Paolo Bettini ha scelto la squadra per la rassegna iridata di Copenaghen. Bennati capitano, ma il c.t. teme le trappole del percorso: "I circuiti facili sono quelli più insidiosi. E occhio a Gilbert: sarà il pericolo pubblico numero 1"
L'Italia è fatta. O quasi. Gli azzurri che da lunedì prossimo andranno all'assalto delle medaglie d'oro dei Mondiali di Copenaghen, Danimarca, sono stati presentati oggi a Milano. Occhi puntati, ovviamente, sui professionisti scelti dal c.t. Paolo Bettini. I nove titolari non ci sono ancora, ma assieme al c.t. c'erano Manuel Belletti, Daniele Bennati, Oscar Gatto, Francesco Gavazzi, Sacha Modolo, Daniel Oss, Luca Paolini, Manuel Quinziato, Matteo Tosatto, Giovanni Visconti e Elia Viviani. Oltre a Adriano Malori e Marco Pinotti, i prescelti per la prova a cronometro.
NON SOLO VOLATE — Il capitano sarà Daniele Bennati, ma Bettini è convinto che un finale in volata, pronosticato da tutti, non sia così scontato: "I circuiti più facili sono notoriamente quelli più insidiosi, soprattutto perché si andrà a tutta fin dalle prime ore di gara - racconta il c.t. -. Poi non scordiamoci che l'arrivo è in leggera salita e che, oltre ai velocisti Cavendish e Farrar, potrebbe favorire anche corridori esperti come Freire e Hushovd, o gente in gran forma come Sagan e il dominatore dell'anno Philippe Gilbert. Anche domenica in Canada ha sprintato in un finale molto simile a quello che troveremo ai Mondiali e ha guadagnato ben 16 secondi in poche centinaia di metri ai corridori che erano in fuga. Sono quindi convinto che anche a Copenaghen ci proverà. Certo dovrà cercare di rendere dura la gara e di arrivare con un gruppo più ristretto, ma il pericolo pubblico numero uno sarà lui. Vedremo quale tattica adottare guardandoci negli occhi alla vigilia della gara. Di sicuro, almeno nelle fase iniziali, non saremo noi che dovremo fare la gara, ma altre nazionali come il Belgio e la Spagna che hanno tutto l'interesse ad alzare il ritmo. Poi quando entreremo nel vivo della corsa, se ci sarà da fare casino ci saremo anche noi".
NIENTE OMBRE SULL'AZZURRO — Bettini ha poi parlato della decisione di non convocare atleti coinvolti in passato in questioni di doping: "Questa sarà una spedizione azzurra all'insegna del rinnovamento perché ci sono molti aspetti che hanno modificato il sentiero normalmente stabilito. La maglia tricolore e la maglia azzurra saranno d'ora in avanti vestite solo da corridori che possano essere da esempio per i più giovani".
L'Italia è fatta. O quasi. Gli azzurri che da lunedì prossimo andranno all'assalto delle medaglie d'oro dei Mondiali di Copenaghen, Danimarca, sono stati presentati oggi a Milano. Occhi puntati, ovviamente, sui professionisti scelti dal c.t. Paolo Bettini. I nove titolari non ci sono ancora, ma assieme al c.t. c'erano Manuel Belletti, Daniele Bennati, Oscar Gatto, Francesco Gavazzi, Sacha Modolo, Daniel Oss, Luca Paolini, Manuel Quinziato, Matteo Tosatto, Giovanni Visconti e Elia Viviani. Oltre a Adriano Malori e Marco Pinotti, i prescelti per la prova a cronometro.
NON SOLO VOLATE — Il capitano sarà Daniele Bennati, ma Bettini è convinto che un finale in volata, pronosticato da tutti, non sia così scontato: "I circuiti più facili sono notoriamente quelli più insidiosi, soprattutto perché si andrà a tutta fin dalle prime ore di gara - racconta il c.t. -. Poi non scordiamoci che l'arrivo è in leggera salita e che, oltre ai velocisti Cavendish e Farrar, potrebbe favorire anche corridori esperti come Freire e Hushovd, o gente in gran forma come Sagan e il dominatore dell'anno Philippe Gilbert. Anche domenica in Canada ha sprintato in un finale molto simile a quello che troveremo ai Mondiali e ha guadagnato ben 16 secondi in poche centinaia di metri ai corridori che erano in fuga. Sono quindi convinto che anche a Copenaghen ci proverà. Certo dovrà cercare di rendere dura la gara e di arrivare con un gruppo più ristretto, ma il pericolo pubblico numero uno sarà lui. Vedremo quale tattica adottare guardandoci negli occhi alla vigilia della gara. Di sicuro, almeno nelle fase iniziali, non saremo noi che dovremo fare la gara, ma altre nazionali come il Belgio e la Spagna che hanno tutto l'interesse ad alzare il ritmo. Poi quando entreremo nel vivo della corsa, se ci sarà da fare casino ci saremo anche noi".
NIENTE OMBRE SULL'AZZURRO — Bettini ha poi parlato della decisione di non convocare atleti coinvolti in passato in questioni di doping: "Questa sarà una spedizione azzurra all'insegna del rinnovamento perché ci sono molti aspetti che hanno modificato il sentiero normalmente stabilito. La maglia tricolore e la maglia azzurra saranno d'ora in avanti vestite solo da corridori che possano essere da esempio per i più giovani".