L'idea di Giovanna era perfetta, nulla poteva andare storto, bastava tenere il segreto con Vanessa fino a domani, fino al momento in cui tutti i membri della band si sarebbero presentati a casa di Vanessa, e a quel punto sarebbe entrata subito in gioco Giovanna, più ostinata che mai.
Quella notte fu molto tempestosa, lampi e tuoni inondarono il cielo, e la pioggia scorreva dai canali, bagnava i giardini, animando il paesaggio immobile, sembrava come se il tutto rispecchiasse i sogni di Vanessa: un sonno tormentato dal continuo rimurginare di quell'episodio, della violenza nello sguardo di Zack, nella sua ingiustificata gelosia, nel suo gesto ignobile; la violenza di quella notte fu colmata e sostituita dallo splendore di Kai, ancora lui a risollevare il molare di Vanessa, anche nei sogni, con i suoi gesti genuini, semplici e sinceri, che rispecchiavano a pieno ciò di cui Vanessa aveva bisogno, e ciò che di più in quel momento desiderava.
La notte passò, quella mattina il sole non illuminò la stanza di Vanessa; ancora alle 8 il cielo era grigio, e la pioggia continuava a scendere, inarrestabile: Vanessa scende al piano di sotto e va dritta in cucina per fare colazione.
Giovanna: "Buongiorno Vane! Stamattina che devi fare?"
Vanessa: "Ehh.. Aspe che so ancora nel letto.. allora stamattina dovremmo fare le prove ma ti assicuro NON DA ZACK!"
Giovanna: "Però mi dovresti fare un servizio prima di andare alle prove: devo andare a fare alcune commissioni potresti iniziare le faccende di casa in modo da non trovarmi troppo incasinata quando torno?"
Vanessa: "Sisi non c'è problema!"
Ovviamente Giovanna si era assicurata di aver eliminato tutti i messaggi "sospetti" dalla chat del gruppo di Vanessa e la sua compagnia in modo che la figlia non potesse scoprire, così facilmente, il piano attuato dalla madre, e sopratutto allo "stadio prematuro".
Giovanna, per rendere credibile il tutto, esce di casa ma non va molto lontano, anzi quasi niente: va nella baracca in giardino dove c'erano i vari attrezzi, strumenti ecc.. e aspetta lì che almeno un membro della band si faccia vivo: Dopo circa 25 minuto dall'uscita di Giovanna, si vide avvicinarsi Kai. A questo punto, il ragazzo suona al campanello e viene aperto dal fratello minore di Vanessa, Carmelo, che corre a chiamare poi sua sorella; Giovanna, doveva, a questo punto, rientrare in casa: esce dalla baracca dove si era nascosta, prende le chiavi ed apre. Non appena entra vede il volto di Vanessa abbastanza perplesso, forse perchè Kai gli aveva detto, ignro di tutto, che era stata lei stessa a cambiare i programmi dell'incontro, e sopratutto, che si sarebbe fatto a casa sua.
Giovanna: "Ohh Kai! Come stai tutto bene? Mamma?"
Kai: "Oh buongiorno signora Giovanna! Sisi tutto bene e voi?"
Giovanna: "Non ci possiamo lamentare ^_^. Vanessa puoi venire un attimo con me in cucina, andiamo a preparare una spremuta anche per gli altri tuoi amici "
Vanessa: "Emhh..Ok.."
Non appena arrivate in cucina, a Giovanna non resta che confessare ed "obbligare" la figlia a sottostare al suo piano, finalizzato semplicemente per scuotere un pò le "orecchie" a quei maschioni. Chissà come mai, ma Vanessa accetta il patto con la madre, forse perchè ormai non poteva tirarsi indietro, avrebbe semplicemente fatto una figura da oscar!
Come detto, madre e figlia iniziarono a preparare delle spremute per tutti i ragazzi che da lì a poco sarebbero arrivati, mentre Kai, e poi gli altri in seguito, aspettavano in camera di Vanessa, accordando gli strumenti e parlando del più e del meno. L'ultimo ad arrivare fu proprio Zack, forse per indecisione, per paura di come avrebbe reagito Vanessa, o addirittura dei suoi compagni: l'accoglienza non fu molto calorosa da parte di Vanessa che si affacciò all'entrata solo sporgendo la testa, ma, appena vide che era Zack, girò i tacchi, lasciò la porta spalancata, poi chiusa da Zack, e ritornò in cucina, senza rivolgere nemmeno uno straccio di parola al giovane.
Quella notte fu molto tempestosa, lampi e tuoni inondarono il cielo, e la pioggia scorreva dai canali, bagnava i giardini, animando il paesaggio immobile, sembrava come se il tutto rispecchiasse i sogni di Vanessa: un sonno tormentato dal continuo rimurginare di quell'episodio, della violenza nello sguardo di Zack, nella sua ingiustificata gelosia, nel suo gesto ignobile; la violenza di quella notte fu colmata e sostituita dallo splendore di Kai, ancora lui a risollevare il molare di Vanessa, anche nei sogni, con i suoi gesti genuini, semplici e sinceri, che rispecchiavano a pieno ciò di cui Vanessa aveva bisogno, e ciò che di più in quel momento desiderava.
La notte passò, quella mattina il sole non illuminò la stanza di Vanessa; ancora alle 8 il cielo era grigio, e la pioggia continuava a scendere, inarrestabile: Vanessa scende al piano di sotto e va dritta in cucina per fare colazione.
Giovanna: "Buongiorno Vane! Stamattina che devi fare?"
Vanessa: "Ehh.. Aspe che so ancora nel letto.. allora stamattina dovremmo fare le prove ma ti assicuro NON DA ZACK!"
Giovanna: "Però mi dovresti fare un servizio prima di andare alle prove: devo andare a fare alcune commissioni potresti iniziare le faccende di casa in modo da non trovarmi troppo incasinata quando torno?"
Vanessa: "Sisi non c'è problema!"
Ovviamente Giovanna si era assicurata di aver eliminato tutti i messaggi "sospetti" dalla chat del gruppo di Vanessa e la sua compagnia in modo che la figlia non potesse scoprire, così facilmente, il piano attuato dalla madre, e sopratutto allo "stadio prematuro".
Giovanna, per rendere credibile il tutto, esce di casa ma non va molto lontano, anzi quasi niente: va nella baracca in giardino dove c'erano i vari attrezzi, strumenti ecc.. e aspetta lì che almeno un membro della band si faccia vivo: Dopo circa 25 minuto dall'uscita di Giovanna, si vide avvicinarsi Kai. A questo punto, il ragazzo suona al campanello e viene aperto dal fratello minore di Vanessa, Carmelo, che corre a chiamare poi sua sorella; Giovanna, doveva, a questo punto, rientrare in casa: esce dalla baracca dove si era nascosta, prende le chiavi ed apre. Non appena entra vede il volto di Vanessa abbastanza perplesso, forse perchè Kai gli aveva detto, ignro di tutto, che era stata lei stessa a cambiare i programmi dell'incontro, e sopratutto, che si sarebbe fatto a casa sua.
Giovanna: "Ohh Kai! Come stai tutto bene? Mamma?"
Kai: "Oh buongiorno signora Giovanna! Sisi tutto bene e voi?"
Giovanna: "Non ci possiamo lamentare ^_^. Vanessa puoi venire un attimo con me in cucina, andiamo a preparare una spremuta anche per gli altri tuoi amici "
Vanessa: "Emhh..Ok.."
Non appena arrivate in cucina, a Giovanna non resta che confessare ed "obbligare" la figlia a sottostare al suo piano, finalizzato semplicemente per scuotere un pò le "orecchie" a quei maschioni. Chissà come mai, ma Vanessa accetta il patto con la madre, forse perchè ormai non poteva tirarsi indietro, avrebbe semplicemente fatto una figura da oscar!
Come detto, madre e figlia iniziarono a preparare delle spremute per tutti i ragazzi che da lì a poco sarebbero arrivati, mentre Kai, e poi gli altri in seguito, aspettavano in camera di Vanessa, accordando gli strumenti e parlando del più e del meno. L'ultimo ad arrivare fu proprio Zack, forse per indecisione, per paura di come avrebbe reagito Vanessa, o addirittura dei suoi compagni: l'accoglienza non fu molto calorosa da parte di Vanessa che si affacciò all'entrata solo sporgendo la testa, ma, appena vide che era Zack, girò i tacchi, lasciò la porta spalancata, poi chiusa da Zack, e ritornò in cucina, senza rivolgere nemmeno uno straccio di parola al giovane.