Il dopo-Jobs e' cominciato. E la Apple vince la prima sfida dopo la scomparsa del suo fondatore. E' infatti boom di richieste per il nuovo iPhone 4S, che arrivera' nei negozi Apple il prossimo 14 ottobre (il 28 in Italia). A poche ore dall'apertura della prevendita i telefoni ordinati sarebbero gia' oltre dieci milioni in tutto il mondo, un record assoluto per la casa di Cupertino. E dire che l'iPhone 4S - presentato il giorno prima della morte di Jobs dal nuovo numero uno di Apple, Tim Cook - era stato accolto con freddezza dalla critica e un po' di delusione dai fan, giudicato senza particolare appeal e carisma, come del resto il successore del 'visionario della Silicon Valley'. Ma - complice l'effetto emotivo - i fan di Apple hanno reagito alla grande.
E quando venerdi' pomeriggio e' stata aperta la prevendita del nuovo prodotto - proprio mentre vicino Palo Alto si svolgeva in forma strettamente privata la cerimonia funebre di Jobs - hanno preso d'assalto i siti. Gia' dopo qualche ora AT&T, il colosso americano delle tlc, affermava come le richieste arrivate erano oltre 200.000, Lo stesso dicasi per l'altro grande operatore statunitense, Verizon. Ora l'attesa e' proprio per il 14 ottobre, quando la folla dei 'seguaci' di Jobs si radunera' davanti ai negozi Apple di tutta America, e non solo, per ritirare la nuova creazione della casa di Cupertino. Trasformando la giornata nel primo grande evento per ricordare il loro 'guru'. Intanto, mentre Apple guarda gia' al futuro, si e' gia' aperto negli States il dibattito su chi sara' il prossimo Steve Jobs, il nuovo genio in grado di influenzare e cambiare con le sue creazioni la vita di milioni di persone.
A lanciarlo e' stato il Wall Street Journal, che fa una rosa di nomi. Rosa in cui figura gente del calibro di Mark Zuckerberg, che fondando Facebook ha anche lui rivoluzionato il modo di comunicare; Jack Ma, il numero uno di Alibaba.com, rivale di Ebay e forse ormai la piu' grande piattaforma di commercio on line al mondo; Jeff Bezos, patron di Amazon.com; Drew Endy, giovane biologo che studia e si batte liberalizzare l'uso del Dna e rendere piu' facile e meno costosa la creazione di forme di vita artificiali. Tutti innovatori che - secondo gli esperti - hanno caratteristiche che in un modo o nell'altro ricordano Jobs e che puntano a rivoluzionare il nostro modo di vivere. In pole position sembrerebbe pero' il giovane Zuckerberg, che ha un percorso piu' simile a quello del fondatore della Apple: ritiratosi giovanissimo dal college, ha assecondato con grande determinazione le sue passioni, inventando (come ricordava spesso Jobs parlando delle proprie creazioni) un prodotto che le persone non sapevano di volere e che e' invece diventato indispensabile per le loro vite. Anche alcuni lati caratteriali del numero uno di Facebook ricordano Jobs: perfezionista, maniacale, e facilmente irritabile quando le cose non vanno come vorrebbe. Ma - sottolineano alcuni osservatori - se l''enfant prodige' di Facebook ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo Jobs, molto dipendera' dalla sua maturita'
FUNERALI A SORPRESA di Stefano De Paolis - Funerali a sorpresa per Steve Jobs. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal sul suo sito on line, le esequie del fondatore della Apple sarebbero state decise dalla famiglia gia' per venerdi', a due giorni dalla scomparsa. La fonte citata dall'autorevole quotidiano non rivela pero' ne' il luogo ne' l'orario della ''piccola cerimonia privata'', sostenendo di voler rispettare la privacy dei familiari del fondatore della Apple. Per il momento non c'e' alcuna conferma ufficiale, ma neanche nessuna smentita. Del resto gia' dal quartier generale della Apple a Cupertino, California, avevano fatto sapere che non ci sarebbero state cerimonie pubbliche. Intanto gia' si parla dell'eredita' di Jobs, per la sua famiglia, e per quei milioni di persone che ormai non sanno piu' vivere senza quei prodotti con la mela che sono diventati a livello mondiale un'icona dell'era digitale.
E per loro da Londra arriva la notizia che Steve Jobs avrebbe lasciato nei forzieri del quartier generale della Apple a Cupertino un prezioso 'tesoretto': ovvero, progetti operativi per la realizzazione di prodotti da lanciare sul mercato almeno per i prossimi quattro anni. Ovviamente non si sa gran che di cosa si tratti. Forse nuovi modelli di i-Pod, i-Phone, i-Pad e MacBook. Finora e' solo trapelato che ci sarebbe anche un i-Phone 5, in uscita a fine 2012 o inizio 2013. Cosi' rivoluzionario da cambiare di nuovo le regole del gioco, e da poter essere definito come ''il lascito di Steve Jobs''. Un 'tesoretto' che peraltro rendera' piu' liscio il passaggio definitivo del timone nelle mani di Timothy Cook (che tutti chiamano Tim). Cook non ha lo stesso genio visionario di Jobs, e non ha neanche il suo carisma, come si e' visto al suo debutto sul palcoscenico proprio il giorno prima della morte del fondatore della Apple, quando ha presentato il nuovo iPhone 4s. Ma comunque Tim e' un grande organizzatore, che assicura in Apple la continuita' poiche' e' stato di fatto la 'seconda guida' dell'azienda da quando Jobs si e' ammalato gravemente, nel 2004, fino a diventare ufficialmente il 'numero uno' dal 25 agosto.
A quel punto, Jobs non era neanche piu' in grado di salire le scale della sua grande casa a Palo Alto, come ha raccontato l'ex direttore di Time Magazine Walter Isaacson, a cui Jobs aveva concesso di scrivere la sua biografia ufficiale. Una biografia attesissima - gia' in testa negli ordinativi di Amazon, anche se non uscira' prima del 24 ottobre - che Jobs ha deciso di autorizzare perche', aveva detto solo alcune settimane fa, ''voglio che i miei figli sappiano di me'', sappiano ''perche' non sempre ero vicino a loro''. Alla sua famiglia Jobs lascia un impero, un'azienda che, nata in un garage, e' ora in competizione con il colosso Exxon Mobil per il titolo di azienda di maggior valore in America, che tradotto in cifre significa oltre sette miliardi di dollari. Una montagna di soldi, che piu' di una volta hanno attirato a Jobs le critiche di coloro che ritengono che, come Warren Buffet o Bill Gates, egli avrebbe dovuto devolvere parte della sua fortuna in beneficenza. Ora sono in molti che aspettano di vedere se nelle sue ultime volonta' ci sara' un passo in questa direzione. Magari una grande donazione a favore dei centri ospedalieri e dei laboratori impegnati nella lotta contro il cancro.