Gli attentati di Nassiriya furono alcuni attacchi terroristici avvenuti dal 2003 al 2006 durante la guerra d'Iraq contro le forze armate italiane partecipanti alla missione militare denominata "Operazione Antica Babilonia", che provocarono un totale di circa 50 vittime (di cui 25 italiani).
Il 12 novembre 2003 avvenne il primo grave attentato di Nassiriya. Alle ore 10:40 ora locale (UTC +03:00), le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti l'ingresso della base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l'esplosione del deposito munizioni della base e pertanto la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili.
Il carabiniere Andrea Filippa, di guardia all'ingresso della base "Maestrale", riuscì a uccidere i due attentatori tant'è che il camion non esplose all'interno della caserma ma sul cancello di entrata, evitando così una strage di più ampie proporzioni. I primi soccorsi furono prestati dai Carabinieri stessi, dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell'esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare uno sceneggiato sulla ricostruzione a Nassiriya da parte dei soldati italiani, nonché i militari dell'esercito italiano di scorta alla troupe che si erano fermati lì per una sosta logistica.
L'attentato provocò 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Gli italiani furono:
i militari dell'Esercito italiano
Massimo Ficuciello, capitano
Silvio Olla, maresciallo capo
Alessandro Carrisi, primo caporal maggiore
Emanuele Ferraro, caporal maggiore capo scelto
Pietro Petrucci, caporal maggiore
i civili
Marco Beci, cooperatore internazionale
Stefano Rolla, regista
Nell'azione rimasero feriti anche 19 carabinieri e Aureliano Amadei, aiuto regista di Stefano Rolla.
In tutto i feriti nell'azione terroristica furono 58
(fonte wikipedia)
Il 12 novembre 2003 avvenne il primo grave attentato di Nassiriya. Alle ore 10:40 ora locale (UTC +03:00), le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti l'ingresso della base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l'esplosione del deposito munizioni della base e pertanto la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili.
Il carabiniere Andrea Filippa, di guardia all'ingresso della base "Maestrale", riuscì a uccidere i due attentatori tant'è che il camion non esplose all'interno della caserma ma sul cancello di entrata, evitando così una strage di più ampie proporzioni. I primi soccorsi furono prestati dai Carabinieri stessi, dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell'esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare uno sceneggiato sulla ricostruzione a Nassiriya da parte dei soldati italiani, nonché i militari dell'esercito italiano di scorta alla troupe che si erano fermati lì per una sosta logistica.
Vittime
L'attentato provocò 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Gli italiani furono:
- i Carabinieri
- Massimiliano Bruno, maresciallo aiutante, Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte
- Giovanni Cavallaro, sottotenente
- Giuseppe Coletta, brigadiere
- Andrea Filippa, appuntato
- Enzo Fregosi, maresciallo luogotenente
- Daniele Ghione, maresciallo capo
- Horacio[sup][size=9]Majorana, appuntato
- Ivan Ghitti, brigadiere
- Domenico Intravaia, vicebrigadiere
- Filippo Merlino, sottotenente
- Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante, Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte
- Alfonso Trincone, Maresciallo aiutante
Nell'azione rimasero feriti anche 19 carabinieri e Aureliano Amadei, aiuto regista di Stefano Rolla.
In tutto i feriti nell'azione terroristica furono 58
(fonte wikipedia)