Una volta c’erano i “ toni da campagna elettorale”. Nell’era di Beppe Grillo, invece, c’è la ricorsa alla battuta comica che spesso risulta involontaria. E' il candidato reale che supera il Cetto La Qualunque, personaggio sfornato dalla fantasia di Antonio Albanese (nella foto). Di seguito la rassegna delle affermazioni pronunciate dagli attori della sfida elettorale di domenica nell’arco di poche ore questa mattina.
"Esposto ad AgCom contro inaccettabile show Benigni pro riforme e pro Renzi in Rai. Da Johnny Stecchino a Johnny Lecchino. Comico di regime". Lo scrive su twitter Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
Quella di Matteo Salvini e' una campagna elettorale "fantozziana". Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, nel corso di un'iniziativa a Napoli a sostegno della candidata dem Valeria Valente. "A Roma ha proposto il pedaggio sul Gra e la Meloni si sta chiedendo 'perche' ho fatto l'accordo con Salvini'? A Bologna ha lanciato il mail bombing e le telefonate al Comune e ha dato il numero di telefono sbagliato. Secondo me ha sbagliato anche mestiere", ha aggiunto Renzi. Il premier riferendosi poi al M5S, ha spiegato che "un candidato sindaco, non vi faccio il nome ma dico che si tratta di una grande citta' di quattro lettere, capitale d'Italia, ha proposto il baratto. Non so se si puo' pagare il debito con i biglietti usati dello spettacolo di Grillo, che non va a vedere piu' nessuno". E intanto "i problemi dei cittadini rimangono sul piatto, e quelli sono molto concreti - conclude - primo fra tutti il lavoro ma anche le strade, se la differenziata e' aumentata o no", ha concluso.
Roma, Giachetti: "Il voto sarà utile se fatto a me"
Il punto G della Metro. "Da quando abbiamo iniziato la campagna per le primarie, il contachilometri della mia moto segna 4.000 km in più. Ne abbiamo fatta di strada da quel videomessaggio al Gianicolo! Per questo, quando è venuto il momento di decidere come chiudere questa campagna elettorale, non ho avuto dubbi: dovevamo finire così come avevamo iniziato. Ecco perché domani riabbracceremo #TuttaRoma in un giro che toccherà tantissime piazze in giro per la città". Lo ha scritto su Facebook Roberto Giachetti, candidato del centrosinistra a sindaco di Roma. "L`abbiamo chiamata Metro G, proprio come una linea di metropolitana che congiunga una città dove non esistono centro e periferia, ma tanti centri, ognuno con la sua identità, uniti dall`entusiasmo e dall`energia di una nuova Roma. Niente palchi, niente transenne, nessun effetto speciale: vogliamo che la politica torni a parlare con la gente, a confrontarsi e a discutere, vogliamo tornare a guardarci negli occhi, senza filtri e senza intermediari. Questo sarà il tratto distintivo della mia amministrazione, questa è la mia idea di Roma, questo sono io"
Forse aspetta di vedere come va a finire. "Berlusconi con me è stato impeccabile. Non mi ha mai chiesto niente in cambio del suo appoggio. Apprezzo il fatto che non cerca do essere diverso da quello che è". Lo ha detto il candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini, all'Huffington Post live parlando del presidente di Forza Italia che aprirà oggi alle 18.30 a piazza Anco Marzio a Ostia la festa di conclusione della campagna elettorale di Alfio Marchini.
"Occhio che risorgo". Con questo titolo a nove colonne in prima pagina Libero propone una lunga intervista al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. L'ex premier ha spiegato che verso Forza Italia "c'è stata un'emorragia di consensi dovuta a diverse cause. Le principali sono due: la delusione degli elettori, che hanno visto ribaltato ancora una volta il risultato elettorale - è stato il quarto 'colpo di stato' indolore dal 1994 ad oggi - e il fatto che un'ignobile persecuzione giudiziaria ha tolto a Forza Italia il suo leader da parecchio tempo". "Tuttavia - ha aggiunto - non sono affatto pessimista" sull'esito delle prossime elezioni amministrative.
Ventennio renziano grazie a Meloni e Salvini. Quanto all'alleanza con la Lega e la destra di Giorgia Meloni, Berlusconi ha rilevato che "non esiste in nessuna parte del mondo una destra che con le sue sole forze riesca a governare un grande Paese. Anche in Austria ci sono andati vicini ma hanno perso. In tutte le democrazie, o prevale un centrodestra moderato, o prevale la sinistra". Le posizioni della Lega "sono legittime", ha aggiunto sottolineando però che se fossero le sole in campo "Renzi avrebbe assicurata la poltrona di Palazzo Chigi per i prossimi vent'anni".
La sfida a perdere il ballottaggio Meloni-Marchini? "La possibilità che Giorgia Meloni arrivi al ballottaggio, in base ai dati visti stamattina, non c'è". "Sono sicuro che domenica arriverò al ballottaggio". Lo ha detto Lo ha detto il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini all'Huffington Post live. "Se vinciamo noi a Roma facciamo vincere il Paese - ha aggiunto Marchini -. Qualsiasi opzione credibile per Roma oggi deve andare oltre gli schieramenti. A sinistra hanno un meccanismo auto-assolutorio per cui è sempre colpa di qualcun altro, i 5 stelle hanno lo stesso meccanismo perché dicono 'o sei dei 5 stelle o sei un mascalzone'. Ma se vai nelle periferie non c'è traccia di sinistra e destra, se ci appoggiano persone diverse come Michele Placido e Silvio Berlusconi vuol dire che oggi è necessario dare spazio a una scelta civica che pensi agli interessi di questa città. Io mi sono spinto a essere una via diversa su Roma perché c'è bisogno di una risposta politica diversa che fino ad oggi non c'era", ha concluso .
Alfio rassicura i romani: non venderò la Ferrari. Il candidato sindaco Alfio Marchini, intervenuto ad un incontro elettorale organizzato da Rete Liberale per promuovere la candidatura dell'ex senatore Paolo Guzzanti, stimolato dal pubblico presente ha pubblicamente dichiarato che, comunque andrà la sua corsa per il campidoglio, non venderà la sua Ferrari. "Alfio Marchini non arretra di fronte all'astio e all'invidia sociale che vede nella sua Ferrari il simbolo di un male non meglio precisato e siamo felici che proprio ad un nostro incontro abbia dichiarato che qualunque sia l'esito della sua corsa per il Campidoglio non venderà la sua Ferrari", dichiara Riccardo Lucarelli Presidente di Rete Liberale.
Ceccaroni l'ha fatta grossa a Maccarrone. "L'altro ieri un candidato per un municipio di Roma nella lista Marchini - tale Giovanni Ceccaroni -commentando una mia ironica locandina web e facendo riferimento alla mia omosessualità ha ritenuto di definirmi 'Maiale deviato'". E' quanto afferma Andrea Maccarrone, attivista lgbti e candidato al Consiglio comunale con Sinistra X Roma, Fassina Sindaco. "Un personaggio non nuovo a insulti e invettive omofobe e razziste del tutto inaccettabili a giudicare dal suo profilo facebook che evidentemente qualcuno ha ritenuto presentabile"
Lasciare fuori Sara dalla campagna elettorale.... "Sarebbe davvero paradossale e grave che, a Roma, si chiudessero i centri antiviolenza a partire dal 'Donatella Colasanti e Rosaria Lopez', attivo dal 1997 a sostegno delle migliaia di donne vittime di maltrattamenti, in fuga dalla violenza spesso familiare, accolte nei servizi dei centri antiviolenza. Sarebbe grave ed inqualificabile la sola ipotesi di chiusura, visto l'aumento della violenza verso le donne come drammaticamente la cronaca, anche di questi giorni, testimonia. Il grave omicidio di Sara deve indurre tutti a tenere alta l`attenzione sul tema della violenza nei confronti delle donne e sul femminicidio". E` quanto dichiara Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma.
.... è una battaglia persa. La presidente della Camera Laura Boldrini ha esposto dal suo ufficio di Montecitorio un drappo rosso a sostegno delle iniziative contro i femminicidi.
"La campagna elettorale non e' importante per il Governo. E' importante per i sindaci. Per il Governo e' molto importante il referendum, e lo vinciamo". Cosi' il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, nel corso della chiusura della campagna elettorale a Napoli della candidata sindaco dem Valeria Valente. Per il Governo sara' il referendum "la partita vera" e quindi "io sono disponibile a mettermi in gioco personalmente: se si perde si va a casa, ma intanto si vince".
"Bisogna stare ai fatti, senza caricare questo voto di altri significati. Noi come italiani ci dovremmo esprimere sul merito della riforma che è la Costituzione. Il referendum di ottobre non può diventare un test sul governo, non è nelle cose". Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini in una intervista al Corriere della Sera. "Stiamo parlando della Costituzione italiana - ha aggiunto - e qui anche i giornalisti dovrebbero riuscire a non schierarsi, sforzandosi di mettere i cittadini in condizioni di comprendere il merito"
Zingaretti non è Giachetti. "La scelta di Sinistra Italiana per le amministrative di Roma è incomprensibile" dato che "governa la Regione Lazio insieme al Pd". Lo ha affermato Matteo Orfini, presidente del Partito democratico, ospite questa mattina ad Agora' su Raitre. Orfini poi ha aggiunto che "Stefano Fassina, a forza di spostarsi a sinistra, siccome il mondo e' rotondo, finira' a destra e si trovera' con Salvini a sostenere Virginia Raggi al ballottaggio"
C'e' anche Antonio Bassolino alla manifestazione conclusiva della campagna elettorale del candidato del centrosinistra a Napoli, Valeria Valente, con la quale ha corso le primarie di questa primavera finite con polemiche e ricorsi. E ai cronisti che gli chiedono se e' la prima volta che partecipa a una manifestazione pubblica per la sua ex competitor, Bassolino risponde: "Sono qui per il segretario del mio partito".
"Se avesse governato bene, Golia sarebbe lui", ha aggiunto Valente rispondendo alle parole di De Magistris, secondo il quale "noi saremo Davide contro Golia".
"Sarà sempre Virginia Raggi ad avere l`ultima parola, come sancisce la Costituzione. Noi del M5S saremo tutti uniti per darle una mano, come parlamentari europei, come deputati. Sarà un supporto, non certo un controllo. Noi vogliamo fare questa impresa storica, di salvare Roma e punire tutti quelli che l`hanno umiliata". Lo ha detto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S), intervenendo questa mattina ad Agorà su Rai3.
Elezioni, l'appello del vice-presidente del Senato, Valeria Fedeli: "Valorizzare le candidature femminili per avvicinare cittadini e istituzioni".
I candidati di Milano hanno una brutta reputazione. La candidatura di Giuseppe Sala a sindaco di Milano, non sembra aver giovato alla sua reputazione, almeno stando al sentiment rilevato sul web. Se durante i mesi dell`Expo il 46% dei contenuti on line su Sala aveva carattere positivo, dopo la sua discesa in campo con il Pd per la corsa alle amministrative di Milano 2016 la percentuale di negatività raggiunge il 33%, superando le positività che sono al 22%, mentre il 45% è occupato da contenuti di carattere neutro. Secondo quanto rilevato da Reputation Manager, i giudizi negativi incassati da Mr Expo riguardano soprattutto il rifiuto di confrontarsi direttamente con gli altri candidati, l'amiguità politica (la storia professionale di Giuseppe Sala è fortemente interconnessa con i gruppi di potere cattolici, in passato è stato direttore generale del comune di Milano nella giunta Moratti e la sua nomina a manager di Expo aveva ottenenuto un consenso bipartisan da Formigoni a Pisapia) e le presunte irregolarità che avrebbero caratterizzato il voto della comunità cinese alle primarie. Numerosi sono poi i dubbi su Expo, da conti "opaci" al numero "approssimativo" di persone che hanno visitato l'Esposizione Universale di Milano. Quanto allo sfidante di Sala, il candidato sindaco del Centrodestra Stefano Parisi, l'ex ad di Fastweb presenta nell'ultimo mese un sentiment positivo per il 45%, negativo per il 39% e neutro per il 16%. La sua reputazione sul web diminuisce costantemente nel mese di maggio 2016. A pesare, secondo Reputation Manager, sono state soprattutto la polemica con la trans turca Efe Bal sulla legalizzazione della prostituzione, la candidatura del neo-fascista Stefano Pavesi in una delle liste che lo sostengono, le sue dichiarazioni sull`inutilità della Commissione antimafia del Comune di Milano e la decisione di non asderire alla campagna "Sai chi voti?" che impone ai condidati la pubblicazione del proprio curriculum vitae, di rendere nota la propria situazione giudiziaria e dichiarare gli eventuali conflitti di interesse che li riguardano.
Il grande assente è il vero comico. Sull'assenza di Beppe Grillo dal comizio finale di questa sera a Roma della candidata Virginia Raggi come sindaco, ha aggiunto che "Grillo ci sarà come c`è sempre stato, anche se non sarà sul palco. Il M5S cammina sempre più sulle gambe degli iscritti e del movimento. Beppe Grillo non è più il megafono del Movimento, perché non ce n`è più bisogno".
Cosa ne pensi? Dì la tua!
"Esposto ad AgCom contro inaccettabile show Benigni pro riforme e pro Renzi in Rai. Da Johnny Stecchino a Johnny Lecchino. Comico di regime". Lo scrive su twitter Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
Quella di Matteo Salvini e' una campagna elettorale "fantozziana". Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, nel corso di un'iniziativa a Napoli a sostegno della candidata dem Valeria Valente. "A Roma ha proposto il pedaggio sul Gra e la Meloni si sta chiedendo 'perche' ho fatto l'accordo con Salvini'? A Bologna ha lanciato il mail bombing e le telefonate al Comune e ha dato il numero di telefono sbagliato. Secondo me ha sbagliato anche mestiere", ha aggiunto Renzi. Il premier riferendosi poi al M5S, ha spiegato che "un candidato sindaco, non vi faccio il nome ma dico che si tratta di una grande citta' di quattro lettere, capitale d'Italia, ha proposto il baratto. Non so se si puo' pagare il debito con i biglietti usati dello spettacolo di Grillo, che non va a vedere piu' nessuno". E intanto "i problemi dei cittadini rimangono sul piatto, e quelli sono molto concreti - conclude - primo fra tutti il lavoro ma anche le strade, se la differenziata e' aumentata o no", ha concluso.
Roma, Giachetti: "Il voto sarà utile se fatto a me"
Il punto G della Metro. "Da quando abbiamo iniziato la campagna per le primarie, il contachilometri della mia moto segna 4.000 km in più. Ne abbiamo fatta di strada da quel videomessaggio al Gianicolo! Per questo, quando è venuto il momento di decidere come chiudere questa campagna elettorale, non ho avuto dubbi: dovevamo finire così come avevamo iniziato. Ecco perché domani riabbracceremo #TuttaRoma in un giro che toccherà tantissime piazze in giro per la città". Lo ha scritto su Facebook Roberto Giachetti, candidato del centrosinistra a sindaco di Roma. "L`abbiamo chiamata Metro G, proprio come una linea di metropolitana che congiunga una città dove non esistono centro e periferia, ma tanti centri, ognuno con la sua identità, uniti dall`entusiasmo e dall`energia di una nuova Roma. Niente palchi, niente transenne, nessun effetto speciale: vogliamo che la politica torni a parlare con la gente, a confrontarsi e a discutere, vogliamo tornare a guardarci negli occhi, senza filtri e senza intermediari. Questo sarà il tratto distintivo della mia amministrazione, questa è la mia idea di Roma, questo sono io"
Forse aspetta di vedere come va a finire. "Berlusconi con me è stato impeccabile. Non mi ha mai chiesto niente in cambio del suo appoggio. Apprezzo il fatto che non cerca do essere diverso da quello che è". Lo ha detto il candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini, all'Huffington Post live parlando del presidente di Forza Italia che aprirà oggi alle 18.30 a piazza Anco Marzio a Ostia la festa di conclusione della campagna elettorale di Alfio Marchini.
"Occhio che risorgo". Con questo titolo a nove colonne in prima pagina Libero propone una lunga intervista al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. L'ex premier ha spiegato che verso Forza Italia "c'è stata un'emorragia di consensi dovuta a diverse cause. Le principali sono due: la delusione degli elettori, che hanno visto ribaltato ancora una volta il risultato elettorale - è stato il quarto 'colpo di stato' indolore dal 1994 ad oggi - e il fatto che un'ignobile persecuzione giudiziaria ha tolto a Forza Italia il suo leader da parecchio tempo". "Tuttavia - ha aggiunto - non sono affatto pessimista" sull'esito delle prossime elezioni amministrative.
Ventennio renziano grazie a Meloni e Salvini. Quanto all'alleanza con la Lega e la destra di Giorgia Meloni, Berlusconi ha rilevato che "non esiste in nessuna parte del mondo una destra che con le sue sole forze riesca a governare un grande Paese. Anche in Austria ci sono andati vicini ma hanno perso. In tutte le democrazie, o prevale un centrodestra moderato, o prevale la sinistra". Le posizioni della Lega "sono legittime", ha aggiunto sottolineando però che se fossero le sole in campo "Renzi avrebbe assicurata la poltrona di Palazzo Chigi per i prossimi vent'anni".
La sfida a perdere il ballottaggio Meloni-Marchini? "La possibilità che Giorgia Meloni arrivi al ballottaggio, in base ai dati visti stamattina, non c'è". "Sono sicuro che domenica arriverò al ballottaggio". Lo ha detto Lo ha detto il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini all'Huffington Post live. "Se vinciamo noi a Roma facciamo vincere il Paese - ha aggiunto Marchini -. Qualsiasi opzione credibile per Roma oggi deve andare oltre gli schieramenti. A sinistra hanno un meccanismo auto-assolutorio per cui è sempre colpa di qualcun altro, i 5 stelle hanno lo stesso meccanismo perché dicono 'o sei dei 5 stelle o sei un mascalzone'. Ma se vai nelle periferie non c'è traccia di sinistra e destra, se ci appoggiano persone diverse come Michele Placido e Silvio Berlusconi vuol dire che oggi è necessario dare spazio a una scelta civica che pensi agli interessi di questa città. Io mi sono spinto a essere una via diversa su Roma perché c'è bisogno di una risposta politica diversa che fino ad oggi non c'era", ha concluso .
Alfio rassicura i romani: non venderò la Ferrari. Il candidato sindaco Alfio Marchini, intervenuto ad un incontro elettorale organizzato da Rete Liberale per promuovere la candidatura dell'ex senatore Paolo Guzzanti, stimolato dal pubblico presente ha pubblicamente dichiarato che, comunque andrà la sua corsa per il campidoglio, non venderà la sua Ferrari. "Alfio Marchini non arretra di fronte all'astio e all'invidia sociale che vede nella sua Ferrari il simbolo di un male non meglio precisato e siamo felici che proprio ad un nostro incontro abbia dichiarato che qualunque sia l'esito della sua corsa per il Campidoglio non venderà la sua Ferrari", dichiara Riccardo Lucarelli Presidente di Rete Liberale.
Ceccaroni l'ha fatta grossa a Maccarrone. "L'altro ieri un candidato per un municipio di Roma nella lista Marchini - tale Giovanni Ceccaroni -commentando una mia ironica locandina web e facendo riferimento alla mia omosessualità ha ritenuto di definirmi 'Maiale deviato'". E' quanto afferma Andrea Maccarrone, attivista lgbti e candidato al Consiglio comunale con Sinistra X Roma, Fassina Sindaco. "Un personaggio non nuovo a insulti e invettive omofobe e razziste del tutto inaccettabili a giudicare dal suo profilo facebook che evidentemente qualcuno ha ritenuto presentabile"
Lasciare fuori Sara dalla campagna elettorale.... "Sarebbe davvero paradossale e grave che, a Roma, si chiudessero i centri antiviolenza a partire dal 'Donatella Colasanti e Rosaria Lopez', attivo dal 1997 a sostegno delle migliaia di donne vittime di maltrattamenti, in fuga dalla violenza spesso familiare, accolte nei servizi dei centri antiviolenza. Sarebbe grave ed inqualificabile la sola ipotesi di chiusura, visto l'aumento della violenza verso le donne come drammaticamente la cronaca, anche di questi giorni, testimonia. Il grave omicidio di Sara deve indurre tutti a tenere alta l`attenzione sul tema della violenza nei confronti delle donne e sul femminicidio". E` quanto dichiara Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma.
.... è una battaglia persa. La presidente della Camera Laura Boldrini ha esposto dal suo ufficio di Montecitorio un drappo rosso a sostegno delle iniziative contro i femminicidi.
"La campagna elettorale non e' importante per il Governo. E' importante per i sindaci. Per il Governo e' molto importante il referendum, e lo vinciamo". Cosi' il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, nel corso della chiusura della campagna elettorale a Napoli della candidata sindaco dem Valeria Valente. Per il Governo sara' il referendum "la partita vera" e quindi "io sono disponibile a mettermi in gioco personalmente: se si perde si va a casa, ma intanto si vince".
"Bisogna stare ai fatti, senza caricare questo voto di altri significati. Noi come italiani ci dovremmo esprimere sul merito della riforma che è la Costituzione. Il referendum di ottobre non può diventare un test sul governo, non è nelle cose". Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini in una intervista al Corriere della Sera. "Stiamo parlando della Costituzione italiana - ha aggiunto - e qui anche i giornalisti dovrebbero riuscire a non schierarsi, sforzandosi di mettere i cittadini in condizioni di comprendere il merito"
Zingaretti non è Giachetti. "La scelta di Sinistra Italiana per le amministrative di Roma è incomprensibile" dato che "governa la Regione Lazio insieme al Pd". Lo ha affermato Matteo Orfini, presidente del Partito democratico, ospite questa mattina ad Agora' su Raitre. Orfini poi ha aggiunto che "Stefano Fassina, a forza di spostarsi a sinistra, siccome il mondo e' rotondo, finira' a destra e si trovera' con Salvini a sostenere Virginia Raggi al ballottaggio"
C'e' anche Antonio Bassolino alla manifestazione conclusiva della campagna elettorale del candidato del centrosinistra a Napoli, Valeria Valente, con la quale ha corso le primarie di questa primavera finite con polemiche e ricorsi. E ai cronisti che gli chiedono se e' la prima volta che partecipa a una manifestazione pubblica per la sua ex competitor, Bassolino risponde: "Sono qui per il segretario del mio partito".
"Se avesse governato bene, Golia sarebbe lui", ha aggiunto Valente rispondendo alle parole di De Magistris, secondo il quale "noi saremo Davide contro Golia".
"Sarà sempre Virginia Raggi ad avere l`ultima parola, come sancisce la Costituzione. Noi del M5S saremo tutti uniti per darle una mano, come parlamentari europei, come deputati. Sarà un supporto, non certo un controllo. Noi vogliamo fare questa impresa storica, di salvare Roma e punire tutti quelli che l`hanno umiliata". Lo ha detto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S), intervenendo questa mattina ad Agorà su Rai3.
Elezioni, l'appello del vice-presidente del Senato, Valeria Fedeli: "Valorizzare le candidature femminili per avvicinare cittadini e istituzioni".
I candidati di Milano hanno una brutta reputazione. La candidatura di Giuseppe Sala a sindaco di Milano, non sembra aver giovato alla sua reputazione, almeno stando al sentiment rilevato sul web. Se durante i mesi dell`Expo il 46% dei contenuti on line su Sala aveva carattere positivo, dopo la sua discesa in campo con il Pd per la corsa alle amministrative di Milano 2016 la percentuale di negatività raggiunge il 33%, superando le positività che sono al 22%, mentre il 45% è occupato da contenuti di carattere neutro. Secondo quanto rilevato da Reputation Manager, i giudizi negativi incassati da Mr Expo riguardano soprattutto il rifiuto di confrontarsi direttamente con gli altri candidati, l'amiguità politica (la storia professionale di Giuseppe Sala è fortemente interconnessa con i gruppi di potere cattolici, in passato è stato direttore generale del comune di Milano nella giunta Moratti e la sua nomina a manager di Expo aveva ottenenuto un consenso bipartisan da Formigoni a Pisapia) e le presunte irregolarità che avrebbero caratterizzato il voto della comunità cinese alle primarie. Numerosi sono poi i dubbi su Expo, da conti "opaci" al numero "approssimativo" di persone che hanno visitato l'Esposizione Universale di Milano. Quanto allo sfidante di Sala, il candidato sindaco del Centrodestra Stefano Parisi, l'ex ad di Fastweb presenta nell'ultimo mese un sentiment positivo per il 45%, negativo per il 39% e neutro per il 16%. La sua reputazione sul web diminuisce costantemente nel mese di maggio 2016. A pesare, secondo Reputation Manager, sono state soprattutto la polemica con la trans turca Efe Bal sulla legalizzazione della prostituzione, la candidatura del neo-fascista Stefano Pavesi in una delle liste che lo sostengono, le sue dichiarazioni sull`inutilità della Commissione antimafia del Comune di Milano e la decisione di non asderire alla campagna "Sai chi voti?" che impone ai condidati la pubblicazione del proprio curriculum vitae, di rendere nota la propria situazione giudiziaria e dichiarare gli eventuali conflitti di interesse che li riguardano.
Il grande assente è il vero comico. Sull'assenza di Beppe Grillo dal comizio finale di questa sera a Roma della candidata Virginia Raggi come sindaco, ha aggiunto che "Grillo ci sarà come c`è sempre stato, anche se non sarà sul palco. Il M5S cammina sempre più sulle gambe degli iscritti e del movimento. Beppe Grillo non è più il megafono del Movimento, perché non ce n`è più bisogno".
Cosa ne pensi? Dì la tua!