Scappano dal dover affrontare la responsabilità della manovra finanziaria e dell'aumento dell'IVA... e di nuove eventuali inchieste giudiziarie (russiagate...)
Ma Paolo Mieli, giornalista e saggista italiano che si occupa principalmente di politica e storia., avverte che forse la furbata di Salvini non avrà effetto...
C'è da sperarlo se anche il Santo Pontefice avverte sui pericoli del sovranismo (foriero di guerre e isolamenti)
Ma Paolo Mieli, giornalista e saggista italiano che si occupa principalmente di politica e storia., avverte che forse la furbata di Salvini non avrà effetto...
C'è da sperarlo se anche il Santo Pontefice avverte sui pericoli del sovranismo (foriero di guerre e isolamenti)
"C'è un vincitore, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e uno sconfitto, il suo vice Matteo Salvini".
____Paolo Mieli era stato lapidario su quella che poteva essere la fase successiva alle Europee: questo, infatti, quanto aveva detto la firma del Corsera dopo il delinearsi della situazione post-voto. E una medesima sconfitta, a suo parere, potrebbe ripetersi dopo il voto sulla Tav: "Il premier può contare su una maggioranza ombra in cui è sostenuto, pur non formalmente, anche da Pd e Forza Italia".
Il leader della Lega non può dunque cantare vittoria: "Ai primi di settembre ci sarà il voto sulla legge costituzionale di riduzione del numero di parlamentari: dopo sarà complicatissimo andare alle elezioni. Salvini deve fare molta attenzione" spiega in un'intervista al Fatto Quotidiano.
____Il punto, però, per Mieli è che "uno che ha ottenuto il 34 per cento alle Europee, che ha avuto l'occasione di andare alle urne e non lo ha fatto e si accontenta di chiedere la testa di un ministro, dà una prova deludente al suo elettorato. In autunno - prosegue - il governo dovrà affrontare sfide durissime, non credo gli gioverà mettere sul tavolo lo scalpo di Toninelli"
____Non solo, per l'ex direttore del Corriere della Sera "ci vuole coraggio a rinunciare a quello che si ha per aprire una fase che è comunque avventurosa". E ancora: "Tutti dopo rimprovereranno Savini per non averlo fatto (tornare subito al voto, ndr): capitò a Renzi nel 2016 e ancora prima a Craxi nel 1991. Questo ardimento gli uomini politici italiani raramente lo hanno: accade più spesso, anche se con fortune diverse, altrove. C'è poi l'incognita giudiziaria. Molti commentatori e addetti ai lavori parlano del Russiagate come se ci fosse una carta coperta. Qualcosa che potrebbe mettere in guai seri Salvini".
____Guai però che ad ora non intaccano il parere dell'elettorato: "Tutte le notizie che sono emerse, a due riprese da febbraio a oggi, hanno avuto un impatto nullo sia sui sondaggi che sulle elezioni europee. Il vero timore di Salvini è che un eventuale, più grave, scandalo giudiziario possa fornire l'alibi per un esecutivo di unità nazionale con la Lega all'opposizione. Magari presieduto dallo stesso Conte", conclude Paolo Mieli.
fonte: Libero Quotidiano.it