A colpire sono stati tre kamikaze. Secondo i testimoni, gli attentatori si sarebbero fatti esplodere all’ingresso del terminal dei voli internazionali. «C’è l’ombra di Isis», aveva detto già in serata il ministro della Giustizia turco. Ma sui canali social dell’ Isis tutto tace. Nessuna rivendicazione. E anche i fanboys che di solito inneggiano dopo gli attacchi rimangono muti. Non importante nemmeno che sia il secondo anniversario del Califfato e che sia in corso il Ramadan, per rivendicare l’attacco di Istanbul c’è tempo. Nel frattempo le autorità fanno la conta dei morti.
Fin ora fin'ora il numero delle vittime risale a 41 persone, nei 239 feriti 109 sono stati dimessi.
Fin ora fin'ora il numero delle vittime risale a 41 persone, nei 239 feriti 109 sono stati dimessi.
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