???: "Non riesco.. più.. a sopportare il peso.. del suo pianto.. aiutalo.. aiutalo.. aiutalo come.. fosse l'ultima.. cosa.. che tu...."
Quella frase non ebbe futuro, spezzato dalla falce della morte che aveva portato con sè un ottimo raccolto, chi maturo e chi meno, senza il minimo contegno.
Luana: "Per lui ormai è finita.. Per te invece, piccolo, posso fare qualcosa.. Non posso di certo fermarmi con la ricerca, ma più cose contemporaneamente sono fattibili, nei limiti del possibile."
Il bimbo gettava il meglio del suo pianto, disperato, desolato, incolmabile da parte di Luana, poichè un granello di sabbia dal suo essere mancava e non poteva essere occupato da una persona estranea, lontana dal suo piccolo cuoricino che batteva all'impazzata!
Dopo ben 30 minuti di nuoto senza una precisa meta, seguendo semplicemente il proprio istinto, e ciò che poteva fare era seguire elementi posizionati nell'ambiente in modo casuale, che potevano essere intesi come indizi, inganni del caso, scoperte fallimentari, Luana riesce a raggiungere un strana grotta localizzata esternamente alla città di AtlHab: Essa non apparteneva all'esperienza di vita di Luana, non ricordava minimamente l'esistenza di questa grotta, molto profonda e stretta, internamente.
La sirena, con molta attenzione e con i "piedi di piombo", entra all'interno della grotta, portando tra le braccia il piccolo bambino piangente, cercando anche di placare la sua instabilità motiva per non attirare l'attenzione di possibili personaggi presenti nella grotta: A primo impatto la grotta marina non ospitava nessuno; Sorgenti di luce artificiale erano state posizionate anche al suo interno, ma quelle localizzate nella parte appena dentro alla cavità erano fuori uso, in grado di poter occultare, non volontariamente, la grotta marina agli occhi delle persone.
Appena fatto accesso alla grotta, fu abbastanza semplice mettersi sul chi va là, ed iniziare a sospettare la presenza di terze persone: Non corse subito verso di loro, poichè non erano ancora visibili agli occhi della sirena, ma sopratutto poichè non sapeva cosa ci si poteva aspettare da ignoti, pensieri maggiormente supportabili data la presenza di bambino indifeso, e di una ragazzina di 17 anni incapace di poterlo difendere.
Si affaccia con fare silenzioso e sospetto alla parete rocciosa, che divideva la sirena dagli sconosciuti, visionando i presenti, cercando di conoscerne le identità, prima di rivelarsi a loro: Non fece in tempo. La sirena, fu sorpresa da un tritone alle sue spalle, abitante anch'esso di AtlHab, ed uno degli ultimi sopravvissuti della città, insieme al piccolo gruppetto rifugiatosi nelle profondità della cavità marina:
Polio: "Dovresti stare attenta a chi può comparire dietro di te cara Luana!"
Luana: "Non posso crederci..Polio! Almeno tu sei vivo! Credevo che per la città non c'era futuro, ma almeno uno dei miei fornai preferiti è ancora in vita!"
???: "Ma questa voce...Io la conosco.. Così mielosa.."
Una voce calda e profonda si sente provenire dalle profondità nascoste della caverna marina, lasciando attonita Luana, poichè sentitasi nominare dal vuoto:
Luana: "Forse tu mi conosci, ma io dovrei vederti per poter dire lo stesso o meno..."
Kamelia: "Eppure dovresti conoscermi bene bambinella! Ti sorprende vedermi? Rispondo da me: La tua attonicità nel vedermi sarebbe abbastanza stupida, dato che sono sopravvissuta a peggiori eventi rispetto a questo"
Luana: "E io che credevo fossi rimasta sotto le macerie.."
Kamelia: "Umorismo accettabile, finalmente stai imparando!"
Kamelia si affaccia alla bocca della grotta, che sfociava verso l'esterno, visionando il triste scenario che si presentava a grande schermo: il grande Yatch come peso mortale schiacciava la vita marina che vigeva fino a poco tempo fa ad AtlHab; L'azione dell'uomo ancora una volta responsabile della distruzione, della morte, dello smembramento della vita marina, soffocandola sotto il peso della propria importanza!
Quella frase non ebbe futuro, spezzato dalla falce della morte che aveva portato con sè un ottimo raccolto, chi maturo e chi meno, senza il minimo contegno.
Luana: "Per lui ormai è finita.. Per te invece, piccolo, posso fare qualcosa.. Non posso di certo fermarmi con la ricerca, ma più cose contemporaneamente sono fattibili, nei limiti del possibile."
Il bimbo gettava il meglio del suo pianto, disperato, desolato, incolmabile da parte di Luana, poichè un granello di sabbia dal suo essere mancava e non poteva essere occupato da una persona estranea, lontana dal suo piccolo cuoricino che batteva all'impazzata!
Dopo ben 30 minuti di nuoto senza una precisa meta, seguendo semplicemente il proprio istinto, e ciò che poteva fare era seguire elementi posizionati nell'ambiente in modo casuale, che potevano essere intesi come indizi, inganni del caso, scoperte fallimentari, Luana riesce a raggiungere un strana grotta localizzata esternamente alla città di AtlHab: Essa non apparteneva all'esperienza di vita di Luana, non ricordava minimamente l'esistenza di questa grotta, molto profonda e stretta, internamente.
La sirena, con molta attenzione e con i "piedi di piombo", entra all'interno della grotta, portando tra le braccia il piccolo bambino piangente, cercando anche di placare la sua instabilità motiva per non attirare l'attenzione di possibili personaggi presenti nella grotta: A primo impatto la grotta marina non ospitava nessuno; Sorgenti di luce artificiale erano state posizionate anche al suo interno, ma quelle localizzate nella parte appena dentro alla cavità erano fuori uso, in grado di poter occultare, non volontariamente, la grotta marina agli occhi delle persone.
Appena fatto accesso alla grotta, fu abbastanza semplice mettersi sul chi va là, ed iniziare a sospettare la presenza di terze persone: Non corse subito verso di loro, poichè non erano ancora visibili agli occhi della sirena, ma sopratutto poichè non sapeva cosa ci si poteva aspettare da ignoti, pensieri maggiormente supportabili data la presenza di bambino indifeso, e di una ragazzina di 17 anni incapace di poterlo difendere.
Si affaccia con fare silenzioso e sospetto alla parete rocciosa, che divideva la sirena dagli sconosciuti, visionando i presenti, cercando di conoscerne le identità, prima di rivelarsi a loro: Non fece in tempo. La sirena, fu sorpresa da un tritone alle sue spalle, abitante anch'esso di AtlHab, ed uno degli ultimi sopravvissuti della città, insieme al piccolo gruppetto rifugiatosi nelle profondità della cavità marina:
Polio: "Dovresti stare attenta a chi può comparire dietro di te cara Luana!"
Luana: "Non posso crederci..Polio! Almeno tu sei vivo! Credevo che per la città non c'era futuro, ma almeno uno dei miei fornai preferiti è ancora in vita!"
???: "Ma questa voce...Io la conosco.. Così mielosa.."
Una voce calda e profonda si sente provenire dalle profondità nascoste della caverna marina, lasciando attonita Luana, poichè sentitasi nominare dal vuoto:
Luana: "Forse tu mi conosci, ma io dovrei vederti per poter dire lo stesso o meno..."
Kamelia: "Eppure dovresti conoscermi bene bambinella! Ti sorprende vedermi? Rispondo da me: La tua attonicità nel vedermi sarebbe abbastanza stupida, dato che sono sopravvissuta a peggiori eventi rispetto a questo"
Luana: "E io che credevo fossi rimasta sotto le macerie.."
Kamelia: "Umorismo accettabile, finalmente stai imparando!"
Kamelia si affaccia alla bocca della grotta, che sfociava verso l'esterno, visionando il triste scenario che si presentava a grande schermo: il grande Yatch come peso mortale schiacciava la vita marina che vigeva fino a poco tempo fa ad AtlHab; L'azione dell'uomo ancora una volta responsabile della distruzione, della morte, dello smembramento della vita marina, soffocandola sotto il peso della propria importanza!