Lo scorso 4 settembre Ahmed H.A., egiziano di 61 anni, aveva cercato di soffocare la figlia 17enne perché non voleva che avesse una relazione con un ragazzo italiano.
L’uomo, di fede musulmana, è stato arrestato a Milano con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Secondo quanto sostiene il pm Gianluca Prisco (titolare dell’inchiesta), l’egiziano ha agito “per salvare l'onore della famiglia, considerando un disonore per la religione musulmana congiungersi carnalmente con persona di fede differente”.
La confessione della ragazza è stata determinante: "Mio padre mi ha infilato un sacchetto in testa mentre dormivo e l'ha stretto cercando di soffocarmi, ho cercato di liberarmi ma lui mi ha bloccato tenendomi per i polsi e al collo". Dal suo racconto gli inquirenti hanno dedotto che Ahmed avrebbe pianificato per un'intera notte come punire la figlia.
La vittima ha poi dichiarato che la lite con il padre per questa relazione andava avanti da tempo, dallo scorso novembre, quando l'uomo aveva trovato una foto dei due ragazzi che si baciavano e già in quell'occasione l'aveva picchiata e insultata. Questo episodio è l'ennesimo caso di una giovane donna che rischia la morte a causa di genitori ‘accecati’ dal fanatismo religioso.