FIRENZE - Da Filippo Graviano non è mai giunta l'indicazione di votare Forza Italia. Lo ha detto lo stesso Graviano, sentito come testimone in collegamento video con l'aula bunker di Firenze dove è in corso il processo a carico di Francesco Tagliavia per le stragi di mafia del '93-'94. A un avvocato di parte civile che gli chiedeva se, come affermato dal pentito Gaspare Spatuzza, avesse dato indicazioni di voto per Forza Italia, Filippo Graviano ha risposto che "basterebbe confrontare le date per escludere totalmente questa cosa: io sono stato arrestato il 27 gennaio 1994 e già da allora erano anni che mancavo da Palermo, da 2-3 anni non vedevo Spatuzza, ero completamente lontanissimo dalla realtà di Palermo", pur se "vivevo in Italia". Comunque, ha sottolineato, "non ho mai avuto interesse per la politica, il mio interesse era guadagnare denaro e sperperarlo perché avevo questa mentalità, perché mi piaceva spendere il denaro, oggi non ho più questo motivo di interesse". Filippo Graviano ha detto anche di non conoscere il movimento 'Sicilia libera' e alla domanda se il fratello Giuseppe si sia mai occupato del movimento ha risposto: "non credo, ma dovete chiederlo a lui".
DELL'UTRI. E su dell'Utri ha detto: "Mai conosciuto ne avuto rapporti con Marcello dell'Utri". "Assolutamente, no," è stata anche la risposta in merito ad una domanda se avesse conosciuto Mangano (lo stalliere della villa di Arcore del presidente Berlusconi).