E' stata definita “chiamata diretta” e, al momento, due dirigenti scolastici l’hanno presa alla lettera. Così ai docenti, che vogliono candidarsi per i posti d’insegnamento disponibili nelle scuole da loro gestite, è richiesto un video di presentazione di due minuti. Inoltre, si legge nei bandi, i dirigenti potranno valutare l’opzione di svolgere colloqui in diretta online: via Skype, Facetime e Adobe Connect.
A chiedere video cv più l’opzione del colloquio online sono due scuole toscane. Il primo è l’istituto comprensivo “Pier Cironi” di Prato il cui dirigente scolastico nel bando, emanato per la ricerca di un docente a cui affidare l’incarico per la scuola dell’infanzia, nella modalità di presentazione della domanda ha scritto: “Alla mail deve essere allegato un video di 2 minuti massimo di durata, con ripresa a figura intera, in cui il candidato/la candidata si presenta e illustra in sintesi le motivazioni della candidatura. Il video va allegato in formato link da consultare via web (su youtube, su vimeo, su altro servizio di video condivisione online)”.
La rivoluzione del nuovo modo di presentare le domande da parte degli insegnanti potrebbe arricchirsi anche della seguente novità: “Il dirigente potrà valutare l’opzione di svolgere colloqui individuali anche via skype, via facetime, via adobe connect, pertanto il candidato/la candidata dovrà indicare nella mail di candidatura i riferimenti di contatto specifici utili allo scopo”.
La seconda scuola è l’istituto comprensivo statale “A. Frank - Carradori” di Pistoia. Qui i posti in ballo per i docenti sono tre: uno per la scuola dell’infanzia e due per quella primaria. E anche in questo caso nel bando è riportato il nuovo modo per parteciparvi. È un copia e incolla. Video di presentazione di massimo due minuti più la facoltà del dirigente di sostenere colloqui in diretta online.
LA LEGGE LO CONSENTE?
La legge di riferimento è la numero 107 voluta dal governo Renzi per riformare l’Istruzione italiana, quella che ha dato vita allo slogan “la buona scuola”. Nel testo non si fa riferimento né a video di presentazione né ai colloqui in diretta via web. Però è stato il Ministero dell’Istruzione a spiegare che i criteri per l’individuazione dei docenti per competenze per l’anno scolastico 2016 - 2017 non sono vincolanti.
“NESSUN CONCORSO DI BELLEZZA”
“Non è un fatto straordinario, né un concorso di bellezza: mi è sembrato naturale dar vita a questa modalità in linea con la scuola digitale”: ha risposto così a l’Espresso Alessandro Giorni, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Pier Cironi”. Giorni, scherzando, ha detto: “Non guarderò alle forme umane, ma a quelle digitali”. Facendosi più serio, ha poi aggiunto: “Con i colloqui online avremo l’occasione di poter parlare con i docenti e valutare se sono competenti e motivati, cosa che prima accadeva in linea teorica: con la graduatoria prendi quello che arrivi. Ora con le nuove tecnologie è possibile vedere la motivazione di chi hai davanti”.
Il dirigente ha spiegato anche la scelta del video di presentazione: “Siamo una scuola molto digitale, per cui è stata una scelta naturale”, ha affermato Giorni. “L’insegnante non sta seduto di solito, si sposta, fa lavoro di gruppo ed è giusto avere una visione globale della persona con un video a figura intera, poi il mezzobusto oggi non si vede neanche più in tv”. Infine ai tanti insegnanti che sui social in questo momento stanno criticando questa scelta e hanno paura di registrare il video, ha risposto così: “Non devono pensare se sono belli o brutti esteticamente, ma devono pensare di utilizzare il video per fare didattica”.
A chiedere video cv più l’opzione del colloquio online sono due scuole toscane. Il primo è l’istituto comprensivo “Pier Cironi” di Prato il cui dirigente scolastico nel bando, emanato per la ricerca di un docente a cui affidare l’incarico per la scuola dell’infanzia, nella modalità di presentazione della domanda ha scritto: “Alla mail deve essere allegato un video di 2 minuti massimo di durata, con ripresa a figura intera, in cui il candidato/la candidata si presenta e illustra in sintesi le motivazioni della candidatura. Il video va allegato in formato link da consultare via web (su youtube, su vimeo, su altro servizio di video condivisione online)”.
La rivoluzione del nuovo modo di presentare le domande da parte degli insegnanti potrebbe arricchirsi anche della seguente novità: “Il dirigente potrà valutare l’opzione di svolgere colloqui individuali anche via skype, via facetime, via adobe connect, pertanto il candidato/la candidata dovrà indicare nella mail di candidatura i riferimenti di contatto specifici utili allo scopo”.
La seconda scuola è l’istituto comprensivo statale “A. Frank - Carradori” di Pistoia. Qui i posti in ballo per i docenti sono tre: uno per la scuola dell’infanzia e due per quella primaria. E anche in questo caso nel bando è riportato il nuovo modo per parteciparvi. È un copia e incolla. Video di presentazione di massimo due minuti più la facoltà del dirigente di sostenere colloqui in diretta online.
LA LEGGE LO CONSENTE?
La legge di riferimento è la numero 107 voluta dal governo Renzi per riformare l’Istruzione italiana, quella che ha dato vita allo slogan “la buona scuola”. Nel testo non si fa riferimento né a video di presentazione né ai colloqui in diretta via web. Però è stato il Ministero dell’Istruzione a spiegare che i criteri per l’individuazione dei docenti per competenze per l’anno scolastico 2016 - 2017 non sono vincolanti.
“NESSUN CONCORSO DI BELLEZZA”
“Non è un fatto straordinario, né un concorso di bellezza: mi è sembrato naturale dar vita a questa modalità in linea con la scuola digitale”: ha risposto così a l’Espresso Alessandro Giorni, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Pier Cironi”. Giorni, scherzando, ha detto: “Non guarderò alle forme umane, ma a quelle digitali”. Facendosi più serio, ha poi aggiunto: “Con i colloqui online avremo l’occasione di poter parlare con i docenti e valutare se sono competenti e motivati, cosa che prima accadeva in linea teorica: con la graduatoria prendi quello che arrivi. Ora con le nuove tecnologie è possibile vedere la motivazione di chi hai davanti”.
Il dirigente ha spiegato anche la scelta del video di presentazione: “Siamo una scuola molto digitale, per cui è stata una scelta naturale”, ha affermato Giorni. “L’insegnante non sta seduto di solito, si sposta, fa lavoro di gruppo ed è giusto avere una visione globale della persona con un video a figura intera, poi il mezzobusto oggi non si vede neanche più in tv”. Infine ai tanti insegnanti che sui social in questo momento stanno criticando questa scelta e hanno paura di registrare il video, ha risposto così: “Non devono pensare se sono belli o brutti esteticamente, ma devono pensare di utilizzare il video per fare didattica”.