MONTMELO' (Spagna), 5 giugno 2011 - "È stato un ottimo weekend, abbiamo cambiato assetto durante la gara perché c'era qualcosa da sistemare rispetto alle qualifiche ma la moto si è comportata bene". Casey Stoner non poteva chiedere di più alla sua Honda al termine del GP di Catalunya, vinto davanti a Jorge Lorenzo e Ben Spies. "Ho cominciato bene, sin dal primo giro volevo mantenere il passo delle qualifiche e sono riuscito a farlo al meglio - continua l'australiano - quando è cominciato a piovere è stato difficile, ero un po' preoccupato, volevo mantenere lo stesso passo per mantenere la distanza sugli altri, alla fine ce l'ho fatta".
Lorenzo e Stoner sul podio di Montmelo'.
NERVOSISMO — Per Casey non è stata comunque una passaggiata come potrebbe apparire da fuori: "È stata una gara dura - continua l'iridato del 2007 - nella prima metà ero abbastanza tranquillo, ho preso un buon vantaggio senza spingere troppo, ero soddisfatto del setting della moto. Poi è iniziato a piovere e questo mi ha creato un po' di nervosismo, non sapevo quanto potevo spingere, quanto potevo andare veloce ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Devo dire grazie al team, è stato un weekend fantastico e sono davvero contento di aver vinto qui con questo passo, anche se c'è molta strada da fare".
"Lorenzo: Il secondo e il terzo posto vanno bene ma dobbiamo lavorare ancora molto, la Honda è lontana"
JORGE SI ACCONTENTA — Lorenzo ha fatto la solita gara attendista. Ha cioè cercato di capire se Stoner avesse punti deboli e, non appena ha capito che non avrebbe avuto possibilità, ha deciso di portare a casa altri 20 punti che gli consentono di mantenere la vetta del Mondiale: "È un bel giorno, abbiamo fatto secondo e terzo con la Yamaha anche se dobbiamo lavorare ancora tanto perché ancora non possiamo lottare con Stoner - ammette lo spagnolo - è stata una gara difficile, a metà GP ha cominciato a piovere ma il secondo posto mi permette di continuare a guidare il Mondiale, ora vediamo cosa succede a Silverstone", in programma già domenica prossima in Inghilterra.
"Rossi: Stiamo facendo il massimo, non riusciamo ancora a scaricare tutta la potenza a terra"
PARLA VALE — Valentino Rossi si è dovuto accontentare del quinto posto con la sua Ducati, l'ennesimo piazzamento di ripiego di una stagione non certo facile. Il pesarese cerca di vedere il lato buono: "Ci sono sia cose negative che cose positive - ha detto - rispetto alla nostra migliore prestazione siamo andati meglio perché vedevo Stoner fino alla fine e Lorenzo non era lontano. Avevamo fatto una modifica sul setting ieri per avere moto più stabile e dovevamo provarla nel warm up ma c'era bagnato e non l'abbiamo provata. Abbiamo deciso di rischiare in gara ma facevo troppa fatica, la moto mi partiva sempre dietro. È una buona lezione per il futuro". Per un combattente come Rossi questi risultati sono molto duri da digerire: "Oggi purtroppo non c'è stata battaglia, speravo di stare vicino ma non ci riuscivamo. Forse se fossimo partiti con il setting giusto ci saremmo giocati il podio perché anche Spies non era lontano, per fortuna domenica si corre subito".
Rossi saluta il pubblico dopo il GP.
PROBLEMI DUCATI — Ma come si può fare per far risalire la Ducati nelle prestazioni? "Faremo tutto il possibile perché siamo qui per vincere - ha detto Rossi - ci manca qualcosa, ma stiamo lavorando per metterla a posto, vediamo se ci riusciamo prima del Mugello. Ai tifosi chiedo pazienza, noi stiamo facendo il massimo e non dobbiamo mollare perché il campionato è ancora lungo. Il davanti comincia ad andare meglio e se la compariamo alla M1 (Yamaha) non siamo allo stesso livello, ma abbiamo problemi dietro e per questo stiamo lavorando sulla sospensione e sui leveraggi perché non riusciamo a mettere a terra tutti i cavalli".
"Simoncelli: Non sono partito bene, problemi con la frizione. Poi però mi è mancata aderenza"
SIMONCELLI E IL GRIP — Un po' deluso anche Marco Simoncelli che si aspettava di più dopo la pole: "Diciamo che non sono partito bene - spiega il romagnolo - poi non so se ho tenuto troppo la frizione nelle mani o mi è slittata un po'. Ero settimo ho superato Hayden ho cercato di prendere Valentino, ho spinto, ma c'era carenza di grip. Ho fatto un errore all'ultima curva. La situazione psicologica? Non penso abbia inciso, il problema più grosso e non avere avuto il grip che mi serviva".
Lorenzo e Stoner sul podio di Montmelo'.
NERVOSISMO — Per Casey non è stata comunque una passaggiata come potrebbe apparire da fuori: "È stata una gara dura - continua l'iridato del 2007 - nella prima metà ero abbastanza tranquillo, ho preso un buon vantaggio senza spingere troppo, ero soddisfatto del setting della moto. Poi è iniziato a piovere e questo mi ha creato un po' di nervosismo, non sapevo quanto potevo spingere, quanto potevo andare veloce ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Devo dire grazie al team, è stato un weekend fantastico e sono davvero contento di aver vinto qui con questo passo, anche se c'è molta strada da fare".
"Lorenzo: Il secondo e il terzo posto vanno bene ma dobbiamo lavorare ancora molto, la Honda è lontana"
JORGE SI ACCONTENTA — Lorenzo ha fatto la solita gara attendista. Ha cioè cercato di capire se Stoner avesse punti deboli e, non appena ha capito che non avrebbe avuto possibilità, ha deciso di portare a casa altri 20 punti che gli consentono di mantenere la vetta del Mondiale: "È un bel giorno, abbiamo fatto secondo e terzo con la Yamaha anche se dobbiamo lavorare ancora tanto perché ancora non possiamo lottare con Stoner - ammette lo spagnolo - è stata una gara difficile, a metà GP ha cominciato a piovere ma il secondo posto mi permette di continuare a guidare il Mondiale, ora vediamo cosa succede a Silverstone", in programma già domenica prossima in Inghilterra.
"Rossi: Stiamo facendo il massimo, non riusciamo ancora a scaricare tutta la potenza a terra"
PARLA VALE — Valentino Rossi si è dovuto accontentare del quinto posto con la sua Ducati, l'ennesimo piazzamento di ripiego di una stagione non certo facile. Il pesarese cerca di vedere il lato buono: "Ci sono sia cose negative che cose positive - ha detto - rispetto alla nostra migliore prestazione siamo andati meglio perché vedevo Stoner fino alla fine e Lorenzo non era lontano. Avevamo fatto una modifica sul setting ieri per avere moto più stabile e dovevamo provarla nel warm up ma c'era bagnato e non l'abbiamo provata. Abbiamo deciso di rischiare in gara ma facevo troppa fatica, la moto mi partiva sempre dietro. È una buona lezione per il futuro". Per un combattente come Rossi questi risultati sono molto duri da digerire: "Oggi purtroppo non c'è stata battaglia, speravo di stare vicino ma non ci riuscivamo. Forse se fossimo partiti con il setting giusto ci saremmo giocati il podio perché anche Spies non era lontano, per fortuna domenica si corre subito".
Rossi saluta il pubblico dopo il GP.
PROBLEMI DUCATI — Ma come si può fare per far risalire la Ducati nelle prestazioni? "Faremo tutto il possibile perché siamo qui per vincere - ha detto Rossi - ci manca qualcosa, ma stiamo lavorando per metterla a posto, vediamo se ci riusciamo prima del Mugello. Ai tifosi chiedo pazienza, noi stiamo facendo il massimo e non dobbiamo mollare perché il campionato è ancora lungo. Il davanti comincia ad andare meglio e se la compariamo alla M1 (Yamaha) non siamo allo stesso livello, ma abbiamo problemi dietro e per questo stiamo lavorando sulla sospensione e sui leveraggi perché non riusciamo a mettere a terra tutti i cavalli".
"Simoncelli: Non sono partito bene, problemi con la frizione. Poi però mi è mancata aderenza"
SIMONCELLI E IL GRIP — Un po' deluso anche Marco Simoncelli che si aspettava di più dopo la pole: "Diciamo che non sono partito bene - spiega il romagnolo - poi non so se ho tenuto troppo la frizione nelle mani o mi è slittata un po'. Ero settimo ho superato Hayden ho cercato di prendere Valentino, ho spinto, ma c'era carenza di grip. Ho fatto un errore all'ultima curva. La situazione psicologica? Non penso abbia inciso, il problema più grosso e non avere avuto il grip che mi serviva".