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Ormai ci siamo! Il 2011 sarà l’anno delle console portatili. E non è che lo diciamo noi o lo dite voi, lo dicono i fatti! Il 2011 sarà davvero l’anno “portatile” per eccellenza, visto che darà i natali a due attesissimi hardware handheld. Da un lato Nintendo, con le sue promesse tridimensionali, e la naturale evoluzione del suo Nintendo DS, dall’altro Sony, con la sua attesissima (e potentissima) NGP, per gli amici più semplicemente PSP 2. Era ora che fiorisse qualcosa di nuovo per quanto riguarda le console portatili, soprattutto considerando l'obsolescenza delle attuali handheld e la penuria di titoli validi capaci di spiccare per importanza da quel mare di ciarpame che - oggi più che mai - può trovarsi sui piccoli schermi portatili. Seppur con le varie revisioni, è infatti innegabile la vecchiaia di entrambi i sistemi di gioco, tutti e due risalenti al 2004 (lancio giapponese) e pertanto vecchi di ben 7 anni. Se per la PSP di Sony tale discorso pare ancora più marcato da tutta una serie di scelte sbagliate della compagnia nipponica, è con l’introduzione della nuova generazione di dispositivi portatili con uno spiccato senso ludico (leggi iPhone e compagnia cantante), che il mercato ha subito un’ulteriore flessione delle vendite, tale che persino una console come il Nintendo DS, incontrastato leader portatile sin dalla sua uscita, si trova oggi ad arrancare. Molti altri sono sicuramente i motivi di questo generale impoverimento delle vendite, tante altre le scelte sbagliate perpetuate da talune compagnie (PSP Go… ne vogliamo parlare?), tuttavia il settore delle console portatili è ormai una fetta imprescindibile del mercato e Sony e, soprattutto, Nintendo, paiono più che mai pronte ad avviare ufficialmente una nuova generazione di Console War. Largo dunque a pratiche che ci sembravano cadute in disuso, come quelle delle esclusive tripla A, o l’implementazione di nuovi sistemi di gioco, capaci non solo di risvegliare l’appetito dell’acquirente, ma anche quello degli sviluppatori che tanto, forse anche troppo, si sono allontanati da quella filosofia "easy" che dovrebbe caratterizzare il prodotto portatile, avvicinandosi sempre più ai complessi software casalinghi. Incredibile, se si pensa che il tutto è partito più o meno dal Tetris. Quella che ci apprestiamo a vivere, dunque, è una cronaca di guerra, i cui spari saranno in codice binario, le armi il nuovo hardware e le trincee nulla più che le confezioni rigide dei titoli che vedremo nel corso dei prossimi anni. Largo dunque al nostro speciale in salsa portatile, che cercherà (per quanto ci è stato possibile) di analizzare quelli che – per ora- sono i dati noti di entrambe le console. Non servirà a predire i risultati di questa guerra imminente, ma almeno potrete capire da che lato combattere: Sony o Nintendo? E visto che l’uscita del 3DS è oramai alle porte, cominciamo la nostra analisi proprio dalla console della grande N
Sotto la scocca
Annunciato in quel di Marzo 2010, ed ufficialmente mostrato durante l’E3 dello stesso anno, il Nintendo 3DS è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno nel settore portatile, primo vero passo verso i cambiamenti che invaderanno il mercato nel corso di quest’anno. In uscita il 25 Marzo al prezzo di circa 250 euro, il 3DS non solo promette di essere un’evoluzione dell’hardware dell’originale DS, ma soprattutto l’artefice del definitivo sdoganamento del gioco tridimensionale. Sony ci aveva già provato con un aggiornamento per PS3, eppure è evidente che a fronte degli altissimi prezzi degli attuali televisori 3D (nonché dell’oggettiva scomodità degli occhialini) il gaming tridimensionale non è ancora un fondamentale del videogame moderno. Nintendo, che a ben vedere è la regina delle rivoluzioni hardware, ha ben pensato di eliminare i fastidiosi occhialini e di fare in modo che il 3D sia alla portata di chi non può (per ovvi motivi) permettersi schermi televisivi di un certo livello. Grazie alle sue peculiarità hardware, infatti, il 3DS è in grado di proiettare su schermo due immagini contraddistinte che, osservate dalla giusta angolazione, vengono percepite dall’occhio umano con uno straordinario effetto di profondità, risultando, a conti fatti, tridimensionali. L’escamotage, elimina completamente il bisogno degli scomodi occhialini, rendendo la console capace di visualizzare immagini nitide e tridimensionali, purché – ed è questa la magagna – l’occhio del giocatore sia perfettamente allineato con lo schermo. Basta infatti una lieve oscillazione perché “il trucco” si sveli e l’immagine venga percepita per quello che è: un’immagine doppia ed ovviamente ingestibile per l’occhio umano. In ogni caso, 3DS assicura un effetto tridimensionale con i fiocchi, tanto che potremmo dire che la missione della console è certamente l’accessibilità del 3D ed il suo definitivo sdoganamento. Eppure non solo di tridimensionalità vive il prossimo sogno Nintendo! A ben vedere la console nasconde un cuore tecnologico di tutto rispetto, nonché alcune chicche che certamente miglioreranno l’economia di gioco, nonché l’uso che gli utenti potranno fare del sistema. Tecnicamente parlando, sotto la scocca del Nintendo 3DS dovrebbero (il condizionale è d’obbligo, in quanto Nintendo non si è ancora prodigata di fornire dati certi) lavorare ben due processori ARM da 266Mhz, abbastanza efficienti da supportare sia la retrocompatibilità – marchio di fabbrica della grande N – sia la mole di lavoro necessaria a sviluppare le immagini tridimensionali. Con il supporto poi della potente GPU su chip DMP PICA200, e da ben 4 MB di RAM video, la console è praticamente capace di fare molto meglio dell’attuale versione della PSP di Sony. Se il tutto funzionerà bene nell’ambito del 3D, è interessante notare come in modalità 2D, il 3DS raddoppi praticamente le sue performance, con una qualità dei modelli a schermo davvero imparagonabile con l’attuale hardware Nintendo. Detta in soldoni, i giochi 3D saranno decisamente buoni, ma ancor di più lo saranno quelli visualizzati in maniera “classica”, poiché è ovviamente minore la mole di lavoro che l’hardware deve accollarsi ed è pertanto diverso l’uso che si può fare delle caratteristiche dell’hardware. Per completezza vi segnaliamo quelle che sono le caratteristiche della console, in base alle informazioni diffuse (e non) da Nintendo nel corso dell’ultimo anno:
Peso: 230 g
Schermo superiore: 3,53 pollici in 16:9 (widescreen)
Schermo inferiore: 3,02 pollici in 4:3 (normal screen)
Autostereoscopia: 3D con tecnologia ad illuminazione
Risoluzione effettiva: 800×240 pixel
Risoluzione visibile: 400×240 pixel.
Risoluzione: 320×240 pixel e Touchscreen
Durata batteria: stimate dalle 3 alle 8 ore
Slot: Nintendo DS, Nintendo 3DS, SD
Storage Interno: 2 GB
Memoria RAM: 64-128 MB
Memoria VRAM: 4 MB
CPU: 2× ARM 11 (266 MHz)
GPU: DMP PICA200 (133 MHz)
Camera Interna: VGA 0,3 Mpx
Camera Esterna: 2× VGA 0,3 Mpx
Jack standard da 3,5 mm per cuffie o auricolari
Connessione Wireless Wi-fi
Sopra la scocca
Passando al piano estetico e funzionale, il Nintendo 3DS si presenta innanzitutto con un’estetica molto simile a quella del suo predecessore, seppur sia leggermente più vicino alle dimensioni di un DSi XL, piuttosto che ad una versione lite della precedente console. La console è inoltre meno snella, soprattutto nella sua parte superiore, che contiene ora ben 3 fotocamere: una interna e due esterne, così che è possibile addirittura scattare fotografie tridimensionali; Anche il piano dei controlli ha subito una revisione, tanto che ora è finalmente presente anche sulla portatile Nintendo il tanto agognato stick analogico, che affiancherà la classica croce direzione pur senza sostituirla del tutto. Altra novità di rilievo, seppur ovvia, è la presenza della levetta di attivazione del 3D, che abilita e regola la funzione tridimensionale in quei giochi che la supporteranno. Nintendo ha infatti spiegato che l’effetto 3D non sarà solo disattivabile, ma addirittura regolabile, cosicché possiate decidere voi se avere una visione delle immagini più o meno profonda. Infine tutti i tasti, escluso l’ultimo citato, sono retroilluminati, per la gioia degli smanettoni serali. Come sempre presenti all’appello i controlli per il volume, un comodo e funzionale microfono, un jack cuffie standard, i tipici tasti On/Off, Start e Select, nonché i classici grilletti L e R ed il nuovissimo tasto home che, similmente a quanto già visto su praticamente ogni altra console, permetterà di ritornare rapidamente da una applicazione in corso alla home della console. Dulcis in fundo, la console non ha ovviamente perso le sue caratteristiche che l’hanno resa celebre, ossia uno schermo touchscreen (situato come sempre nella zona della pulsantiera) ed un comodo stilo telescopico per quei giochi che lo richiederanno. E visto che di estetica si parla, soffermiamoci per un attimo su di una caratteristica che con il gusto estetico ha parecchio a che fare, ossia la possibilità di scattare fotografie. Nulla di nuovo verrebbe da pensare, visto che con il lancio del Nintendo DSi tale caratteristica era stata già doverosamente implementata, ed in qualche modo sfruttata per certi titoli dedicati (come l’ottimo Art Academy), tuttavia Nintendo ha giocato ancora una volta al rilancio, tanto che con il suo 3DS la grande N lancia sul mercato il primissimo dispositivo di fascia “economica” capace di scattare fotografie tridimensionali! Grazie all’uso sincronizzato delle doppie telecamere frontali, il 3DS sarà capace di scattare foto di discreta qualità con un ottimo effetto di profondità, rendendole su schermo – con lo stesso stratagemma utilizzato per i giochi – con effetto tridimensionale. Non bastasse ciò, il piccolo gioiello portatile integrerà (ma ne parleremo dopo) il celeberrimo sistema Mii, ce altro non è che l’editor di avatar digitali del giocatore già visto su Wii. Ebbene, grazie alla telecamera, sarà ora possibile scattarsi una foto, così che il software crei automaticamente un rassomigliante Mii, senza il bisogno di crearselo da zero. Nintendo, insomma, pare più che mai intenzionata a perpetuare la sua filosofia di accessibilità e semplicità in campo portatile, facendo del sistema 3DS un semplice ma funzionale sistema di intrattenimento, capace di strizzare l’occhio tanto al videogame quanto allo svago multimediale. Detto ciò, prima di passare oltre, chiudiamo questo paragrafo dedicato all’estetica della console segnalandovi che al lancio, il 3DS sarà disponibile in due colorazioni: Blu Acqua e Nero Cosmo.
Ormai ci siamo! Il 2011 sarà l’anno delle console portatili. E non è che lo diciamo noi o lo dite voi, lo dicono i fatti! Il 2011 sarà davvero l’anno “portatile” per eccellenza, visto che darà i natali a due attesissimi hardware handheld. Da un lato Nintendo, con le sue promesse tridimensionali, e la naturale evoluzione del suo Nintendo DS, dall’altro Sony, con la sua attesissima (e potentissima) NGP, per gli amici più semplicemente PSP 2. Era ora che fiorisse qualcosa di nuovo per quanto riguarda le console portatili, soprattutto considerando l'obsolescenza delle attuali handheld e la penuria di titoli validi capaci di spiccare per importanza da quel mare di ciarpame che - oggi più che mai - può trovarsi sui piccoli schermi portatili. Seppur con le varie revisioni, è infatti innegabile la vecchiaia di entrambi i sistemi di gioco, tutti e due risalenti al 2004 (lancio giapponese) e pertanto vecchi di ben 7 anni. Se per la PSP di Sony tale discorso pare ancora più marcato da tutta una serie di scelte sbagliate della compagnia nipponica, è con l’introduzione della nuova generazione di dispositivi portatili con uno spiccato senso ludico (leggi iPhone e compagnia cantante), che il mercato ha subito un’ulteriore flessione delle vendite, tale che persino una console come il Nintendo DS, incontrastato leader portatile sin dalla sua uscita, si trova oggi ad arrancare. Molti altri sono sicuramente i motivi di questo generale impoverimento delle vendite, tante altre le scelte sbagliate perpetuate da talune compagnie (PSP Go… ne vogliamo parlare?), tuttavia il settore delle console portatili è ormai una fetta imprescindibile del mercato e Sony e, soprattutto, Nintendo, paiono più che mai pronte ad avviare ufficialmente una nuova generazione di Console War. Largo dunque a pratiche che ci sembravano cadute in disuso, come quelle delle esclusive tripla A, o l’implementazione di nuovi sistemi di gioco, capaci non solo di risvegliare l’appetito dell’acquirente, ma anche quello degli sviluppatori che tanto, forse anche troppo, si sono allontanati da quella filosofia "easy" che dovrebbe caratterizzare il prodotto portatile, avvicinandosi sempre più ai complessi software casalinghi. Incredibile, se si pensa che il tutto è partito più o meno dal Tetris. Quella che ci apprestiamo a vivere, dunque, è una cronaca di guerra, i cui spari saranno in codice binario, le armi il nuovo hardware e le trincee nulla più che le confezioni rigide dei titoli che vedremo nel corso dei prossimi anni. Largo dunque al nostro speciale in salsa portatile, che cercherà (per quanto ci è stato possibile) di analizzare quelli che – per ora- sono i dati noti di entrambe le console. Non servirà a predire i risultati di questa guerra imminente, ma almeno potrete capire da che lato combattere: Sony o Nintendo? E visto che l’uscita del 3DS è oramai alle porte, cominciamo la nostra analisi proprio dalla console della grande N
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Sotto la scocca
Annunciato in quel di Marzo 2010, ed ufficialmente mostrato durante l’E3 dello stesso anno, il Nintendo 3DS è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno nel settore portatile, primo vero passo verso i cambiamenti che invaderanno il mercato nel corso di quest’anno. In uscita il 25 Marzo al prezzo di circa 250 euro, il 3DS non solo promette di essere un’evoluzione dell’hardware dell’originale DS, ma soprattutto l’artefice del definitivo sdoganamento del gioco tridimensionale. Sony ci aveva già provato con un aggiornamento per PS3, eppure è evidente che a fronte degli altissimi prezzi degli attuali televisori 3D (nonché dell’oggettiva scomodità degli occhialini) il gaming tridimensionale non è ancora un fondamentale del videogame moderno. Nintendo, che a ben vedere è la regina delle rivoluzioni hardware, ha ben pensato di eliminare i fastidiosi occhialini e di fare in modo che il 3D sia alla portata di chi non può (per ovvi motivi) permettersi schermi televisivi di un certo livello. Grazie alle sue peculiarità hardware, infatti, il 3DS è in grado di proiettare su schermo due immagini contraddistinte che, osservate dalla giusta angolazione, vengono percepite dall’occhio umano con uno straordinario effetto di profondità, risultando, a conti fatti, tridimensionali. L’escamotage, elimina completamente il bisogno degli scomodi occhialini, rendendo la console capace di visualizzare immagini nitide e tridimensionali, purché – ed è questa la magagna – l’occhio del giocatore sia perfettamente allineato con lo schermo. Basta infatti una lieve oscillazione perché “il trucco” si sveli e l’immagine venga percepita per quello che è: un’immagine doppia ed ovviamente ingestibile per l’occhio umano. In ogni caso, 3DS assicura un effetto tridimensionale con i fiocchi, tanto che potremmo dire che la missione della console è certamente l’accessibilità del 3D ed il suo definitivo sdoganamento. Eppure non solo di tridimensionalità vive il prossimo sogno Nintendo! A ben vedere la console nasconde un cuore tecnologico di tutto rispetto, nonché alcune chicche che certamente miglioreranno l’economia di gioco, nonché l’uso che gli utenti potranno fare del sistema. Tecnicamente parlando, sotto la scocca del Nintendo 3DS dovrebbero (il condizionale è d’obbligo, in quanto Nintendo non si è ancora prodigata di fornire dati certi) lavorare ben due processori ARM da 266Mhz, abbastanza efficienti da supportare sia la retrocompatibilità – marchio di fabbrica della grande N – sia la mole di lavoro necessaria a sviluppare le immagini tridimensionali. Con il supporto poi della potente GPU su chip DMP PICA200, e da ben 4 MB di RAM video, la console è praticamente capace di fare molto meglio dell’attuale versione della PSP di Sony. Se il tutto funzionerà bene nell’ambito del 3D, è interessante notare come in modalità 2D, il 3DS raddoppi praticamente le sue performance, con una qualità dei modelli a schermo davvero imparagonabile con l’attuale hardware Nintendo. Detta in soldoni, i giochi 3D saranno decisamente buoni, ma ancor di più lo saranno quelli visualizzati in maniera “classica”, poiché è ovviamente minore la mole di lavoro che l’hardware deve accollarsi ed è pertanto diverso l’uso che si può fare delle caratteristiche dell’hardware. Per completezza vi segnaliamo quelle che sono le caratteristiche della console, in base alle informazioni diffuse (e non) da Nintendo nel corso dell’ultimo anno:
Peso: 230 g
Schermo superiore: 3,53 pollici in 16:9 (widescreen)
Schermo inferiore: 3,02 pollici in 4:3 (normal screen)
Autostereoscopia: 3D con tecnologia ad illuminazione
Risoluzione effettiva: 800×240 pixel
Risoluzione visibile: 400×240 pixel.
Risoluzione: 320×240 pixel e Touchscreen
Durata batteria: stimate dalle 3 alle 8 ore
Slot: Nintendo DS, Nintendo 3DS, SD
Storage Interno: 2 GB
Memoria RAM: 64-128 MB
Memoria VRAM: 4 MB
CPU: 2× ARM 11 (266 MHz)
GPU: DMP PICA200 (133 MHz)
Camera Interna: VGA 0,3 Mpx
Camera Esterna: 2× VGA 0,3 Mpx
Jack standard da 3,5 mm per cuffie o auricolari
Connessione Wireless Wi-fi
Sopra la scocca
Passando al piano estetico e funzionale, il Nintendo 3DS si presenta innanzitutto con un’estetica molto simile a quella del suo predecessore, seppur sia leggermente più vicino alle dimensioni di un DSi XL, piuttosto che ad una versione lite della precedente console. La console è inoltre meno snella, soprattutto nella sua parte superiore, che contiene ora ben 3 fotocamere: una interna e due esterne, così che è possibile addirittura scattare fotografie tridimensionali; Anche il piano dei controlli ha subito una revisione, tanto che ora è finalmente presente anche sulla portatile Nintendo il tanto agognato stick analogico, che affiancherà la classica croce direzione pur senza sostituirla del tutto. Altra novità di rilievo, seppur ovvia, è la presenza della levetta di attivazione del 3D, che abilita e regola la funzione tridimensionale in quei giochi che la supporteranno. Nintendo ha infatti spiegato che l’effetto 3D non sarà solo disattivabile, ma addirittura regolabile, cosicché possiate decidere voi se avere una visione delle immagini più o meno profonda. Infine tutti i tasti, escluso l’ultimo citato, sono retroilluminati, per la gioia degli smanettoni serali. Come sempre presenti all’appello i controlli per il volume, un comodo e funzionale microfono, un jack cuffie standard, i tipici tasti On/Off, Start e Select, nonché i classici grilletti L e R ed il nuovissimo tasto home che, similmente a quanto già visto su praticamente ogni altra console, permetterà di ritornare rapidamente da una applicazione in corso alla home della console. Dulcis in fundo, la console non ha ovviamente perso le sue caratteristiche che l’hanno resa celebre, ossia uno schermo touchscreen (situato come sempre nella zona della pulsantiera) ed un comodo stilo telescopico per quei giochi che lo richiederanno. E visto che di estetica si parla, soffermiamoci per un attimo su di una caratteristica che con il gusto estetico ha parecchio a che fare, ossia la possibilità di scattare fotografie. Nulla di nuovo verrebbe da pensare, visto che con il lancio del Nintendo DSi tale caratteristica era stata già doverosamente implementata, ed in qualche modo sfruttata per certi titoli dedicati (come l’ottimo Art Academy), tuttavia Nintendo ha giocato ancora una volta al rilancio, tanto che con il suo 3DS la grande N lancia sul mercato il primissimo dispositivo di fascia “economica” capace di scattare fotografie tridimensionali! Grazie all’uso sincronizzato delle doppie telecamere frontali, il 3DS sarà capace di scattare foto di discreta qualità con un ottimo effetto di profondità, rendendole su schermo – con lo stesso stratagemma utilizzato per i giochi – con effetto tridimensionale. Non bastasse ciò, il piccolo gioiello portatile integrerà (ma ne parleremo dopo) il celeberrimo sistema Mii, ce altro non è che l’editor di avatar digitali del giocatore già visto su Wii. Ebbene, grazie alla telecamera, sarà ora possibile scattarsi una foto, così che il software crei automaticamente un rassomigliante Mii, senza il bisogno di crearselo da zero. Nintendo, insomma, pare più che mai intenzionata a perpetuare la sua filosofia di accessibilità e semplicità in campo portatile, facendo del sistema 3DS un semplice ma funzionale sistema di intrattenimento, capace di strizzare l’occhio tanto al videogame quanto allo svago multimediale. Detto ciò, prima di passare oltre, chiudiamo questo paragrafo dedicato all’estetica della console segnalandovi che al lancio, il 3DS sarà disponibile in due colorazioni: Blu Acqua e Nero Cosmo.