Kamelia: "Il mio nome non riflette tutta la mia conoscenza dolcezza. Conosco ogni singolo cittadino di AtlHab, altrimenti come farei a sapere dove andare, di chi posso fidarmi o meno? Sei davvero una mezza calzetta.."
Luana: "...Mi sta insultando più lei che mia madre in 17 anni..."
Kamelia: "Adesso non perdiamo tempo e facciamola finita con questo qui! Allontanati potresti sporcarti la coda bimbetta!"
A Luana non andava a genio uccidere quell'uomo, sostanzialmente innocente, e sopratutto, se fosse stata scoperta, avrebbe passato grossi guai, lei e la sua famiglia, quindi non poteva sicuramente lasciar agire indisturbata Kamelia...
Luana: "Sono sicura che ci sono altri modi per poter intervenire, ed evitare di essere così drastici..."
Kamelia: "In effetti ci sono..."
La sirena con gesto rapido e scattante, colpisce con la sua coda il volto di Luana, stordendola, alienandone la percezione: una volta liberatasi di un piccolo ostacolo sul suo cammino di libertà, il demone si scaglia contro l'uomo, che si vide strappare da se ogni singolo pezzo del suo corpo a mani nude. Le unghie della Sirena che trafiggevano il corpo del giovane uomo, sentitosi dilaniare, smembrare, fino a perdere i sensi dal dolore, dall'ormai rassegnazione alla morte...
Luana fa in tempo a svegliarsi nelle vicinanze, anzi nella convivenza a km 0 con la vittima del massacro di Kamelia...
Luana: "La testa...oddio...Ma..."
Kamelia: "Sai solo balbettare o una frase di senso compiuto riesce ad uscire dalla tua bocca? Non ti smentisci mai a quanto pare.."
Luana: "Ma tu...non l'hai ucciso?"
Kamelia: "Ma come sei perspicace! In momenti simili si nota quanto è debole la mente umana appena incombe in difficoltà o situazioni di pericolo.. Appena mi ha visto nelle vicinanze del suo sguardo, con le mie bellissime unghie affilate, e devo dire poco poco sporche, ho subito sentito la paura che vi era nei suoi occhi: la morte, la sofferenza, il dolore, la fine, questi erano i pensieri che avvolgevano il suo cervellino in quel momento. Ecco il modo per distruggere la memoria delle persone: la paura! Facile no? Non mi abbasso ad uccidere gli umani, io contro di loro non ho nulla, siete voi altri pesci lessi che ancora perseguite una vendetta che dura.. quanti 3000 anni? Almeno le mie vendette sono più realistiche, le vostre sono alimentata dall'educazione dei vostri avi: miseramente patetico!"
Luana: "Beh ecco... Sinceramente non so cosa rispondere... è una guerra eterna tra uomini e mare, e non credo basterà una serial killer per fermarla.."
Kamelia: "Che scoperta.. Infatti io non voglio risolvere questa guerra utopica, ma semplicemente sfruttare questo vostro conflitto, e quindi la distrazione del regno, per attaccare quest'ultimo, vendicarmi, e ciao ciao AtlHab. Se non fosse per te, avrei gia concluso stasera, ma credo di trovare in te una buona alleata, certo nulla di eclatante,, ma almeno qualcuno a cui rivolgere i miei originalissimi insulti! Ci stai?"
Una proposta omicida? Sicuramente una proposta simile è inaccettabile, ma sembrava, agli occhi di Luana, un qualcosa di moralmente giusto nei confronti di Kamelia.. Cosa fare? Abbandonare tutto per perseguire una vendetta che non era neanche la propria? Per guadagnarci cosa? Un semplice apprezzamento da parte di una Serial Killer? Il silenzio della ragazza sembrava dire tutto..
Kamelia: "Sembri aver visto un morto: Non che mi importi della tua ideale sofferenza, ma faresti meglio a nascondere la tua paura.. Traspare tutto.."
La sirena si avvicina con fare minaccioso all'eterna indecisa, facendo scorrere le sue possenti unghie sulla guancia della ragazza, facendola rabbrividire...
Kamelia: "Tanta paura, tanta forza di combattere una battaglia che non è la tua.. Dove trovi questa voglia? Sicuramente quando sei stanca non ricorri alle maniere forti, come la sottoscritta, dato il coraggio inesistente.. è facile conoscere le persone quando soggette alle scelte."
Luana: "Non riesco a capire..."
Luana: "...Mi sta insultando più lei che mia madre in 17 anni..."
Kamelia: "Adesso non perdiamo tempo e facciamola finita con questo qui! Allontanati potresti sporcarti la coda bimbetta!"
A Luana non andava a genio uccidere quell'uomo, sostanzialmente innocente, e sopratutto, se fosse stata scoperta, avrebbe passato grossi guai, lei e la sua famiglia, quindi non poteva sicuramente lasciar agire indisturbata Kamelia...
Luana: "Sono sicura che ci sono altri modi per poter intervenire, ed evitare di essere così drastici..."
Kamelia: "In effetti ci sono..."
La sirena con gesto rapido e scattante, colpisce con la sua coda il volto di Luana, stordendola, alienandone la percezione: una volta liberatasi di un piccolo ostacolo sul suo cammino di libertà, il demone si scaglia contro l'uomo, che si vide strappare da se ogni singolo pezzo del suo corpo a mani nude. Le unghie della Sirena che trafiggevano il corpo del giovane uomo, sentitosi dilaniare, smembrare, fino a perdere i sensi dal dolore, dall'ormai rassegnazione alla morte...
Luana fa in tempo a svegliarsi nelle vicinanze, anzi nella convivenza a km 0 con la vittima del massacro di Kamelia...
Luana: "La testa...oddio...Ma..."
Kamelia: "Sai solo balbettare o una frase di senso compiuto riesce ad uscire dalla tua bocca? Non ti smentisci mai a quanto pare.."
Luana: "Ma tu...non l'hai ucciso?"
Kamelia: "Ma come sei perspicace! In momenti simili si nota quanto è debole la mente umana appena incombe in difficoltà o situazioni di pericolo.. Appena mi ha visto nelle vicinanze del suo sguardo, con le mie bellissime unghie affilate, e devo dire poco poco sporche, ho subito sentito la paura che vi era nei suoi occhi: la morte, la sofferenza, il dolore, la fine, questi erano i pensieri che avvolgevano il suo cervellino in quel momento. Ecco il modo per distruggere la memoria delle persone: la paura! Facile no? Non mi abbasso ad uccidere gli umani, io contro di loro non ho nulla, siete voi altri pesci lessi che ancora perseguite una vendetta che dura.. quanti 3000 anni? Almeno le mie vendette sono più realistiche, le vostre sono alimentata dall'educazione dei vostri avi: miseramente patetico!"
Luana: "Beh ecco... Sinceramente non so cosa rispondere... è una guerra eterna tra uomini e mare, e non credo basterà una serial killer per fermarla.."
Kamelia: "Che scoperta.. Infatti io non voglio risolvere questa guerra utopica, ma semplicemente sfruttare questo vostro conflitto, e quindi la distrazione del regno, per attaccare quest'ultimo, vendicarmi, e ciao ciao AtlHab. Se non fosse per te, avrei gia concluso stasera, ma credo di trovare in te una buona alleata, certo nulla di eclatante,, ma almeno qualcuno a cui rivolgere i miei originalissimi insulti! Ci stai?"
Una proposta omicida? Sicuramente una proposta simile è inaccettabile, ma sembrava, agli occhi di Luana, un qualcosa di moralmente giusto nei confronti di Kamelia.. Cosa fare? Abbandonare tutto per perseguire una vendetta che non era neanche la propria? Per guadagnarci cosa? Un semplice apprezzamento da parte di una Serial Killer? Il silenzio della ragazza sembrava dire tutto..
Kamelia: "Sembri aver visto un morto: Non che mi importi della tua ideale sofferenza, ma faresti meglio a nascondere la tua paura.. Traspare tutto.."
La sirena si avvicina con fare minaccioso all'eterna indecisa, facendo scorrere le sue possenti unghie sulla guancia della ragazza, facendola rabbrividire...
Kamelia: "Tanta paura, tanta forza di combattere una battaglia che non è la tua.. Dove trovi questa voglia? Sicuramente quando sei stanca non ricorri alle maniere forti, come la sottoscritta, dato il coraggio inesistente.. è facile conoscere le persone quando soggette alle scelte."
Luana: "Non riesco a capire..."