C'è ormai aria di finale nella competizione iridata in Nuova Zelanda. Domenica si giocherà l'ultimo atto a Auckland e i transalpini non vogliono partire battuti: "Siamo in finale, vinca il migliore". Il ct riproporrà lo stesso XV schierato in semifinale
"Gli All Blacks sono sempre favoriti. Ma io credo nella mia squadra, possiamo vincere". La Francia non vuole essere lo sparring partner degli All Blacks nella finale dei Mondiali in programma domenica a Auckland. Marc Lievremont, ct dei bleus, non accetta di partire battuto. "Siamo in finale. Ogni volta che giochiamo contro di loro -dice- la situazione è la stessa: sono sempre i favoriti. Quindici uomini con la maglia bianca e quindici con la maglia nera scenderanno in campo. Vinca la squadra migliore".
La Nuova Zelanda padrona di casa ha sconfitto la Francia già nella prima fase del torneo. I transalpini hanno incassato anche un altro ko, contro Tonga, nella Pool. Sono comunque riusciti a qualificarsi ai quarti di finale, hanno battuto l'Inghilterra con una prestazione brillante e in semifinale hanno dovuto faticare per superare il Galles, nonostante la superiorità numerica per un'ora di gioco. "Dobbiamo concentrarci sulla compattezza e sull'aggressività. Giocheremo come abbiamo giocato contro il Galles se questo servirà a vincere", dice Lievremont, che riproporrà lo stesso XV schierato nei quarti contro l'Inghilterra e in semifinale contro i dragoni.
"La storia del rugby francese, anche se questo potrà non piacere a qualcuno, è sempre stata fatta di alti e bassi. Alcuni match non sono stati brillanti, alcuni sono stati vinti grazie al carattere e al coraggio, come è accaduto la scorsa settimana", afferma. "All'inizio dei Mondiali, per prima cosa ho detto ai giocatori che conta ogni dettaglio, sia a livello fisico che psicologico. Dobbiamo essere pronti a tutto per vincere questa partita", prosegue. Lievremont, da giocatore, ha disputato la finale dei Mondiali 1999 persa contro l'Australia. "E' difficile paragonare quell'esperienza ad una finale vissuta da coach. Le partite -ribadisce- si decidono per piccoli particolari. Spero che sia così anche stavolta. E che non ci sia la batosta prevista da tutti".