Le due sirene ben nascoste erano attanagliate dalla paura di essere scoperte, e neanche Kamelia, la più forte, salda come l'acciaio, osava sporgere il suo sguardo al di fuori di quel ripostiglio, neanche attraverso la tendina di alghe. I rumori bastavano, erano fin troppo per i loro animi: quelle guardie stavano regalando loro emozioni che si preferisce dimenticare, emozioni di cui un giorno non riderai, situazione che non racconterai, ma piuttosto, se uscite vive da lì, nell'80% delle dimenticanze dell'uomo sicuramente includere quell'episodio sarà primario.
Non potevano restare lì, correvano un pericolo troppo grande, rischiavano che tutto ciò fatto fino a quel momento, vanificasse, con una presa di forza da parte delle guardie, con dei loro strattonamenti, semplici gesti che rafforzano il concetto.
Luana: "Ho paura.. Kamelia ho troppo paura.. Non so se riuscirò a resistere.. Mi trema tutto, persino l'intestino.." -raggomitolata su se stessa, in un angolo del piccolo ripostiglio, troppo ridotto per stare comode-
Kamelia: "Adesso devi stare zitta se non vuoi rischiare che ci scoprano.. Ho un'idea ma è probabile che non ti piacerà.." -guardando il pavimento, quasi come a vergognarsi di ciò che stava per dire-
Luana: "Tutto pur di uscire da qui e liberarci di quelle guardie.. Stanno distruggendo casa di mia madre.." -con viso sconvolto, affranto, guardando speranzosa quello dell'alleata, ormai diventata complice, amica, nemica, confidente, era tutto ciò che gli restasse-
Kamelia prende fiato, sciogliendo i nervi, la tensione che le attraversava il corpo, e prima di parlare rilascia pienamente ciò che aveva preso prima, e dice:
Kamelia: "Sicuramente il mio volto gli è più famiglia, come il mio aspetto e i miei modi di fare; L'unica soluzione a questo problema, in mancanza di uscite secondarie, è di attirare la loro attenzione su di me, mentre tu ne approfitti per scappare e continuare la missione che ci siamo preposte di fare. Mandare tutto in fallimento solo per questi quattro pagliacci, non me la sento io in prima persona, e credo anche tu.." -disse senza mai distogliere lo sguardo dagli occhi della ragazza, mantenendo la sua mano sul suo braccio, già pronta per lasciarla al compito da lei affidatole-
Luana: "No aspetta come.. Io da sola come faccio.. No..No.. Non mi puoi addossare una responsabilità tale! Se ti sei dimenticata, la profezia recita di noi DUE, non di una singola! E poi come faccio a trovare da sola mia mamma.." -mentre il fracasso delle guardie si faceva sempre più vicino a dove risiedevano loro-
Kamelia: "Senti Luana tu sottovaluti troppo le tue capacità! Adesso non è il momento di fare la vittima, e neanche quello di avere dubbi su se stessi! Fai come dico e non te ne pentirai altrimenti finiremo in una fredda cella e tua madre dispersa chissà dove!" -disse prendendole le mani, trasferendo il coraggio che apparentemente dimostrava a Luana- "Il tempo delle chiacchiere è finito, adesso è arrivato il momento di dividerci.. Se non ci rivedremo, ti dico solo una cosa.. Sei la reincarnazione di mia sorella, uguale a lei, in tutto e per tutto, e ti assicuro che hai più coraggio di chiunque altro! Sei stata un'amica unica.. Addio.." -sollevandosi di scatto, smuovendo la tendina ed urlando "Gli occhi li avete solo per bellezza! Abbiate la forza e la rapidità di prendermi!", nuotando via da una finestra precedentemente danneggiata, mentre ogni singola guardia le andava dietro, compreso il capo di questa armata, non potuto visualizzare bene da Luana-.
La sirena ancora nascosta, attende il silenzio prima di poter uscire: Kamelia aveva lasciato la tranquillità, paradossalmente a ciò che si raccontava di lei.
Luana: "Adesso sono di nuovo sola.. Di nuovo.. Lo sono già stata quando ho perso mia mamma, ed ho cercato senza avere il tempo di focalizzare quella solitudine.. Posso farcela.. Kamelia si fida di me, mia mamma si fidava di me, e forse ancora adesso.. Lo spero" ....
Non potevano restare lì, correvano un pericolo troppo grande, rischiavano che tutto ciò fatto fino a quel momento, vanificasse, con una presa di forza da parte delle guardie, con dei loro strattonamenti, semplici gesti che rafforzano il concetto.
Luana: "Ho paura.. Kamelia ho troppo paura.. Non so se riuscirò a resistere.. Mi trema tutto, persino l'intestino.." -raggomitolata su se stessa, in un angolo del piccolo ripostiglio, troppo ridotto per stare comode-
Kamelia: "Adesso devi stare zitta se non vuoi rischiare che ci scoprano.. Ho un'idea ma è probabile che non ti piacerà.." -guardando il pavimento, quasi come a vergognarsi di ciò che stava per dire-
Luana: "Tutto pur di uscire da qui e liberarci di quelle guardie.. Stanno distruggendo casa di mia madre.." -con viso sconvolto, affranto, guardando speranzosa quello dell'alleata, ormai diventata complice, amica, nemica, confidente, era tutto ciò che gli restasse-
Kamelia prende fiato, sciogliendo i nervi, la tensione che le attraversava il corpo, e prima di parlare rilascia pienamente ciò che aveva preso prima, e dice:
Kamelia: "Sicuramente il mio volto gli è più famiglia, come il mio aspetto e i miei modi di fare; L'unica soluzione a questo problema, in mancanza di uscite secondarie, è di attirare la loro attenzione su di me, mentre tu ne approfitti per scappare e continuare la missione che ci siamo preposte di fare. Mandare tutto in fallimento solo per questi quattro pagliacci, non me la sento io in prima persona, e credo anche tu.." -disse senza mai distogliere lo sguardo dagli occhi della ragazza, mantenendo la sua mano sul suo braccio, già pronta per lasciarla al compito da lei affidatole-
Luana: "No aspetta come.. Io da sola come faccio.. No..No.. Non mi puoi addossare una responsabilità tale! Se ti sei dimenticata, la profezia recita di noi DUE, non di una singola! E poi come faccio a trovare da sola mia mamma.." -mentre il fracasso delle guardie si faceva sempre più vicino a dove risiedevano loro-
Kamelia: "Senti Luana tu sottovaluti troppo le tue capacità! Adesso non è il momento di fare la vittima, e neanche quello di avere dubbi su se stessi! Fai come dico e non te ne pentirai altrimenti finiremo in una fredda cella e tua madre dispersa chissà dove!" -disse prendendole le mani, trasferendo il coraggio che apparentemente dimostrava a Luana- "Il tempo delle chiacchiere è finito, adesso è arrivato il momento di dividerci.. Se non ci rivedremo, ti dico solo una cosa.. Sei la reincarnazione di mia sorella, uguale a lei, in tutto e per tutto, e ti assicuro che hai più coraggio di chiunque altro! Sei stata un'amica unica.. Addio.." -sollevandosi di scatto, smuovendo la tendina ed urlando "Gli occhi li avete solo per bellezza! Abbiate la forza e la rapidità di prendermi!", nuotando via da una finestra precedentemente danneggiata, mentre ogni singola guardia le andava dietro, compreso il capo di questa armata, non potuto visualizzare bene da Luana-.
La sirena ancora nascosta, attende il silenzio prima di poter uscire: Kamelia aveva lasciato la tranquillità, paradossalmente a ciò che si raccontava di lei.
Luana: "Adesso sono di nuovo sola.. Di nuovo.. Lo sono già stata quando ho perso mia mamma, ed ho cercato senza avere il tempo di focalizzare quella solitudine.. Posso farcela.. Kamelia si fida di me, mia mamma si fidava di me, e forse ancora adesso.. Lo spero" ....