Lo spin-off, in casa Square Enix, è operazione assai diffusa. Sulla scia del brand più importante, quello di Final Fantasy, così come dell’altra serie di punta, Dragon Quest, negli anni si sono accumulati innumerevoli esperimenti ludici più o meno riusciti, identificabili in primo luogo per il titolo che li accompagnava, che logicamente riprendeva quello della serie ispiratrice. La qualità è stata in realtà altalenante, per una serie di prodotti che in fin dei conti hanno rischiato seriamente di abbassare il prestigio del brand, con i giocatori sempre meno disposti ad accettare simili operazioni. Da quell’orecchio Square Enix pare però non sentirci, continuando a rifilarci ogni sorta di derivazione su qualunque console. In quest’ottica, l’arrivo dell’ennesimo spin off della serie Final Fantasy è notizia deprimente: lo diventa meno visto il genere di appartenenza, quello dei rythm game, quindi assai distante da quello tradizionale del brand, e può addirittura rappresentare il giusto modo per celebrare in degna maniera uno dei tratti distintivi della fantasia finale, ovvero quelle storiche colonne sonore che ad oggi rimangono ancora nel cuore di molti appassionati.
Fonte: Everyeye IT
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