Nell'anticipo della 14.a giornata di serie A i rossoneri s'impongono a Marassi con un 2-0 favorito anche dall'espulsione di Kaladze. Lo svedese segna su rigore, raddoppia l'ex rosanero. Gara interrotta per 10' a causa del fumo dei lacrimogeni.
Obiettivo raggiunto, ma non inganni la classifica, il primato tanto agognato durerà per almeno due giorni, poi, la Juve, contro il Cesena, avrà l'occasione di rendere vano il primo tentativo di sorpasso. Ancora Ibra, sempre Ibra ha messo in discesa una gara che alla vigilia si preannunciava complicata con il Genoa reduce dalla sconfitta di Cesena e dalla settimana di passione vissuta da Malesani a predicare che lui e la sua squadra non sono "molli". E i rossoblu si sono dimostrati avversari tosti, almeno fino al rigore, con conseguente espulsione di Kaladze (doppio giallo), che ha consegnato tre punti di platino al Milan, in una gara che, nonostante l'amicizia tra i club (numerosi gli scambi in chiave mercato tra rossoneri e genoani), continua ad essere tutt'altro che amichevole sul fronte tifosi.I petardi lanciati dai supporters genoani all'indirizzo dei pullman sui quali viaggiavano i tifosi rossoneri, i lacrimogeni utilizzati dalla polizia, finiti nello stadio, e la conseguente sospensione del match per 10' hanno dimostrato che i vecchi rancori non sono ancora sopiti.
In campo si è visto un Milan desideroso di fare la partita con Ibrahimovic affiancato da Robinho (in campo al posto del febbricitante Pato), a cercare di calamitare la marcatura dei difensori di Malesani per offrire spazio alle incursioni di Nocerino fermato in un paio di circostanze da un ottimo Frey. La tattica, difensivista, costruita dal Genoa si è sgretolata al 56' a causa di un maldestro intervento di Kaladze su Ibrahimovic: penalty e gol. Se Robinho avesse avuto la freddezza necessaria per non sbagliare un gol clamorosamente semplice da infilare nella porta di Frey, la squadra di Allegri avrebbe certamente sofferto di meno sotto i tentativi di assalto dei grifoni.
Alla fine ci ha pensato l'inedito goleador Nocerino (quinto centro in campionato e record personale di marcature) a chiudere un match che era rimasto pericolosamente in bilico e a rischio pareggio. Il Milan ha conquistato la settima vittoria sulle ultime otto gare e assaporato la vetta. Prove tecniche di primato.
Obiettivo raggiunto, ma non inganni la classifica, il primato tanto agognato durerà per almeno due giorni, poi, la Juve, contro il Cesena, avrà l'occasione di rendere vano il primo tentativo di sorpasso. Ancora Ibra, sempre Ibra ha messo in discesa una gara che alla vigilia si preannunciava complicata con il Genoa reduce dalla sconfitta di Cesena e dalla settimana di passione vissuta da Malesani a predicare che lui e la sua squadra non sono "molli". E i rossoblu si sono dimostrati avversari tosti, almeno fino al rigore, con conseguente espulsione di Kaladze (doppio giallo), che ha consegnato tre punti di platino al Milan, in una gara che, nonostante l'amicizia tra i club (numerosi gli scambi in chiave mercato tra rossoneri e genoani), continua ad essere tutt'altro che amichevole sul fronte tifosi.I petardi lanciati dai supporters genoani all'indirizzo dei pullman sui quali viaggiavano i tifosi rossoneri, i lacrimogeni utilizzati dalla polizia, finiti nello stadio, e la conseguente sospensione del match per 10' hanno dimostrato che i vecchi rancori non sono ancora sopiti.
In campo si è visto un Milan desideroso di fare la partita con Ibrahimovic affiancato da Robinho (in campo al posto del febbricitante Pato), a cercare di calamitare la marcatura dei difensori di Malesani per offrire spazio alle incursioni di Nocerino fermato in un paio di circostanze da un ottimo Frey. La tattica, difensivista, costruita dal Genoa si è sgretolata al 56' a causa di un maldestro intervento di Kaladze su Ibrahimovic: penalty e gol. Se Robinho avesse avuto la freddezza necessaria per non sbagliare un gol clamorosamente semplice da infilare nella porta di Frey, la squadra di Allegri avrebbe certamente sofferto di meno sotto i tentativi di assalto dei grifoni.
Alla fine ci ha pensato l'inedito goleador Nocerino (quinto centro in campionato e record personale di marcature) a chiudere un match che era rimasto pericolosamente in bilico e a rischio pareggio. Il Milan ha conquistato la settima vittoria sulle ultime otto gare e assaporato la vetta. Prove tecniche di primato.