Una maschera visibile all'occhio umano, che tramuta l'aspetto mistico reale delle sirene, in immagini abominevoli, ripudiate dagli umani, covatori di odio e ribrezzo verso queste creature, e verso l'ambiente che le ospita.
Luana: "Vedermi non è stata la tua più grande fortuna, giovane uomo.. Se si scopre la tua morte, e che sono stata io, si arriverà a dedurre il motivo percui mi ha portato ad ucciderti... Non posso permettermi uno scherno della mia immagine... Una gioielliera quasi famosa non può permettersi il lusso della libertà a pieno titolo..."
Le sirene e i tritoni hanno la capacità di manipolare gli elementi della Natura, e tutto ciò che la compone, disponibilità concessa dalla stessa Natura che ospita queste creature mistiche: un modo per ringraziarle della tutela che le riservano.
L'agitazione dell'uomo era evidente al solo incrocio degli sguardi tra i due; sicuramente non era quotidiano incontrare una sirena, ed essere negativamente abbagliato dalla vista dell'abominio naturale. Tutta questa paura e ribrezzo non erano condivisi dalla Sirena, che ragionava apertamente sulla sorte che sarebbe toccata al povero sub, da un momento all'altro...
Luana: "Esiste un qualche cosa che faccia dimenticare la memoria? Non mi pare... ma deve pur esserci qualcosa..."
???: "Certo! La morte è l'unica soluzione!"
Una voce profonda e intimidatoria viene udita alle spalle della sirena razionale:
Il buio dell'Oceano offuscava l'immagine della donna (dalla voce si è capito ciò), ma man mano che essa si avvicinava alla Sirena, si iniziavano a rendere visibili importanti dettagli che gelarono le viscera interne dell'uditrice. Coda di colore nero inchiostro, e collocato nella strozzatura un bracciale di perle giallo, colore del Sole, dal quale pendeva una piuma a sua volta nera. Il bacino della donna arricchito da una cintura in perle gialle, ed una conchiglia naturale posta centralmente; Un velo semi-trasparente di colore nero, avvolge delicatamente il corpo della Sirena; i capelli riccioluti, ed una ciocca paralizzata da una mollettina a forma di stella marina, che rende visibile il lato destro della ragazza, in confronto al lato sinistro nascosto dai riccioli sfuggenti.
Luana: "...Ed io che non la volevo incontrare... Non mi piace l'idea di parlargli..."
???: "Vuoi continuare a non parlare? Fa pure. A quanto pare sei così intelligente da seguire quella massa di capre che è il tuo popolo."
Luana: "Stai offendendo il mio popolo? Ma come ti permetti?!"
???: "Bada a come parli ragazzina! Stai parlando con Kamelia Perry; Forse non mi conosci bene? Sono ricordata per aver ucciso la mia famiglia, pezzo dopo pezzo, smontata come quei modelli che usano gli umani come passatempo; Ho attentato alla vita del sovrano di Atlantia, ed ho usato come diversivo per la mia fuga, la distruzione del tempio dedicato al Dio Poseidone..."
Luana: "Ma quindi.. sei stata tu a distruggere il tempio..?"
Kamelia: "E non solo! La scomparsa della luce questa sera è opera mia: Mi sarei vendicata contro ogni singola guardia del palazzo reale di Atlantia, che vivono qui ad AtlHab, distruggendo le loro vite, ed assicurandomi la libertà che merito! La tua presenza mi sta facendo perdere tempo, e sopratutto questo discorso inutile che sto facendo con una molletta rinsecchita"
Luana: "Aspetta mi stai dando della molletta..? Non che non abbia paura di te, ma..."
Kamelia: "Sta zitta. Non sopporto la voce stridente che esce dalla tua bocca; Sono qui semplicemente per uccidere quest'uomo data la tua incapacità nel prendere una luce. Sei così impedita da far scoprire la tua identità? E dato che non vuoi ucciderlo tu personalmente, ci penserò io com'è giusto che sia. Non sporchiamo le mani angelicate della dolce Luanina.."
Luana: "Aspetta come fai a sapere come mi chiamo? Non mi pare di aver detto il mio nome.. e neanche di essere così famosa..."
Kamelia: "Io sono famosa eppure tu non mi hai chiamato immediatamente per nome, ma sorvoliamo...
Luana: "Vedermi non è stata la tua più grande fortuna, giovane uomo.. Se si scopre la tua morte, e che sono stata io, si arriverà a dedurre il motivo percui mi ha portato ad ucciderti... Non posso permettermi uno scherno della mia immagine... Una gioielliera quasi famosa non può permettersi il lusso della libertà a pieno titolo..."
Le sirene e i tritoni hanno la capacità di manipolare gli elementi della Natura, e tutto ciò che la compone, disponibilità concessa dalla stessa Natura che ospita queste creature mistiche: un modo per ringraziarle della tutela che le riservano.
L'agitazione dell'uomo era evidente al solo incrocio degli sguardi tra i due; sicuramente non era quotidiano incontrare una sirena, ed essere negativamente abbagliato dalla vista dell'abominio naturale. Tutta questa paura e ribrezzo non erano condivisi dalla Sirena, che ragionava apertamente sulla sorte che sarebbe toccata al povero sub, da un momento all'altro...
Luana: "Esiste un qualche cosa che faccia dimenticare la memoria? Non mi pare... ma deve pur esserci qualcosa..."
???: "Certo! La morte è l'unica soluzione!"
Una voce profonda e intimidatoria viene udita alle spalle della sirena razionale:
Il buio dell'Oceano offuscava l'immagine della donna (dalla voce si è capito ciò), ma man mano che essa si avvicinava alla Sirena, si iniziavano a rendere visibili importanti dettagli che gelarono le viscera interne dell'uditrice. Coda di colore nero inchiostro, e collocato nella strozzatura un bracciale di perle giallo, colore del Sole, dal quale pendeva una piuma a sua volta nera. Il bacino della donna arricchito da una cintura in perle gialle, ed una conchiglia naturale posta centralmente; Un velo semi-trasparente di colore nero, avvolge delicatamente il corpo della Sirena; i capelli riccioluti, ed una ciocca paralizzata da una mollettina a forma di stella marina, che rende visibile il lato destro della ragazza, in confronto al lato sinistro nascosto dai riccioli sfuggenti.
Luana: "...Ed io che non la volevo incontrare... Non mi piace l'idea di parlargli..."
???: "Vuoi continuare a non parlare? Fa pure. A quanto pare sei così intelligente da seguire quella massa di capre che è il tuo popolo."
Luana: "Stai offendendo il mio popolo? Ma come ti permetti?!"
???: "Bada a come parli ragazzina! Stai parlando con Kamelia Perry; Forse non mi conosci bene? Sono ricordata per aver ucciso la mia famiglia, pezzo dopo pezzo, smontata come quei modelli che usano gli umani come passatempo; Ho attentato alla vita del sovrano di Atlantia, ed ho usato come diversivo per la mia fuga, la distruzione del tempio dedicato al Dio Poseidone..."
Luana: "Ma quindi.. sei stata tu a distruggere il tempio..?"
Kamelia: "E non solo! La scomparsa della luce questa sera è opera mia: Mi sarei vendicata contro ogni singola guardia del palazzo reale di Atlantia, che vivono qui ad AtlHab, distruggendo le loro vite, ed assicurandomi la libertà che merito! La tua presenza mi sta facendo perdere tempo, e sopratutto questo discorso inutile che sto facendo con una molletta rinsecchita"
Luana: "Aspetta mi stai dando della molletta..? Non che non abbia paura di te, ma..."
Kamelia: "Sta zitta. Non sopporto la voce stridente che esce dalla tua bocca; Sono qui semplicemente per uccidere quest'uomo data la tua incapacità nel prendere una luce. Sei così impedita da far scoprire la tua identità? E dato che non vuoi ucciderlo tu personalmente, ci penserò io com'è giusto che sia. Non sporchiamo le mani angelicate della dolce Luanina.."
Luana: "Aspetta come fai a sapere come mi chiamo? Non mi pare di aver detto il mio nome.. e neanche di essere così famosa..."
Kamelia: "Io sono famosa eppure tu non mi hai chiamato immediatamente per nome, ma sorvoliamo...