Il Patron della Filmauro, della SSC Napoli e della SSC Bari si è confessato in un'intervista in esclusiva al Corriere dello Sport per i suoi 70 anni, festeggiati ieri.
Il noto giornale sportivo il Corriere dello Sport, ha festeggiato Aurelio de Laurentiis con un'intervista in esclusiva che ha fatto particolarmente scalpore per una delle affermazioni del presidente. Infatti, da come si legge, il presidente avrebbe rifiutato ben 900 milioni per il Napoli.
Aurelio de Laurentiis, Patron della Filmauro, SSC Napoli e SSC Bari, 70 anni compiuti ieri.
Alla domanda del giornalista sulle voci della possibile cessione da parte sua del Napoli, il presidente ha voluto replicare così: ''Le faccio fare una risata: giorni fa mi si è avvicinato un signore con fare amichevole ma anche circospetto. Sai, Aurelio, ho la possibilità di presentarti un acquirente che avrebbe intenzione di offrire novecento milioni di euro. Ho sorriso e gli ho ribadito quello che ho detto ripetutamente: il Napoli non è in vendita. Non ho nessuna intenzione che si possa correre il rischio di ricreare quelle situazioni che hanno poi portato al declino. Qui c'è soltanto bisogno di un uomo con la capacità di tenere la rotta giusta''.
Ma l'intervista non si è limitata a questa domanda, infatti tra le domande che più si sono distinte dalle solite, c'è stata anche quella riguardo ad una possibile apertura al ritorno di Quagliarella, che come ormai tutti sanno ha visto sfumare il suo sogno di giocare nella sua squadra del cuore a seguito della terribile vicenda con l'uomo di cui maggiormente si fidava Fabio, ma che tutto si è dimostrato tranne che un amico: ''Credo che Quagliarella meriterebbe quest'occasione. Io penso che non sia una questione economica né per noi e neanche per lui, ma una soluzione romantica per chiudere la propria carriera in quella Napoli che lui, per quello che gli è successo, non ha potuto vivere come avrebbe voluto, e cioè gioiosamente''.
Il giornalista, inoltre, ha anche voluto sapere se ci fosse ancora dolore per quello scudetto perduto un anno fa: ''Ma no, perché moralmente lo abbiamo vinto noi. Io so che quel titolo è nostro, ci eravamo arrivati con un gioco meraviglioso e unanimemente riconosciuto. Però so anche che nel calcio esistono agenti esterni - non i calciatori, non gli allenatori - che finiscono per essere condizionati: e quando questi fattori verranno sconfitti e si potrà parlare di credibilità, allora certe cose non accadranno''.
Cosa ne pensi in merito? Fammelo sapere con un commento.
Il noto giornale sportivo il Corriere dello Sport, ha festeggiato Aurelio de Laurentiis con un'intervista in esclusiva che ha fatto particolarmente scalpore per una delle affermazioni del presidente. Infatti, da come si legge, il presidente avrebbe rifiutato ben 900 milioni per il Napoli.
Aurelio de Laurentiis, Patron della Filmauro, SSC Napoli e SSC Bari, 70 anni compiuti ieri.
Alla domanda del giornalista sulle voci della possibile cessione da parte sua del Napoli, il presidente ha voluto replicare così: ''Le faccio fare una risata: giorni fa mi si è avvicinato un signore con fare amichevole ma anche circospetto. Sai, Aurelio, ho la possibilità di presentarti un acquirente che avrebbe intenzione di offrire novecento milioni di euro. Ho sorriso e gli ho ribadito quello che ho detto ripetutamente: il Napoli non è in vendita. Non ho nessuna intenzione che si possa correre il rischio di ricreare quelle situazioni che hanno poi portato al declino. Qui c'è soltanto bisogno di un uomo con la capacità di tenere la rotta giusta''.
Ma l'intervista non si è limitata a questa domanda, infatti tra le domande che più si sono distinte dalle solite, c'è stata anche quella riguardo ad una possibile apertura al ritorno di Quagliarella, che come ormai tutti sanno ha visto sfumare il suo sogno di giocare nella sua squadra del cuore a seguito della terribile vicenda con l'uomo di cui maggiormente si fidava Fabio, ma che tutto si è dimostrato tranne che un amico: ''Credo che Quagliarella meriterebbe quest'occasione. Io penso che non sia una questione economica né per noi e neanche per lui, ma una soluzione romantica per chiudere la propria carriera in quella Napoli che lui, per quello che gli è successo, non ha potuto vivere come avrebbe voluto, e cioè gioiosamente''.
Il giornalista, inoltre, ha anche voluto sapere se ci fosse ancora dolore per quello scudetto perduto un anno fa: ''Ma no, perché moralmente lo abbiamo vinto noi. Io so che quel titolo è nostro, ci eravamo arrivati con un gioco meraviglioso e unanimemente riconosciuto. Però so anche che nel calcio esistono agenti esterni - non i calciatori, non gli allenatori - che finiscono per essere condizionati: e quando questi fattori verranno sconfitti e si potrà parlare di credibilità, allora certe cose non accadranno''.
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