Annunciato in sordina durante la Threehouse Nintendo dell’E3 2016, Mario Party: Star Rush, in uscita sul doppio schermo di 3DS il 4 Novembre di quest’anno, è l’ennesimo (per la precisione il quattordicesimo) esponente della serie Mario Party, che con questo capitolo si propone di rinnovare la sua formula. Riuscirà Mario Party: Star Rush a svecchiare la serie, limandone i difetti?
Toad Party
La più grande novità di Mario Party: Star Rush sta nella sua modalità principale, Toad Scramble. Innanzitutto, a differenza dei giochi passati, dove ogni giocatore era libero di interpretare un personaggio a sua scelta, qui ciascuno controllerà un Toad di colore diverso (da ciò il nome della modalità). Gli altri personaggi Nintendo potranno essere reclutati nel proprio team, ma non controllati direttamente. Potremo anche raccogliere ed usare oggetti che ci aiuteranno a raggiungere la vittoria ai danni dei nostri avversari, come da tradizione della serie.
La vera innovazione, però, sta nel sistema di gioco, differente sia da quello classico della serie mantenuto fino a Mario Party 8, sia da quello visto in Mario Party 9 e 10. Se in passato ogni giocatore aveva il suo turno per tirare il dado e decidere il da farsi, adesso i giocatori tirano il dado e si muovono nello stesso momento, ciascuno per conto suo.
Scompare, infatti, anche la macchina vista negli ultimi capitoli, che costringeva i giocatori a muoversi tutti insieme. Questo potrebbe riportare un pizzico di strategia in Mario Party: sebbene la vittoria in una partita sia sempre dipesa pesantemente dal fattore fortuna, nei primi otto capitoli era necessario anche pensare a dove e come muoversi, cosa fare o non fare per danneggiare gli altri giocatori. In Mario Party 9 e 10 questo non succedeva a causa della presenza della macchina sopra citata, che annullava di fatto qualsiasi strategia possibile per il singolo giocatore.
Dagli ultimi capitoli viene però ripresa la presenza di boss. Sui tabelloni di gioco, che sappiamo saranno ben dodici, troveremo infatti i nemici storici di Mario ad attenderci, pronti a sfidarci in sfide tutti contro uno, dove i giocatori dovranno collaborare per sconfiggere il boss all’interno di minigiochi. Queste sfide ai boss si preannunciano divertenti, soprattutto perché, come in passato, alla collaborazione si unisce la competizione: il giocatore che danneggerà di più il boss riceverà anche un punteggio maggiore, che inciderà pesantemente sul risultato della partita.
I minigiochi, di cui finora abbiamo avuto modo di vedere solo qualche esempio, non si attiveranno alla fine di ogni turno, come avveniva nei primi otto capitoli, ma solo in corrispondenza di determinati eventi. Una scelta rischiosa, in quanto Mario Party si costruisce proprio sull’equilibrio tra gioco dell’oca e minigiochi. Dovremo vedere se questo equilibrio verrà mantenuto da Mario Party: Star Rush, dopo che Mario Party 9 e 10 avevano fallito proprio in questo.
Divertimento portatile in compagnia
A detta di Nintendo, la nuova modalità Toad Scramble dovrebbe garantire un’esperienza ancora più “portatile” rispetto ai Mario Party usciti su DS e 3DS in passato, promettendo di divertire in compagnia anche quando siamo all’esterno delle nostre abitazioni.
Nonostante al momento non siano state annunciate altre modalità, possiamo sicuramente aspettarci una modalità dedicata esclusivamente ai minigiochi, dei quali ancora dobbiamo testare la bontà. Sicuramente, buona parte del successo di questo Mario Party: Star Rush tra le nostre compagnie di amici dipenderà dalla qualità dei minigiochi, sulla quale però possiamo essere abbastanza fiduciosi, visto il trascorso della serie.
Quello che non ci aspettiamo invece è l’inserimento di una modalità online: grande assente in molte produzioni Nintendo, l’online non ha mai fatto la sua comparsa nella serie di Mario Party e dubitiamo che sarà questo Star Rush ad invertire la tendenza. Speriamo di essere smentiti, ma al momento si parla solo di multiplayer in locale.
Sappiamo inoltre che sette delle statuette Amiibo pubblicate da Nintendo saranno compatibili con il gioco, ma ancora non sappiamo con quale funzione. Potremmo aspettarci qualcosa di simile alla modalità Amiibo Party di Mario Party 10? Oppure si limiteranno a sbloccare personaggi e/o accessori? Sicuramente la loro sarà una funzione di secondo piano, ma siamo comunque curiosi di scoprire come verranno implementati nel titolo.
Feste in tre dimensioni
Tecnicamente parlando, Mario Party: Star Rush non sembra essere niente di sbalorditivo e difficilmente le cose cambieranno da qui all’uscita: la serie ci ha abituati, ormai, ad una grafica nella media o poco più, dunque è lecito aspettarsi lo stesso livello qualitativo da questo nuovo capitolo. I modelli dei personaggi sono ben definiti, il problema viene però sui tabelloni, che da quando visto sembrano piuttosto spogli ed anonimi. Avendo visto, però, solo una piccola parte dei tabelloni che andranno a comporre il gioco finale, speriamo di cambiare opinione in futuro.
Dal punto di vista sonoro, le tracce ascoltate finora rimangono anch'esse in linea con il passato: si tratta di motivetti perlopiù accattivanti ma che poco probabilmente andremo a riascoltare una volta terminata la sessione di gioco.
Mario Party: Star Rush non vuole cambiare radicalmente la serie, ciò nonostante si propone di rimescolare le carte in tavola, proponendo una modalità principale totalmente nuova e ben diversa rispetto a quanto visto in passato. La sua riuscita dipenderà da molti fattori: l’equilibrio tra gioco sul tabellone e minigiochi, la qualità di questi ultimi e delle sfide contro i boss, nonché la presenza di altre modalità in grado di donare linfa vitale al titolo.
Per il momento, noi vogliamo essere moderatamente fiduciosi. Solo in concomitanza dell'uscita del titolo potremo dire se la nostra fiducia verrà ripagata
Ed infine, ecco a voi il trailer gameplay ufficiale:
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Toad Party
La più grande novità di Mario Party: Star Rush sta nella sua modalità principale, Toad Scramble. Innanzitutto, a differenza dei giochi passati, dove ogni giocatore era libero di interpretare un personaggio a sua scelta, qui ciascuno controllerà un Toad di colore diverso (da ciò il nome della modalità). Gli altri personaggi Nintendo potranno essere reclutati nel proprio team, ma non controllati direttamente. Potremo anche raccogliere ed usare oggetti che ci aiuteranno a raggiungere la vittoria ai danni dei nostri avversari, come da tradizione della serie.
La vera innovazione, però, sta nel sistema di gioco, differente sia da quello classico della serie mantenuto fino a Mario Party 8, sia da quello visto in Mario Party 9 e 10. Se in passato ogni giocatore aveva il suo turno per tirare il dado e decidere il da farsi, adesso i giocatori tirano il dado e si muovono nello stesso momento, ciascuno per conto suo.
Scompare, infatti, anche la macchina vista negli ultimi capitoli, che costringeva i giocatori a muoversi tutti insieme. Questo potrebbe riportare un pizzico di strategia in Mario Party: sebbene la vittoria in una partita sia sempre dipesa pesantemente dal fattore fortuna, nei primi otto capitoli era necessario anche pensare a dove e come muoversi, cosa fare o non fare per danneggiare gli altri giocatori. In Mario Party 9 e 10 questo non succedeva a causa della presenza della macchina sopra citata, che annullava di fatto qualsiasi strategia possibile per il singolo giocatore.
Dagli ultimi capitoli viene però ripresa la presenza di boss. Sui tabelloni di gioco, che sappiamo saranno ben dodici, troveremo infatti i nemici storici di Mario ad attenderci, pronti a sfidarci in sfide tutti contro uno, dove i giocatori dovranno collaborare per sconfiggere il boss all’interno di minigiochi. Queste sfide ai boss si preannunciano divertenti, soprattutto perché, come in passato, alla collaborazione si unisce la competizione: il giocatore che danneggerà di più il boss riceverà anche un punteggio maggiore, che inciderà pesantemente sul risultato della partita.
I minigiochi, di cui finora abbiamo avuto modo di vedere solo qualche esempio, non si attiveranno alla fine di ogni turno, come avveniva nei primi otto capitoli, ma solo in corrispondenza di determinati eventi. Una scelta rischiosa, in quanto Mario Party si costruisce proprio sull’equilibrio tra gioco dell’oca e minigiochi. Dovremo vedere se questo equilibrio verrà mantenuto da Mario Party: Star Rush, dopo che Mario Party 9 e 10 avevano fallito proprio in questo.
Divertimento portatile in compagnia
A detta di Nintendo, la nuova modalità Toad Scramble dovrebbe garantire un’esperienza ancora più “portatile” rispetto ai Mario Party usciti su DS e 3DS in passato, promettendo di divertire in compagnia anche quando siamo all’esterno delle nostre abitazioni.
Nonostante al momento non siano state annunciate altre modalità, possiamo sicuramente aspettarci una modalità dedicata esclusivamente ai minigiochi, dei quali ancora dobbiamo testare la bontà. Sicuramente, buona parte del successo di questo Mario Party: Star Rush tra le nostre compagnie di amici dipenderà dalla qualità dei minigiochi, sulla quale però possiamo essere abbastanza fiduciosi, visto il trascorso della serie.
Quello che non ci aspettiamo invece è l’inserimento di una modalità online: grande assente in molte produzioni Nintendo, l’online non ha mai fatto la sua comparsa nella serie di Mario Party e dubitiamo che sarà questo Star Rush ad invertire la tendenza. Speriamo di essere smentiti, ma al momento si parla solo di multiplayer in locale.
Sappiamo inoltre che sette delle statuette Amiibo pubblicate da Nintendo saranno compatibili con il gioco, ma ancora non sappiamo con quale funzione. Potremmo aspettarci qualcosa di simile alla modalità Amiibo Party di Mario Party 10? Oppure si limiteranno a sbloccare personaggi e/o accessori? Sicuramente la loro sarà una funzione di secondo piano, ma siamo comunque curiosi di scoprire come verranno implementati nel titolo.
Feste in tre dimensioni
Tecnicamente parlando, Mario Party: Star Rush non sembra essere niente di sbalorditivo e difficilmente le cose cambieranno da qui all’uscita: la serie ci ha abituati, ormai, ad una grafica nella media o poco più, dunque è lecito aspettarsi lo stesso livello qualitativo da questo nuovo capitolo. I modelli dei personaggi sono ben definiti, il problema viene però sui tabelloni, che da quando visto sembrano piuttosto spogli ed anonimi. Avendo visto, però, solo una piccola parte dei tabelloni che andranno a comporre il gioco finale, speriamo di cambiare opinione in futuro.
Dal punto di vista sonoro, le tracce ascoltate finora rimangono anch'esse in linea con il passato: si tratta di motivetti perlopiù accattivanti ma che poco probabilmente andremo a riascoltare una volta terminata la sessione di gioco.
Mario Party: Star Rush non vuole cambiare radicalmente la serie, ciò nonostante si propone di rimescolare le carte in tavola, proponendo una modalità principale totalmente nuova e ben diversa rispetto a quanto visto in passato. La sua riuscita dipenderà da molti fattori: l’equilibrio tra gioco sul tabellone e minigiochi, la qualità di questi ultimi e delle sfide contro i boss, nonché la presenza di altre modalità in grado di donare linfa vitale al titolo.
Per il momento, noi vogliamo essere moderatamente fiduciosi. Solo in concomitanza dell'uscita del titolo potremo dire se la nostra fiducia verrà ripagata
Ed infine, ecco a voi il trailer gameplay ufficiale:
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