Era eternamente rilassata su quella piccola panchina, era a suo agio, sentiva la stanchezza che le scorreva lungo il corpo, come a scaricarsi, finché un qualcosa di strano finì per toccare la sua mano: una grossa alga, robusta, fastidiosamente rampicante, stava avvolgendo la sua mano e di conseguenza il suo braccio, come ad intrappolarla; Stessa cosa stava avvenendo dall'altra parte. Non avanzavano in modo minaccioso, bensì molto calmo, quasi rassicurante, ma realisticamente parlando, non stava accadendo nulla che potesse far lontanamente pensare alla tranquillità..
Luana: "Ma cosa.. Non è un comportamento normale, eppure.. Sembra rassicurante.. Non vedo perché debba aver paura.." -disse, colpita dallo stupore, quasi spavento, cercando di allontanarsi dalla presa della Natura, senza però riuscirci; una presa così salda mai vista- "Ma come.. Come fanno a contenermi con una tale forza.. Sto iniziando ad agitarmi, non trovo normale tutto ciò.. Non posso neanche chiedere aiuto, finirei per aggravare la situazione.." -strattonandosi autonomamente a destra e sinistra, senza causare neanche una piccola lesione nel fragile corpo delle alghe che la stavano avvolgendo ancor di più; ormai le braccia non erano più visibili, e quelle zecche marine stavano ormai facendo scomparire il suo corpo, mentre il tempo scorreva radicalmente-.
Presa dall'agitazione, mentre la sua ansia aumentava sempre di più, elevò leggermente il tono di voce, attirando l'attenzione di una coppia di guardie, situate all'ingresso del Giardino: Luana notò l'agitazione dei due corazzati, che tentavano di focalizzare da quale direzione fosse venuto il suono udito, ma ormai tentare di liberarsi era inutile; il campo era scoperto, non vederla era impossibile, ed infatti.. Luana riuscì a sentire una delle due guardie pronunciare tali parole "Chi c'è nel Giardino? Guarda! Lì!", dopo tali, vide solo che le due guardie iniziarono a correre verso di lei: fu l'ultima visione, il resto buio.
Passarono 20 secondi, sembravano eterni, avvolta nel buio, con la vista appannata, sentendo soltanto un fruscio, come foglie scostate dal vento, mentre ascoltava gli stimoli che il suo corpo recepiva, si sentiva colpita in tutti i punti del suo corpo, come passante in un tubo.
Luana: "...Qualcosa mi sta portando da qualche parte... Non capisco.. Forse è questo il passaggio per.." -Non ebbe il tempo di finire-. Uscì lentamente da una parete, costituita da robuste radici proveniente dalle profondità del terreno: sembrava una parete finta, incantata. Sembravano come spostarsi, la facevano passare, uscire fuori, simile all'atto di partorire un bambino, con la massima delicatezza e premura, evitando che il "prodotto" di tale opera si rovinasse.
Luana: "Non so cosa dire.. Sono viventi queste cose o che.. Comunque: Non c'è tempo da perdere! Questo posto sembra proprio la prigione, almeno quella dell'immaginario collettivo.." -Non aveva tutti i torti: quel posto era naturalmente acquatico, ma vi era un'acqua tremendamente gelida, e questo era percepibile da Luana, meravigliandola, data la naturale freddezza delle profondità dell'Oceano, insensibile difronte a quest'ultima- "Questa struttura è scavata nella roccia.. roccia viva.. Ma non riesco a sentire nulla.. Forse a quest'ora è anche normale stupida Luana, certe domande potresti anche risparmiartele, ma è meglio non alleggerire troppo la tensione.." -diceva mentre nuotava lentamente, scostando le numerose alghe che le si presentavano davanti, parlando da sola, come a sentirsi in compagnia di qualcuno- "Chi mai avrebbe pensato che sarei finita in una situazione del genere.. Neanche nei miei sogni più oscuri.. L'importante resta trovare Mamma, sperando sia qui e che io non abbia perso tempo a crearmi strane idee per la testa..! " -bloccandosi per un attimo, credendo di aver sentito qualcosa, qualcuno- "Sembrava provenire da quella parte.. Sarà il nucleo centrale della struttura?" -Disse, dirigendosi all'origine del suono-
Luana: "Ma cosa.. Non è un comportamento normale, eppure.. Sembra rassicurante.. Non vedo perché debba aver paura.." -disse, colpita dallo stupore, quasi spavento, cercando di allontanarsi dalla presa della Natura, senza però riuscirci; una presa così salda mai vista- "Ma come.. Come fanno a contenermi con una tale forza.. Sto iniziando ad agitarmi, non trovo normale tutto ciò.. Non posso neanche chiedere aiuto, finirei per aggravare la situazione.." -strattonandosi autonomamente a destra e sinistra, senza causare neanche una piccola lesione nel fragile corpo delle alghe che la stavano avvolgendo ancor di più; ormai le braccia non erano più visibili, e quelle zecche marine stavano ormai facendo scomparire il suo corpo, mentre il tempo scorreva radicalmente-.
Presa dall'agitazione, mentre la sua ansia aumentava sempre di più, elevò leggermente il tono di voce, attirando l'attenzione di una coppia di guardie, situate all'ingresso del Giardino: Luana notò l'agitazione dei due corazzati, che tentavano di focalizzare da quale direzione fosse venuto il suono udito, ma ormai tentare di liberarsi era inutile; il campo era scoperto, non vederla era impossibile, ed infatti.. Luana riuscì a sentire una delle due guardie pronunciare tali parole "Chi c'è nel Giardino? Guarda! Lì!", dopo tali, vide solo che le due guardie iniziarono a correre verso di lei: fu l'ultima visione, il resto buio.
Passarono 20 secondi, sembravano eterni, avvolta nel buio, con la vista appannata, sentendo soltanto un fruscio, come foglie scostate dal vento, mentre ascoltava gli stimoli che il suo corpo recepiva, si sentiva colpita in tutti i punti del suo corpo, come passante in un tubo.
Luana: "...Qualcosa mi sta portando da qualche parte... Non capisco.. Forse è questo il passaggio per.." -Non ebbe il tempo di finire-. Uscì lentamente da una parete, costituita da robuste radici proveniente dalle profondità del terreno: sembrava una parete finta, incantata. Sembravano come spostarsi, la facevano passare, uscire fuori, simile all'atto di partorire un bambino, con la massima delicatezza e premura, evitando che il "prodotto" di tale opera si rovinasse.
Luana: "Non so cosa dire.. Sono viventi queste cose o che.. Comunque: Non c'è tempo da perdere! Questo posto sembra proprio la prigione, almeno quella dell'immaginario collettivo.." -Non aveva tutti i torti: quel posto era naturalmente acquatico, ma vi era un'acqua tremendamente gelida, e questo era percepibile da Luana, meravigliandola, data la naturale freddezza delle profondità dell'Oceano, insensibile difronte a quest'ultima- "Questa struttura è scavata nella roccia.. roccia viva.. Ma non riesco a sentire nulla.. Forse a quest'ora è anche normale stupida Luana, certe domande potresti anche risparmiartele, ma è meglio non alleggerire troppo la tensione.." -diceva mentre nuotava lentamente, scostando le numerose alghe che le si presentavano davanti, parlando da sola, come a sentirsi in compagnia di qualcuno- "Chi mai avrebbe pensato che sarei finita in una situazione del genere.. Neanche nei miei sogni più oscuri.. L'importante resta trovare Mamma, sperando sia qui e che io non abbia perso tempo a crearmi strane idee per la testa..! " -bloccandosi per un attimo, credendo di aver sentito qualcosa, qualcuno- "Sembrava provenire da quella parte.. Sarà il nucleo centrale della struttura?" -Disse, dirigendosi all'origine del suono-