Facebook è alle prese con un “nuovo stalker”. Uno studente di legge ha presentato 22 denunce contro Facebook Ireland Limited, la filiale che sovrintende gli utenti europei della rete sociale. Ha avviato anche un gruppo di protesta chiamato Europa Versus Facebook, che combatte per gli utenti e cerca d’aumentare il controllo sulle informazioni archiviate online.
Facebook potrebbe pagare un multa di 100.000€. Uno studente austriaco di legge ha scoperto che il social network ha conservato informazioni che sono state cancellate. Max Schrems, 24 anni, uno studente di diritto austriaco, ha chiesto a Facebook una copia dei dati che avevano su di lui e rimaneva scioccato quando visionava il CD spedito dalla California. Conteneva più di 1.200 informazioni che erano state cancellate dal Social Network. Il CD conteneva gli aggiornamenti di stato, le immagini e le conversazioni con i suoi amici.
Da allora, ha presentato 22 denunce contro Facebook Ireland Limited, la filiale che sovrintende gli utenti europei della rete sociale accusando un po' tutto. Ha anche avviato un gruppo di protesta chiamato Europa Versus Facebook. Schrems dice che tra le 1.200 pagine di contenuti cancellati e conservati da Facebook ci sono le richieste di amicizia respinte così come un registro di tutte le chat. Ha trovato anche un elenco di foto da cui aveva tolto il tag e molto altro ancora.
Punta il dito contro il Social Network dicendo che le informazioni di Facebook sono state suddivise in 57 categorie, tra cui i mi piace, i log-on (l’elenco accessi e indirizzi IP usati), e-mail e alcuni indirizzi di posta elettronica che non aveva mai personalmente caricato sul sito, ma che presume siano stati ottenuti in base ai vari collegamenti al profilo utente.
Si lamenta dicendo che andare a conservare messaggi personali che sono stati cancellati potrebbero danneggiare la sua reputazione qualora diventassero pubblici, prosegue affermando che non esiste alcun abuso dal momento che i dati non sono disponibili a nessuno se non a lui stesso. Naturalmente, la sua più grande preoccupazione è ciò che accade quando c’è una violazione della privacy, sia da parte di hacker o da qualcuno all’interno dell’azienda ..
Le stesse accuse potrebbero essere lanciate a Google o Google Plus ma, caso strano, non è ancora passato all’azione…