Passò circa mezz'ora dall'uscita di scena di Kamelia, indirizzata sulla riva del mare, per trovare qualcuno abbastanza malvagio, da poter offrire all'anziano veggente, mentre Luana aspettava nella grotta marina, nelle vicinanze di AtlHab, insieme agli altri sopravvissuti, l'arrivo della seguace.
L'ansia ribolliva nell'animo della Sirena, nel non veder tornare Kamelia, nello scorrere del tempo che si allontanava da quando ancora il suo animo era ricco di purezza, pulito da ogni malvagità; contemporaneamente si avvicinava al momento in cui si sarebbe in seguito macchiata, unta, le mani, per la prima volta, di sangue umano. Era molto difficile, per una ragazza come Luana, ricca di valori, abituata all'onestà della vita e all'idea che nessuno a nessuno può vietare il diritto di vivere, può togliere la possibilità di esprimere al Mondo ciò che si è davvero, la libertà di decidere, sbagliare, mentire, gioire: Nessuno. La Sirena non faceva che nuotare avanti e indietro nella grotta, col pianto del bambino, da lei salvato, che rispecchiava ciò che sentiva, ciò che voleva davvero fare; Mostrare la forza di uccidere? Il coraggio del delitto? Per chi? A chi serviva questa dimostrazione? Di certo, non a lei. A lei era praticamente inutile, anzi se fosse stato per Luana, tutta questa storia non avrebbe avuto origine, non avrebbe avuto un risvolto tragico, disastroso.
Arrivò Kamelia, seguita dalla preda che percorreva il suo stesso tragitto, senza distogliere lo sguardo dal gioiello posizionato nella strozzatura della sua pinna, quasi come se soggiogato da esso..
Kamelia: "Cara Luana, spero tu sia pronta all'antipasto! Ti presento Jonathan, 34 anni, condannato all'ergastolo per aver assassinato ben 27 persone durante un campeggio estivo. Persone innocenti, brutalmente uccise da questo essere, da poco evaso, e ricercato dalla Polizia per rispedirlo in gatta buia: te gusta?"
Luana: "Ma... Come fai a sapere tutte queste cose.. Cioè.. Come?" balbettando in segno di timore, sospetto..
Kamelia: "Sai quando le persone sono assoggettate a te è molto semplice scoprire ciò che hanno fatto e ciò che sono in realtà. Le doti ipnotiche delle Sirene non funzioneranno a livello mnemonico, ma sicuramente sono molto utili quando desideriamo di far fare qualcosa agli altri! Ma adesso questo ci interessa poco! Sei pronta o dobbiamo ancora aspettare i tuoi comodi? Vuoi che ti faccia un discorso persuasivo?"
Luana: "Nono.. credo di farcela.."
Kamelia: "Il problema biscottino è che non devi soltanto crederci, ma devi anche farlo! Deve entrarti questo concetto in questo cervellino che ti ritrovi!" gestualizzando le sue parole, premendo sul capo della Sirena intontita e timorosa, mentre Kamelia lascia impugnare la ragazza un affilato coltello da utilizzare sull'ergastolano..
C'era ancora molta da analizzare, ancora molto su cui riflettere, pensare; Purtroppo non si tratta di mangiare un biscotto, o di fare una passeggiata, ma di uccidere una persona! Sarà anche cattiva, ma si spezzano tutti i valori che fanno da cornice al quadro intitolato "Luana", e si manda in fallimento il grande museo che lo accoglie chiamato "Miracolo della Vita".
Kamelia: "Ragazza, non ho così tanto tempo da poterti dedicare! So a cosa stai pensando: Credi davvero che quest'uomo meriti la tua pietà? La tua clemenza? Ha distrutto 27 vite! 27 VITE! Per te la vita è molto importante non è vero?.." così disse, cercando di incoraggiare la Sirena impaurita, mentre le lacrime scendevano dal suo volto gia sconvolto, restio difronte al futuro..
Kamelia: "Direi che per le parole dolci è arrivata anche la fine! Adesso tu impugni questo coltello con forza, e lo scagli contro questo essere! Voi Sirene e Tritoni comuni non odiate gli umani? Da quel che so, e ti assicuro che io conosco molte cose, siete tremendamente astiosi nei confronti degli uomini, per ciò che hanno fatto ai vostri Antenati ai tempi di Ulisse, dimostrando a tutti la vostra debolezza..
L'ansia ribolliva nell'animo della Sirena, nel non veder tornare Kamelia, nello scorrere del tempo che si allontanava da quando ancora il suo animo era ricco di purezza, pulito da ogni malvagità; contemporaneamente si avvicinava al momento in cui si sarebbe in seguito macchiata, unta, le mani, per la prima volta, di sangue umano. Era molto difficile, per una ragazza come Luana, ricca di valori, abituata all'onestà della vita e all'idea che nessuno a nessuno può vietare il diritto di vivere, può togliere la possibilità di esprimere al Mondo ciò che si è davvero, la libertà di decidere, sbagliare, mentire, gioire: Nessuno. La Sirena non faceva che nuotare avanti e indietro nella grotta, col pianto del bambino, da lei salvato, che rispecchiava ciò che sentiva, ciò che voleva davvero fare; Mostrare la forza di uccidere? Il coraggio del delitto? Per chi? A chi serviva questa dimostrazione? Di certo, non a lei. A lei era praticamente inutile, anzi se fosse stato per Luana, tutta questa storia non avrebbe avuto origine, non avrebbe avuto un risvolto tragico, disastroso.
Arrivò Kamelia, seguita dalla preda che percorreva il suo stesso tragitto, senza distogliere lo sguardo dal gioiello posizionato nella strozzatura della sua pinna, quasi come se soggiogato da esso..
Kamelia: "Cara Luana, spero tu sia pronta all'antipasto! Ti presento Jonathan, 34 anni, condannato all'ergastolo per aver assassinato ben 27 persone durante un campeggio estivo. Persone innocenti, brutalmente uccise da questo essere, da poco evaso, e ricercato dalla Polizia per rispedirlo in gatta buia: te gusta?"
Luana: "Ma... Come fai a sapere tutte queste cose.. Cioè.. Come?" balbettando in segno di timore, sospetto..
Kamelia: "Sai quando le persone sono assoggettate a te è molto semplice scoprire ciò che hanno fatto e ciò che sono in realtà. Le doti ipnotiche delle Sirene non funzioneranno a livello mnemonico, ma sicuramente sono molto utili quando desideriamo di far fare qualcosa agli altri! Ma adesso questo ci interessa poco! Sei pronta o dobbiamo ancora aspettare i tuoi comodi? Vuoi che ti faccia un discorso persuasivo?"
Luana: "Nono.. credo di farcela.."
Kamelia: "Il problema biscottino è che non devi soltanto crederci, ma devi anche farlo! Deve entrarti questo concetto in questo cervellino che ti ritrovi!" gestualizzando le sue parole, premendo sul capo della Sirena intontita e timorosa, mentre Kamelia lascia impugnare la ragazza un affilato coltello da utilizzare sull'ergastolano..
C'era ancora molta da analizzare, ancora molto su cui riflettere, pensare; Purtroppo non si tratta di mangiare un biscotto, o di fare una passeggiata, ma di uccidere una persona! Sarà anche cattiva, ma si spezzano tutti i valori che fanno da cornice al quadro intitolato "Luana", e si manda in fallimento il grande museo che lo accoglie chiamato "Miracolo della Vita".
Kamelia: "Ragazza, non ho così tanto tempo da poterti dedicare! So a cosa stai pensando: Credi davvero che quest'uomo meriti la tua pietà? La tua clemenza? Ha distrutto 27 vite! 27 VITE! Per te la vita è molto importante non è vero?.." così disse, cercando di incoraggiare la Sirena impaurita, mentre le lacrime scendevano dal suo volto gia sconvolto, restio difronte al futuro..
Kamelia: "Direi che per le parole dolci è arrivata anche la fine! Adesso tu impugni questo coltello con forza, e lo scagli contro questo essere! Voi Sirene e Tritoni comuni non odiate gli umani? Da quel che so, e ti assicuro che io conosco molte cose, siete tremendamente astiosi nei confronti degli uomini, per ciò che hanno fatto ai vostri Antenati ai tempi di Ulisse, dimostrando a tutti la vostra debolezza..