Wouter Weylandt mentre viene soccorso dopo la caduta nella terza tappa del Giro d'Italia
È morto Wouter Weylandt, il corridore belga di 26 anni caduto a 20 chilometri dalla fine della terza tappa del Giro d'Italia. La notizia è stata annunciata da Rai Sport durante la diretta tv della corsa. Il ciclista del team Leopard-Trek è caduto durante la discesa dal Passo del Bocco. I medici hanno avuto difficoltà a chiamare l'elisoccorso che è decollato da Genova. È la terza tappa, da Reggio Emilia a Rapallo, di 173 km.
Chiamato all'ultimo momento per sostituire un compagno di squadra
Weyland non avrebbe dovuto prendere parte alla corsa rosa: secondo quanto riportato dai media belgi il corridore era stato infatti chiamato all'ultimo momento in sostituzione di Daniele Bennati, il compagno di squadra che si era rotto la clavicola in una corsa in Svizzera. Il giovane corridore sarebbe diventato padre a settembre: la notizia della morte è stata ritardata proprio per informare prima la compagna Sophie.
Inutile il massaggio cardiaco praticato dallo staff medico
In base alle prime ricostruzioni dell'incidente, sembra che Weylandt abbia perso il controllo della bici durante un tratto in discesa che stava percorrendo a velocità sostenuta e abbia battuto violentemente il volto probabilmente contro l'asfalto. Il belga è rimasto immobile a terra e per una quarantina di minuti gli è stato praticato un massaggio cardiaco dallo staff medico del Giro. «Siamo arrivati immediatamente - ha raccontato Giovanni Tredici, medico del Giro -, eravamo dietro al suo gruppo. Era in stato di incoscienza, con una frattura della base cranica e con il massiccio facciale compromesso. Dopo 40 minuti di massaggio cardiaco abbiamo sospeso la rianimazione,d'accordo con il 118, perchè non c'era più nulla da fare».
Sul podio lo scorso anno al Giro d'Italia
Sul posto è giunta un'autoambulanza, ma le condizioni di Weylandt sono apparse subito disperate, al punto che si è reso necessario l'intervento dell'elicottero del 118 per trasportare il ciclista in ospedale. Ogni tentativo di rianimare il corridore è stato però vano. Weylandt era nato 26 anni fa a Gand ed era professionista dal 2005. Nel suo palmares anche una tappa dell'edizione 2010 del Giro d'Italia e una tappa della Vuelta nel 2008.
La procura di Chiavari apre un'inchiesta sull'incidente
Il sostituto procuratore di Chiavari Francesco Brancaccio ha dato il nulla osta per il trasferimento del corpo di Weylandt all'ospedale di Lavagna dove saranno eseguiti gli esami autoptici. Sulla morte del ciclista verrà aperta un'indagine. La conferma dell'apertura dell'inchiesta è arrivata dal procuratore, Francesco Cozzi, che ha precisato: «È un atto dovuto per permettere gli accertamenti autoptici sul giovane e sfortunato ciclista. L'autopsia servirà a chiarire le esatte cause della morte».
Gara vinta dallo spagnolo Vicioso. Annullato il cerimoniale di tappa
La tappa con arrivo a Rapallo è stata poi vinta dallo spagnolo Angel Vicioso (Androni) e il britannico David Millar (Garmin) ha indossato la maglia rosa. Ma la festa non c'è stata: l'organizzazione aveva già annullato il cerimoniale prima ancora dell'annuncio del decesso del giovane belga. Impressionanti le immagini della Rai, che ha trasmesso in diretta l'arrivo dell'ambulanza testimoniando della difficoltà dei soccorsi, dovuta anche alla conformazione della zona e alla conseguenti difficoltà per l'elisoccorso di posarsi a terra.