Il sushi è molto più di una semplice combinazione di pesce e riso; è un’arte culinaria che ha conquistato anche il cuore degli italiani, rendendoci i maggiori consumatori in Europa. Ma con la sua crescente popolarità, soprattutto grazie ai ristoranti all you can eat, si sono diffusi anche alcuni miti da sfatare. Ecco la verità su alcune delle credenze più comuni sul sushi, per apprezzarlo ancora di più la prossima volta che lo gusterete.
1. Salsa di soia e wasabi: mai mischiarli!
Mescolare salsa di soia e wasabi è una pratica comune ma errata. Non solo altera i sapori, ma produce una miscela che non esalta né l’uno né l’altro. Per un’esperienza autentica, il wasabi va posizionato direttamente sul pesce, mentre la salsa di soia può essere utilizzata a parte.
2. Il sushi non si inzuppa come un biscotto
Immergere il riso nella salsa di soia è un errore che compromette la struttura del sushi, causandone spesso la rottura. Il metodo corretto è intingere solo il pesce nella soia, mantenendo intatto il delicato equilibrio di sapori e consistenze.
3. Il trucco del gari per aggiungere soia
Se amate la salsa di soia, usate il gari (zenzero marinato) come “pennello”. Basterà immergere una fettina di gari nella soia e spennellare il pesce. Questo trucco mantiene il sushi intatto e aggiunge un tocco di eleganza alla vostra esperienza culinaria.
4. Mangiare sushi con le mani è perfettamente accettabile
L’uso delle bacchette può essere complicato, ma sappiate che mangiare sushi con le mani è del tutto accettabile, soprattutto nei ristoranti di alto livello. Questa tecnica è anzi spesso preferita dagli appassionati, poiché permette di preservare l’integrità del pezzo di sushi.
5. Il salmone nel sushi non è una tradizione giapponese
Il salmone è oggi uno degli ingredienti più comuni nel sushi, ma non è sempre stato così. Fino agli anni ’80, il salmone era considerato pericoloso da mangiare crudo in Giappone. Fu grazie a una campagna promossa dal governo norvegese che il salmone iniziò a essere accettato e apprezzato nei ristoranti giapponesi, trasformandosi in un classico del sushi moderno.
6. La freschezza del pesce non è sempre sinonimo di qualità
Contrariamente alla credenza popolare, un pesce freschissimo non è necessariamente il migliore per il sushi. I maestri sushi giapponesi sanno che una breve maturazione del pesce può migliorare il sapore e la consistenza, rendendo l’esperienza ancora più intensa e appagante.
1. Salsa di soia e wasabi: mai mischiarli!
Mescolare salsa di soia e wasabi è una pratica comune ma errata. Non solo altera i sapori, ma produce una miscela che non esalta né l’uno né l’altro. Per un’esperienza autentica, il wasabi va posizionato direttamente sul pesce, mentre la salsa di soia può essere utilizzata a parte.
2. Il sushi non si inzuppa come un biscotto
Immergere il riso nella salsa di soia è un errore che compromette la struttura del sushi, causandone spesso la rottura. Il metodo corretto è intingere solo il pesce nella soia, mantenendo intatto il delicato equilibrio di sapori e consistenze.
3. Il trucco del gari per aggiungere soia
Se amate la salsa di soia, usate il gari (zenzero marinato) come “pennello”. Basterà immergere una fettina di gari nella soia e spennellare il pesce. Questo trucco mantiene il sushi intatto e aggiunge un tocco di eleganza alla vostra esperienza culinaria.
4. Mangiare sushi con le mani è perfettamente accettabile
L’uso delle bacchette può essere complicato, ma sappiate che mangiare sushi con le mani è del tutto accettabile, soprattutto nei ristoranti di alto livello. Questa tecnica è anzi spesso preferita dagli appassionati, poiché permette di preservare l’integrità del pezzo di sushi.
5. Il salmone nel sushi non è una tradizione giapponese
Il salmone è oggi uno degli ingredienti più comuni nel sushi, ma non è sempre stato così. Fino agli anni ’80, il salmone era considerato pericoloso da mangiare crudo in Giappone. Fu grazie a una campagna promossa dal governo norvegese che il salmone iniziò a essere accettato e apprezzato nei ristoranti giapponesi, trasformandosi in un classico del sushi moderno.
6. La freschezza del pesce non è sempre sinonimo di qualità
Contrariamente alla credenza popolare, un pesce freschissimo non è necessariamente il migliore per il sushi. I maestri sushi giapponesi sanno che una breve maturazione del pesce può migliorare il sapore e la consistenza, rendendo l’esperienza ancora più intensa e appagante.