie sui social. Uno di questi è stato sicuramente Yacouba Sawadogo, un brillante e innovativo agricoltore africano che negli ultimi 30 anni ha ridato vita ad antiche tecniche di riforestazione nella zona desertica del Sahel.
L'uomo è riuscito ad ottenere risultati straordinari usando solo una pala e la ferma convinzione che ogni cosa può essere cambiata in meglio se lo si vuole veramente.
Tutta la vegetazione presente nella regione del Sahel, in Africa, era scomparsa negli anni ottanta, con una riduzione delle precipitazioni di oltre l'80%. Molti abitanti del luogo dovettero abbandonare la propria terra per sopravvivere.
Yacouba, però, decise di rimanere e cercare di fare qualcosa per la sua terra. Essendo analfabeta e privo di macchinari, affrontò il problema usando un antico sistema africano di coltivazione detto zai: i semi vengono messi in piccole buche riempite di concime le quali si riempiono d'acqua durante la stagione delle piogge, conservando l'umidità.
Le fatiche di Yacouba alla fine sono state premiate, con la rinascita della vegetazione su quei terreni. Anche le coltivazioni di sorgo e miglio hanno ricominciato a diffondersi. La vicenda è stata raccontata qualche anno fa anche in un documentario e oggi la vecchia tecnica dello zai è tornata attuale, insegnata addirittura nelle scuole in quelle regioni. Insomma, mai sottovalutare la saggezza degli antichi!
L'uomo è riuscito ad ottenere risultati straordinari usando solo una pala e la ferma convinzione che ogni cosa può essere cambiata in meglio se lo si vuole veramente.
Tutta la vegetazione presente nella regione del Sahel, in Africa, era scomparsa negli anni ottanta, con una riduzione delle precipitazioni di oltre l'80%. Molti abitanti del luogo dovettero abbandonare la propria terra per sopravvivere.
Yacouba, però, decise di rimanere e cercare di fare qualcosa per la sua terra. Essendo analfabeta e privo di macchinari, affrontò il problema usando un antico sistema africano di coltivazione detto zai: i semi vengono messi in piccole buche riempite di concime le quali si riempiono d'acqua durante la stagione delle piogge, conservando l'umidità.
Le fatiche di Yacouba alla fine sono state premiate, con la rinascita della vegetazione su quei terreni. Anche le coltivazioni di sorgo e miglio hanno ricominciato a diffondersi. La vicenda è stata raccontata qualche anno fa anche in un documentario e oggi la vecchia tecnica dello zai è tornata attuale, insegnata addirittura nelle scuole in quelle regioni. Insomma, mai sottovalutare la saggezza degli antichi!