Nella Roma fascista degli anni Trenta in preda a fanfare nazionaliste e imperiali lavori di restauro, la giovane stiratrice Eleonora Ciancarelli detta Lolli incontra a una festa l'avvocato Rinaldo Maria Bonci Paonazzi, affabile trombone di mezza età vicino agli organi di regime. Fra i due inizia un'impetuosa relazione, nella quale Lolli diviene vittima delle passioni e del comportamento impetuoso e violento di Rinaldo. Almeno finché non conosce Mario Marchetti, giovane studente dedito al pugilato e alla causa antifascista che si innamora subito di lei. I due giovani sviluppano una corrispondenza segreta fatta di endecasillabi amorosi e desideri di fuga che porta Rinaldo fino a perdere il senno per la bella popolana.
Straordinario disegnatore di tutti quei personaggi deboli, meschini, passionali e millantatori che hanno reso grande la commedia all'italiana, Furio Scarpelli è stato in vita un talento prolifico tanto della scrittura che dell'illustrazione del carattere umano. Anzi, è proprio dal disegno e dall'esperienza come vignettista per dei giornali satirici durante gli anni della guerra, che si è sviluppato lo sguardo acuto e la penna sagace di uno dei più grandi sceneggiatori del cinema italiano.
Film “disegnato” su una serie di tavole scritte e tratteggiate dallo stesso Scarpelli, Tormenti è davvero la più felice celebrazione dell'arte del sagace scrittore romano. Un'opera plurimediale che riesce a essere al contempo un omaggio illustrato ai “romanzi popolari” scritti per Monicelli e Germi, un “fotoromanzo storico” animato dalle voci di Alba Rohrwacher, Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e di un poliedrico Elio Pandolfi, e una mostra dinamica del talento dello Scarpelli disegnatore. I vari linguaggi si addensano come in un collage attraverso la particolare tecnica del “film a disegni” attuata da Filiberto Scarpelli, che si muove all'interno degli statici quadri dello zio con movimenti di macchina e sovrapposizioni per raccontare la storia di un triangolo amoroso che comincia nella Roma fascista e finisce nella Spagna franchista.
La visione risulta gustosa sotto più aspetti: uno più prettamente nostalgico, attento a leggere tutti i vivaci riferimenti alla commedia all'italiana e a immaginare sotto al radiodramma degli attori di oggi i volti dei grandi attori del passato (Rinaldo è d'altronde un perfetto personaggio di Vittorio Gassman, così come la stiratrice Lolli potrebbe essere benissimo incarnata da una Vitti o una Sandrelli). Un altro, più squisitamente fuori dal tempo, che vede il film come una perfetta rappresentazione viva e dinamica (a dispetto dei disegni statici) di un processo di creazione, di un'invenzione di scrittura. La messa in forma dell'agilità di un modello di racconto felice e sapido, sagace e tragicomico, che consacra Furio Scarpelli, penna o matita che sia, come uno dei più grandi e infaticabili narratori del nostro paese.
USCITA CINEMA: Prossimamente
Straordinario disegnatore di tutti quei personaggi deboli, meschini, passionali e millantatori che hanno reso grande la commedia all'italiana, Furio Scarpelli è stato in vita un talento prolifico tanto della scrittura che dell'illustrazione del carattere umano. Anzi, è proprio dal disegno e dall'esperienza come vignettista per dei giornali satirici durante gli anni della guerra, che si è sviluppato lo sguardo acuto e la penna sagace di uno dei più grandi sceneggiatori del cinema italiano.
Film “disegnato” su una serie di tavole scritte e tratteggiate dallo stesso Scarpelli, Tormenti è davvero la più felice celebrazione dell'arte del sagace scrittore romano. Un'opera plurimediale che riesce a essere al contempo un omaggio illustrato ai “romanzi popolari” scritti per Monicelli e Germi, un “fotoromanzo storico” animato dalle voci di Alba Rohrwacher, Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e di un poliedrico Elio Pandolfi, e una mostra dinamica del talento dello Scarpelli disegnatore. I vari linguaggi si addensano come in un collage attraverso la particolare tecnica del “film a disegni” attuata da Filiberto Scarpelli, che si muove all'interno degli statici quadri dello zio con movimenti di macchina e sovrapposizioni per raccontare la storia di un triangolo amoroso che comincia nella Roma fascista e finisce nella Spagna franchista.
La visione risulta gustosa sotto più aspetti: uno più prettamente nostalgico, attento a leggere tutti i vivaci riferimenti alla commedia all'italiana e a immaginare sotto al radiodramma degli attori di oggi i volti dei grandi attori del passato (Rinaldo è d'altronde un perfetto personaggio di Vittorio Gassman, così come la stiratrice Lolli potrebbe essere benissimo incarnata da una Vitti o una Sandrelli). Un altro, più squisitamente fuori dal tempo, che vede il film come una perfetta rappresentazione viva e dinamica (a dispetto dei disegni statici) di un processo di creazione, di un'invenzione di scrittura. La messa in forma dell'agilità di un modello di racconto felice e sapido, sagace e tragicomico, che consacra Furio Scarpelli, penna o matita che sia, come uno dei più grandi e infaticabili narratori del nostro paese.
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