Violenta un Beagle e rischia il linciaggio
Cagliari - Robe dell'altro mondo. Per la serie «finché non lo vedo, non ci credo». Eppure è successo veramente. Un fatto di cronaca (nera) che ha sconvolto un piccolo paese della campagna sarda qualche settimana fa. Un uomo (malato mentalmente) prima ha rubato un cane da caccia, poi lo ha violentato.
Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Cagliari ha condannato, giovedì 1 dicembre, a un anno di libertà vigilata, perché incapace di intendere e di volere, Silvano Atzeni, di 47 anni, il pastore che sabato 5 novembre è stato salvato da un linciaggio e arrestato dai carabinieri per aver rubato e stuprato una cagnetta di razza Beagle.
La vicenda era avvenuta a Villaperuccio, un comune del basso Sulcis. I militari erano intervenuti dopo una telefonata al 112 e avevano salvato Atzeni da un pestaggio dopo che era stato sorpreso dai proprietari mentre violentava la cagnetta. L'esame sulle condizioni psichiche dell'uomo era stato chiesto dal difensore Matteo Perra e i periti hanno rilevato i problemi mentali dell'allevatore. Per questa ragione, il giudice Costantino Poddighe lo ha condannato a un anno di libertà vigilata.
La violenza è successa sabato 5 nel piccolo paese a una cinquantina di chilometri da Cagliari. Atzeni era entrato nei terreni di un allevatore della zona e dopo aver forzato la serratura della cuccia, si era impossessato di un Beagle. Il proprietario, accortosi del furto, e sospettando del pastore perché da alcuni giorni lo aveva visto aggirarsi da quelle parti, è andato assieme ai fratelli a cercarlo in un'abitazione disabitata di cui è custode, sorprendendolo mentre violentava la cagnetta, che era stata legata a una branda.
I carabinieri sono arrivati dopo una segnalazione al 112 della presenza davanti a quella casa di persone con intenzioni tutt'altro che pacifiche. I militari hanno potuto accertare quanto era successo e arrestare l'uomo. La cagnolina è stata soccorsa e visitata da un veterinario della Asl, che ha riscontrato lesioni dovute alla violenza sessuale.
Cagliari - Robe dell'altro mondo. Per la serie «finché non lo vedo, non ci credo». Eppure è successo veramente. Un fatto di cronaca (nera) che ha sconvolto un piccolo paese della campagna sarda qualche settimana fa. Un uomo (malato mentalmente) prima ha rubato un cane da caccia, poi lo ha violentato.
Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Cagliari ha condannato, giovedì 1 dicembre, a un anno di libertà vigilata, perché incapace di intendere e di volere, Silvano Atzeni, di 47 anni, il pastore che sabato 5 novembre è stato salvato da un linciaggio e arrestato dai carabinieri per aver rubato e stuprato una cagnetta di razza Beagle.
La vicenda era avvenuta a Villaperuccio, un comune del basso Sulcis. I militari erano intervenuti dopo una telefonata al 112 e avevano salvato Atzeni da un pestaggio dopo che era stato sorpreso dai proprietari mentre violentava la cagnetta. L'esame sulle condizioni psichiche dell'uomo era stato chiesto dal difensore Matteo Perra e i periti hanno rilevato i problemi mentali dell'allevatore. Per questa ragione, il giudice Costantino Poddighe lo ha condannato a un anno di libertà vigilata.
La violenza è successa sabato 5 nel piccolo paese a una cinquantina di chilometri da Cagliari. Atzeni era entrato nei terreni di un allevatore della zona e dopo aver forzato la serratura della cuccia, si era impossessato di un Beagle. Il proprietario, accortosi del furto, e sospettando del pastore perché da alcuni giorni lo aveva visto aggirarsi da quelle parti, è andato assieme ai fratelli a cercarlo in un'abitazione disabitata di cui è custode, sorprendendolo mentre violentava la cagnetta, che era stata legata a una branda.
I carabinieri sono arrivati dopo una segnalazione al 112 della presenza davanti a quella casa di persone con intenzioni tutt'altro che pacifiche. I militari hanno potuto accertare quanto era successo e arrestare l'uomo. La cagnolina è stata soccorsa e visitata da un veterinario della Asl, che ha riscontrato lesioni dovute alla violenza sessuale.
