Dal giorno delle possibile intese nel centrodestra a quello degli schiaffi. Giorgia Meloni e Matteo Salvini, rispettivamente leader di Fratelli d'Italia e Lega, più che segnali di pace, lanciano l'ennesima sfida a Forza Italia e a Silvio Berlusconi. Lo spunto ancora una volta sono le prossime amministrative a Roma. Meloni annuncia che oggi non avrà alcun incontro con Silvio Berlusconi, contrariamente a quanto ipotizzato da molte fonti nel centrodestra.
Un incontro con Silvio Berlusconi "non è in programma", dice Meloni. "Ho visto la notizia di un presunto incontro già fissato per oggi tra me Berlusconi e Salvini, ma io non ne ho notizia. La questione è tutta interna a Forza Italia, non legata alla linea politica. Credo sia un problema interno tra varie anime del partito, una questione di piccolo cabotaggio. Sarebbe un peccato che Berlusconi si facesse trascinare dalle beghe di partito".
"Chi vuole condividere un percorso lo fa dall`inizio, dopo si può parlare di tutto ma io apparentamenti non ne faccio", dice Meloni a Sky TG24. "Quando si arriva al secondo turno e ci sono due candidati, la gente si schiera indipendentemente dalle dichiarazioni che fanno i partiti. Fare un apparentamento significa solo garantire degli spazi di potere ai partiti di riferimento. O si trovano oggi delle convergenze o non ha senso trovarle dopo. Non che prima cerco di farti perdere e poi se ci arrivi cerco uno strapuntino".
Salvini, invece, va oltre. "Con ieri pomeriggio, con la presentazione della Meloni, l'avventura per il Campidoglio comincia. Se qualcuno poi si vuole aggiungere è il benvenuto, le porte sono aperte", dice il leader della Lega Nord all'inaugurazione della sede del partito nella Capitale. "Io sono a disposizione per parlare su tutto, ma quello che è importante da ricordare è che non c'è in ballo la leadership del centrodestra, ma i problemi della gente. A me di Guido Bertolaso o del suo vice interessa zero", aggiunge il numero uno del Carroccio che rimarca come "Berlusconi sia circondato solo da persone interessate alla poltrona". Per quanto riguarda un allargamento in corsa, Salvini ha osservato che "il limite temporale è il 5 giugno" ma ha anche ribadito che è necessario fare in fretta perché "c'è un programma e una lista da presentare. Con la settimana prossima cominciamo".
"C'è un candidato sindaco, una squadra, tanti romani che si avvicinano alla politica per la prima volta", osserva Salvini, annunciando che le liste che comporrà la Lega sono al 90% formate da gente che non ha partecipato alla politica. "Chi vuole vincere sa che Giorgia Meloni e' il candidato che vuole vincere". "Penso che Berlusconi abbia più che un barlume di lucidità", aggiunge Salvini, "ma penso che sia circondato da gente che pensa soltanto alle poltrone e che se si presentasse alle elezioni non prenderebbe neanche un voto".
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Un incontro con Silvio Berlusconi "non è in programma", dice Meloni. "Ho visto la notizia di un presunto incontro già fissato per oggi tra me Berlusconi e Salvini, ma io non ne ho notizia. La questione è tutta interna a Forza Italia, non legata alla linea politica. Credo sia un problema interno tra varie anime del partito, una questione di piccolo cabotaggio. Sarebbe un peccato che Berlusconi si facesse trascinare dalle beghe di partito".
"Chi vuole condividere un percorso lo fa dall`inizio, dopo si può parlare di tutto ma io apparentamenti non ne faccio", dice Meloni a Sky TG24. "Quando si arriva al secondo turno e ci sono due candidati, la gente si schiera indipendentemente dalle dichiarazioni che fanno i partiti. Fare un apparentamento significa solo garantire degli spazi di potere ai partiti di riferimento. O si trovano oggi delle convergenze o non ha senso trovarle dopo. Non che prima cerco di farti perdere e poi se ci arrivi cerco uno strapuntino".
Salvini, invece, va oltre. "Con ieri pomeriggio, con la presentazione della Meloni, l'avventura per il Campidoglio comincia. Se qualcuno poi si vuole aggiungere è il benvenuto, le porte sono aperte", dice il leader della Lega Nord all'inaugurazione della sede del partito nella Capitale. "Io sono a disposizione per parlare su tutto, ma quello che è importante da ricordare è che non c'è in ballo la leadership del centrodestra, ma i problemi della gente. A me di Guido Bertolaso o del suo vice interessa zero", aggiunge il numero uno del Carroccio che rimarca come "Berlusconi sia circondato solo da persone interessate alla poltrona". Per quanto riguarda un allargamento in corsa, Salvini ha osservato che "il limite temporale è il 5 giugno" ma ha anche ribadito che è necessario fare in fretta perché "c'è un programma e una lista da presentare. Con la settimana prossima cominciamo".
"C'è un candidato sindaco, una squadra, tanti romani che si avvicinano alla politica per la prima volta", osserva Salvini, annunciando che le liste che comporrà la Lega sono al 90% formate da gente che non ha partecipato alla politica. "Chi vuole vincere sa che Giorgia Meloni e' il candidato che vuole vincere". "Penso che Berlusconi abbia più che un barlume di lucidità", aggiunge Salvini, "ma penso che sia circondato da gente che pensa soltanto alle poltrone e che se si presentasse alle elezioni non prenderebbe neanche un voto".
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