I vincitori dell'ultima Copa America, orfani di Suarez e Forlan, si aggiudicano l'amichevole di Roma grazie a una rete di Fernandez. Buffon eguaglia il record di presenze di Zoff ma è battuto dopo soli 3'. Bene Balotelli, applaudito anche Osvaldo.
Doveva essere la serata di Gigi Buffon, 112 presenze in Nazionale al pari del grande Zoff, ma la festa dura meno di tre minuti. L'Olimpico di Roma accoglie l'Uruguay degli "italiani" Cavani, Perez, Gonzalez e Ramirez (senza contare gli ex come Muslera, Caceres e lo stesso ct Tabarez) nella diciottesima uscita ufficiale della gestione Prandelli.
Se l'avvio degli azzurri è promettente (conclusione a rete di Balotelli ribattuta da Muslera dopo soli 40 secondi) quello degli ospiti è straordinariamente efficace. E' il terzo minuto di gioco quando la rete dell'attaccante del Malaga, Sebastian Fernandez, sorprende la difesa di Prandelli, che nelle qualificazioni è stata battuta soltanto in due occasioni. La risposta italiana è sempre nel nome di Balotelli, appoggiato dal pubblico di Roma. E pensare che l'ultima apparizione di SuperMario all’Olimpico risaliva al 5 maggio 2010, quando a far discutere fu il calcione che gli rifilò Totti dopo la presunta offesa dell'ex interista ("Sei finito").
Con la maglia dell'Italia addosso, però, è un altro Balotelli. E' lui a impegnare Muslera dalla distanza con un tiro di potenza al 17' e a farsi pericoloso di testa a pochi minuti dall'intervallo. Curioso siparietto nella ripresa: Balo rientra in campo con una versione "vecchia" della maglia azzurra, rimediando al cambio in occasione di un fallo che ferma il gioco. Cambio di maglia, cambio di ritmo: anche perché entra Pepe che dà un'accelerata all'azione azzurra. Feroce la sua conclusione di prima intenzione su invito di Maggio, ma Muslera si fa trovare pronto. Bruciante lo scatto con cui si libera degli avversari per servire Osvaldo, che però manda alto colpendo di sinistro al volo. L'attaccante della Roma (per lui quasi un derby, essendo nato a Buenos Aires) uscirà dal campo tra gli applausi, lasciando il posto a Matri.
Il più vicino alla rete del pari è però Balzaretti. Anche sulla sua girata Muslera sfoggia riflessi felini. Perché il risultato sia definitivo bisogna aspettare il 95' visto che Alvaro Pereira rimedia un rosso per somma di ammonizioni. Tabarez chiede ai suoi il massimo sforzo e il modulo "a testuggine" si rivela il più saggio per resistere.
Italia che trova la terza sconfitta dopo 18 partite sotto la gestione Prandelli. Tutte e tre in amichevole, ma a differenza dei ko rimediati in campo neutro con Costa d’Avorio e Belgio, questa sconfitta, peraltro senza reti, arriva sotto gli occhi del pubblico di casa.
Doveva essere la serata di Gigi Buffon, 112 presenze in Nazionale al pari del grande Zoff, ma la festa dura meno di tre minuti. L'Olimpico di Roma accoglie l'Uruguay degli "italiani" Cavani, Perez, Gonzalez e Ramirez (senza contare gli ex come Muslera, Caceres e lo stesso ct Tabarez) nella diciottesima uscita ufficiale della gestione Prandelli.
Se l'avvio degli azzurri è promettente (conclusione a rete di Balotelli ribattuta da Muslera dopo soli 40 secondi) quello degli ospiti è straordinariamente efficace. E' il terzo minuto di gioco quando la rete dell'attaccante del Malaga, Sebastian Fernandez, sorprende la difesa di Prandelli, che nelle qualificazioni è stata battuta soltanto in due occasioni. La risposta italiana è sempre nel nome di Balotelli, appoggiato dal pubblico di Roma. E pensare che l'ultima apparizione di SuperMario all’Olimpico risaliva al 5 maggio 2010, quando a far discutere fu il calcione che gli rifilò Totti dopo la presunta offesa dell'ex interista ("Sei finito").
Con la maglia dell'Italia addosso, però, è un altro Balotelli. E' lui a impegnare Muslera dalla distanza con un tiro di potenza al 17' e a farsi pericoloso di testa a pochi minuti dall'intervallo. Curioso siparietto nella ripresa: Balo rientra in campo con una versione "vecchia" della maglia azzurra, rimediando al cambio in occasione di un fallo che ferma il gioco. Cambio di maglia, cambio di ritmo: anche perché entra Pepe che dà un'accelerata all'azione azzurra. Feroce la sua conclusione di prima intenzione su invito di Maggio, ma Muslera si fa trovare pronto. Bruciante lo scatto con cui si libera degli avversari per servire Osvaldo, che però manda alto colpendo di sinistro al volo. L'attaccante della Roma (per lui quasi un derby, essendo nato a Buenos Aires) uscirà dal campo tra gli applausi, lasciando il posto a Matri.
Il più vicino alla rete del pari è però Balzaretti. Anche sulla sua girata Muslera sfoggia riflessi felini. Perché il risultato sia definitivo bisogna aspettare il 95' visto che Alvaro Pereira rimedia un rosso per somma di ammonizioni. Tabarez chiede ai suoi il massimo sforzo e il modulo "a testuggine" si rivela il più saggio per resistere.
Italia che trova la terza sconfitta dopo 18 partite sotto la gestione Prandelli. Tutte e tre in amichevole, ma a differenza dei ko rimediati in campo neutro con Costa d’Avorio e Belgio, questa sconfitta, peraltro senza reti, arriva sotto gli occhi del pubblico di casa.
