Smog, in Padania tira una brutta aria:3 anni di vita in meno
Copenaghen - Chi vive in pianura Padana vive tre anni in meno ai suoi connazionali. La colpa è dello smog, che ogni anno in Europa uccide 310 mila persone, di cui 50 mila in Italia. Lo afferma l’ultimo rapporto “Air Quality in Europe 2011″, redatto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente di Copenaghen. Le regioni più esposte all’inquinamento sono la pianura Padane e il Benelux, regione tra il Belgio ed il Lussemburgo. Il rapporto ha inoltre evidenziato che oltre un quinto della popolazione europea vive in zone altamente inquinate, con rischi seri per la salute. Lo smog causa un aumento di morti per patologie cardiache, respiratorie e tumori.
Uno studio tedesco pubblicato su Environmental Health Perspective ha osservato che al crescere di ogni 2,5 microgrammi su metro cubo di particolato fine, il PM 2,5, in media la pressione minima sale di 1,4 mmHg e la massima di 0,9 mmHg. Maggiore l’aumento dei millimetri di mercurio in chi vive vicino a strade molto trafficate. Francesco Forastiere, del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio, ha detto: “La ricerca, eseguita dalle università di Colonia, Essen e Dusserldorf, è un altro tassello a sostegno dell’ipotesi che il particolato ultrafine, penetrando negli alveoli polmonari e da lì passando nel sangue, produca uno stato infiammatorio generalizzato in grado di produrre placche aterosclerotiche”.
Copenaghen - Chi vive in pianura Padana vive tre anni in meno ai suoi connazionali. La colpa è dello smog, che ogni anno in Europa uccide 310 mila persone, di cui 50 mila in Italia. Lo afferma l’ultimo rapporto “Air Quality in Europe 2011″, redatto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente di Copenaghen. Le regioni più esposte all’inquinamento sono la pianura Padane e il Benelux, regione tra il Belgio ed il Lussemburgo. Il rapporto ha inoltre evidenziato che oltre un quinto della popolazione europea vive in zone altamente inquinate, con rischi seri per la salute. Lo smog causa un aumento di morti per patologie cardiache, respiratorie e tumori.
Uno studio tedesco pubblicato su Environmental Health Perspective ha osservato che al crescere di ogni 2,5 microgrammi su metro cubo di particolato fine, il PM 2,5, in media la pressione minima sale di 1,4 mmHg e la massima di 0,9 mmHg. Maggiore l’aumento dei millimetri di mercurio in chi vive vicino a strade molto trafficate. Francesco Forastiere, del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio, ha detto: “La ricerca, eseguita dalle università di Colonia, Essen e Dusserldorf, è un altro tassello a sostegno dell’ipotesi che il particolato ultrafine, penetrando negli alveoli polmonari e da lì passando nel sangue, produca uno stato infiammatorio generalizzato in grado di produrre placche aterosclerotiche”.