La transazione, completata subito dopo l'annuncio della nascita del metaverso di Zuckerberg, è di valore 6 volte superiore a quella precedente. Ma c'è un trucco.
La mania degli NFT non finisce. Nella sera del 28 ottobre è stato scambiato il Cryptopunk #9998, il primo a essere acquistato a un valore superiore ai 100 milioni di dollari: 532 milioni al momento dell’acquisto, ovvero ben 124.460 Ether (ETH). L’NFT, che appartiene alla collezione CryptoPunks (nota per essere la collezione con il maggiore volume di scambio sulla blockchain Ethereum), era stato precedentemente acquistato a 110 Ether (ETH), circa 350 mila dollari.
Il proprietario dell’NFT sembrerebbe così aver realizzato un guadagno 1500 volte superiore all’acquisto. Ma la realtà dei fatti è ben diversa, e questa è purtroppo una dinamica che può succedere nell’industria crypto, ma che non viene riconosciuta prontamente: dopo tutto, non è così facile ‘leggere’ le transazioni che avvengono in una blockchain. Nella fattispecie, lo scambio avvenuto per la cifra astronomica è stato un caso di cosiddetto ‘pump’ del prezzo. Fondamentalmente, l’attuale proprietario aveva interesse ad aumentare il valore del proprio NFT, e l’unico modo per farlo era quello di comprarlo a sé stesso, con un altro indirizzo, a una cifra più alta.
Approfondimento tecnico (Il secolo XIX)
Come scrive l’utente mariano.eth su Twitter, il proprietario dell’indirizzo che inizia per 0xef764cb ha acquistato l’NFT l’11 agosto per 110 ETH. Un diverso indirizzo, lo stesso giorno, gli ha fatto una proposta di 155 ETH per accaparrarsi l’avatar digitale, per poi ritirarsi due giorni dopo. Dopo oltre due mesi di assenza di nuove proposte (probabilmente l’utente aspettava un’offerta 10 volte maggiore di quella spesa), lo stesso indirizzo 0xef764cb ha trasferito l’NFT a un altro suo indirizzo (0x8e3983), per poi iniziare la complessa operazione di aumento del prezzo. Con una stessa transazione, infatti l’utente ha, da un terzo indirizzo (0x9b5a5c) preso in prestito 124.457 ETH da diverse fonti (dYdX e Compound, due piattaforme di gestione del credito decentralizzate), usato gli ETH per comprare l’NFT dall’indirizzo 0x8e3983, che ha quindi ricevuto quell’importo, trasferito di nuovo i 124,457 ETH dall’indirizzo 0x8e3983 all’indirizzo 0x9b5a5c, ripagato i 124,457 ETH di debito.
La parte più interessante di tutto questo è la modalità: l’utente ha infatti sfruttato uno strumento finanziario unico alla blockchain per compiere questa operazione in un solo colpo: il flash loan, o prestito istantaneo.
Cos’è il flash loan?
Il flash loan è uno strumento finanziario esclusivo dell’industria blockchain che permette a un utente/investitore di prendere in prestito grosse somme di denaro (token) e di ripagarlo nella stessa transazione. L’utente può quindi costruire, attraverso delle piattaforme specializzate, delle transazioni che richiedono due o più operazioni, nel caso in cui c’è un vantaggio diretto (profitto) nello scambiare grandi quantità di denaro: per esempio, se un token ha prezzi diversi su due o più exchange, si possono sfruttare queste differenze per comprare nel posto in cui il token ha un prezzo più basso e vendere nel posto in cui il prezzo è più alto.
Qualunque sia il tipo di transazione costruita, il flash loan offre una protezione assicurata: se anche solo una delle operazioni coinvolte non va a buon fine per un qualsiasi motivo, l’intera transazione non viene realizzata, e quindi nessuno perde soldi. Questo è possibile perché, fintanto che queste operazioni durino il tempo strettamente necessario per rimanere nel tempo di vita di generazione di un nuovo blocco sulla blockchain (su Ethereum sono 20-30 secondi), c’è sempre tempo per annullare e fare come se nulla fosse mai successo.
Il motivo
I motivi per cui qualcuno possa aver fatto qualcosa del genere sono molteplici: per esempio, potrebbe aver voluto aumentare repentinamente sia il prezzo del suo NFT (per sperare di ricevere offerte ancora più alte) e al contempo di aumentare il volume di scambi NFT, che è un dato notiziabile che attrae nuovi utenti e quindi nuovi potenziali compratori. Il tempismo è stato perfetto, perché l’operazione è stata fatta poco dopo l’annuncio di Meta, il nuovo nome di Facebook. Meta avrà un forte focus sul metaverso, e ci saranno delle integrazioni con gli NFT, che diventeranno quindi ancora più rilevanti come bene scarso.
La mania degli NFT non finisce. Nella sera del 28 ottobre è stato scambiato il Cryptopunk #9998, il primo a essere acquistato a un valore superiore ai 100 milioni di dollari: 532 milioni al momento dell’acquisto, ovvero ben 124.460 Ether (ETH). L’NFT, che appartiene alla collezione CryptoPunks (nota per essere la collezione con il maggiore volume di scambio sulla blockchain Ethereum), era stato precedentemente acquistato a 110 Ether (ETH), circa 350 mila dollari.
Il proprietario dell’NFT sembrerebbe così aver realizzato un guadagno 1500 volte superiore all’acquisto. Ma la realtà dei fatti è ben diversa, e questa è purtroppo una dinamica che può succedere nell’industria crypto, ma che non viene riconosciuta prontamente: dopo tutto, non è così facile ‘leggere’ le transazioni che avvengono in una blockchain. Nella fattispecie, lo scambio avvenuto per la cifra astronomica è stato un caso di cosiddetto ‘pump’ del prezzo. Fondamentalmente, l’attuale proprietario aveva interesse ad aumentare il valore del proprio NFT, e l’unico modo per farlo era quello di comprarlo a sé stesso, con un altro indirizzo, a una cifra più alta.
Approfondimento tecnico (Il secolo XIX)
Come scrive l’utente mariano.eth su Twitter, il proprietario dell’indirizzo che inizia per 0xef764cb ha acquistato l’NFT l’11 agosto per 110 ETH. Un diverso indirizzo, lo stesso giorno, gli ha fatto una proposta di 155 ETH per accaparrarsi l’avatar digitale, per poi ritirarsi due giorni dopo. Dopo oltre due mesi di assenza di nuove proposte (probabilmente l’utente aspettava un’offerta 10 volte maggiore di quella spesa), lo stesso indirizzo 0xef764cb ha trasferito l’NFT a un altro suo indirizzo (0x8e3983), per poi iniziare la complessa operazione di aumento del prezzo. Con una stessa transazione, infatti l’utente ha, da un terzo indirizzo (0x9b5a5c) preso in prestito 124.457 ETH da diverse fonti (dYdX e Compound, due piattaforme di gestione del credito decentralizzate), usato gli ETH per comprare l’NFT dall’indirizzo 0x8e3983, che ha quindi ricevuto quell’importo, trasferito di nuovo i 124,457 ETH dall’indirizzo 0x8e3983 all’indirizzo 0x9b5a5c, ripagato i 124,457 ETH di debito.
La parte più interessante di tutto questo è la modalità: l’utente ha infatti sfruttato uno strumento finanziario unico alla blockchain per compiere questa operazione in un solo colpo: il flash loan, o prestito istantaneo.
Cos’è il flash loan?
Il flash loan è uno strumento finanziario esclusivo dell’industria blockchain che permette a un utente/investitore di prendere in prestito grosse somme di denaro (token) e di ripagarlo nella stessa transazione. L’utente può quindi costruire, attraverso delle piattaforme specializzate, delle transazioni che richiedono due o più operazioni, nel caso in cui c’è un vantaggio diretto (profitto) nello scambiare grandi quantità di denaro: per esempio, se un token ha prezzi diversi su due o più exchange, si possono sfruttare queste differenze per comprare nel posto in cui il token ha un prezzo più basso e vendere nel posto in cui il prezzo è più alto.
Qualunque sia il tipo di transazione costruita, il flash loan offre una protezione assicurata: se anche solo una delle operazioni coinvolte non va a buon fine per un qualsiasi motivo, l’intera transazione non viene realizzata, e quindi nessuno perde soldi. Questo è possibile perché, fintanto che queste operazioni durino il tempo strettamente necessario per rimanere nel tempo di vita di generazione di un nuovo blocco sulla blockchain (su Ethereum sono 20-30 secondi), c’è sempre tempo per annullare e fare come se nulla fosse mai successo.
Il motivo
I motivi per cui qualcuno possa aver fatto qualcosa del genere sono molteplici: per esempio, potrebbe aver voluto aumentare repentinamente sia il prezzo del suo NFT (per sperare di ricevere offerte ancora più alte) e al contempo di aumentare il volume di scambi NFT, che è un dato notiziabile che attrae nuovi utenti e quindi nuovi potenziali compratori. Il tempismo è stato perfetto, perché l’operazione è stata fatta poco dopo l’annuncio di Meta, il nuovo nome di Facebook. Meta avrà un forte focus sul metaverso, e ci saranno delle integrazioni con gli NFT, che diventeranno quindi ancora più rilevanti come bene scarso.