L'attaccante si sfoga contro la sua ex squadra: «Perchè non ha funzionato con i bianconeri? Chiedetelo a loro... Prendete gli ultimi due anni, allora era una squadra in difficoltà, la responsabilità era di tutti, non solo mia. Però era una cattiveria che faceva comodo dire. Ora guardo avanti, voglio aiutare la Fiorentina e voglio dimostrare a me stesso, e non alla Juve o ad altri, che sono sempre un giocatore importante»
FIRENZE - "Voglio dimostrare a me stesso, e non alla Juve o ad altri, che sono sempre un giocatore importante, voglio aiutare la Fiorentina, diventare un punto di riferimento, fare tanti gol, e continuare a sognare di tornare in Nazionale. Io voglio riscattarmi per me, non per gli altri". Queste le prime parole da giocatore viola di Amauri, presentato oggi allo stadio Franchi dal direttore sportivo Pantaleo Corvino. Il brasiliano è stato acquistato a titolo definito per 500 mila euro e resterà in viola fino a giugno.Corvino ha parlato di un'opzione sul giocatore. "L'accordo ora è fino a giugno, ma c'è tra noi un'opzione a parole per continuare insieme anche in futuro. Non a caso gli avevo proposto altri due anni di contratto", ha detto il ds viola.
LA SFIDA - Amauri ha aggiunto: «Se fossi uno attaccato ai soldi avrei accettato, invece voglio meritarmi l'eventuale riconferma». La punta porta la voglia di riscatto che potrebbe contaminare uno spogliatoio troppe volte apparso senza stimoli. «Ho tanta voglia di rimettermi in gioco e ritrovami - ha continuato l'attaccante brasiliano - Non capisco come possano essere venute fuori le voci di un interesse del Milan, una volta che ho detto sì alla Fiorentina sarebbe potuto venire qualsiasi altro club e io non avrei cambiato idea. La Juve? Per me il passato è alle spalle, di certo non era colpa mia se la Juve negli ultimi due anni non ha fatto bene. Di Firenze mi ha parlato benissimo Luca Toni, mi ha consigliato di venire convinto che qui farò bene».
FRECCIATA ALLA JUVE - Amauri, che in conferenza stampa vestiva una tuta viola, ha giocato l'ultima gara quasi 9 mesi fa. Ha sfoderato modi misurati e una feroce determinazione: «Mi sono allenato in questo periodo coi primavera della Juve, mi manca il ritmo-partita. Comunque non vedo l'ora di scendere in campo. Messaggi alla Juve? Chiedete a loro perchè non è andata tra di noi, in ogni caso il passato è alle spalle, voglio dimostrare a me stesso prima che agli altri di essere sempre un giocatore importante».
«FARE LA MITRAGLIA? NON MI PERMETTEREI MAI» - Arriva al posto di Gilardino trasferitosi al Genoa: «Un grande attaccante, siamo diversi, non sta a me dire chi è più forte, io ora sono qui per aiutare la squadra, nonostante il momento la Fiorentina resta una delle realtà più importanti del calcio italiano, Toni me ne ha parlato bene consigliandomi di venirci». Farà coppia con Jovetic: «Un vero talento, spero ci troveremo bene. Ho voglia di riprendermi tutto, i gol e anche la nazionale, direi una bugia affermando di non pensare agli Europei ma devo fare bene con la Fiorentina. Festeggiare i gol facendo la mitraglia come Batistuta? Non mi permetterei mai. La scorsa stagione a Parma feci belle cose, voglio ripetermi e riscattarmi e scrollarmi di dosso certe etichette: per questo, nonostante Corvino mi avesse proposto 2 anni e mezzo di contratto, ho preferito firmare per 6 mesi. Fossi attaccato solo ai soldi avrei accettato. Invece voglio meritarmi questa riconferma».
«TUTTI CONTRO DI ME? FACEVA COMODO...» - Pronta la replica anche a chi l'ha definito fragile di carattere: «Prendete gli ultimi due anni con la Juve, allora era una squadra in difficoltà, la responsabilità era di tutti, non solo mia. Però era una cattiveria che faceva comodo dire. Comunque ora voglio solo guardare avanti». Il suo arrivo è stato un tormentone: «Ma non perchè s'era inserito il Milan, non è vero nulla - ha detto Amauri che domani sarà testato in una partitella a porte chiuse col Pontassieve - se non sono arrivato prima è solo per problemi familiari, sto per diventare padre per la terza volta e quasi di sicuro mia figlia nascerà a Firenze. Una volta detto sì alla Fiorentina sarebbe potuto arrivare qualsiasi altro club, non avrei cambiato idea».
MERCATO NON ANCORA CHIUSO - Amauri è il primo acquisto viola di gennaio dopo le cessioni di Gilardino, Silva e Savio che hanno fruttato circa 10 milioni di euro: «Se il mercato offrirà occasioni come Behrami l'anno scorso e Amauri ora interverremo» ha annunciato Corvino ribadendo l'incedibilità dello svizzero: «Nei momenti di difficoltà un club deve mantenere i migliori valori che ha. Noi lo stiamo dimostrando».
LA SFIDA - Amauri ha aggiunto: «Se fossi uno attaccato ai soldi avrei accettato, invece voglio meritarmi l'eventuale riconferma». La punta porta la voglia di riscatto che potrebbe contaminare uno spogliatoio troppe volte apparso senza stimoli. «Ho tanta voglia di rimettermi in gioco e ritrovami - ha continuato l'attaccante brasiliano - Non capisco come possano essere venute fuori le voci di un interesse del Milan, una volta che ho detto sì alla Fiorentina sarebbe potuto venire qualsiasi altro club e io non avrei cambiato idea. La Juve? Per me il passato è alle spalle, di certo non era colpa mia se la Juve negli ultimi due anni non ha fatto bene. Di Firenze mi ha parlato benissimo Luca Toni, mi ha consigliato di venire convinto che qui farò bene».
FRECCIATA ALLA JUVE - Amauri, che in conferenza stampa vestiva una tuta viola, ha giocato l'ultima gara quasi 9 mesi fa. Ha sfoderato modi misurati e una feroce determinazione: «Mi sono allenato in questo periodo coi primavera della Juve, mi manca il ritmo-partita. Comunque non vedo l'ora di scendere in campo. Messaggi alla Juve? Chiedete a loro perchè non è andata tra di noi, in ogni caso il passato è alle spalle, voglio dimostrare a me stesso prima che agli altri di essere sempre un giocatore importante».
«FARE LA MITRAGLIA? NON MI PERMETTEREI MAI» - Arriva al posto di Gilardino trasferitosi al Genoa: «Un grande attaccante, siamo diversi, non sta a me dire chi è più forte, io ora sono qui per aiutare la squadra, nonostante il momento la Fiorentina resta una delle realtà più importanti del calcio italiano, Toni me ne ha parlato bene consigliandomi di venirci». Farà coppia con Jovetic: «Un vero talento, spero ci troveremo bene. Ho voglia di riprendermi tutto, i gol e anche la nazionale, direi una bugia affermando di non pensare agli Europei ma devo fare bene con la Fiorentina. Festeggiare i gol facendo la mitraglia come Batistuta? Non mi permetterei mai. La scorsa stagione a Parma feci belle cose, voglio ripetermi e riscattarmi e scrollarmi di dosso certe etichette: per questo, nonostante Corvino mi avesse proposto 2 anni e mezzo di contratto, ho preferito firmare per 6 mesi. Fossi attaccato solo ai soldi avrei accettato. Invece voglio meritarmi questa riconferma».
«TUTTI CONTRO DI ME? FACEVA COMODO...» - Pronta la replica anche a chi l'ha definito fragile di carattere: «Prendete gli ultimi due anni con la Juve, allora era una squadra in difficoltà, la responsabilità era di tutti, non solo mia. Però era una cattiveria che faceva comodo dire. Comunque ora voglio solo guardare avanti». Il suo arrivo è stato un tormentone: «Ma non perchè s'era inserito il Milan, non è vero nulla - ha detto Amauri che domani sarà testato in una partitella a porte chiuse col Pontassieve - se non sono arrivato prima è solo per problemi familiari, sto per diventare padre per la terza volta e quasi di sicuro mia figlia nascerà a Firenze. Una volta detto sì alla Fiorentina sarebbe potuto arrivare qualsiasi altro club, non avrei cambiato idea».
MERCATO NON ANCORA CHIUSO - Amauri è il primo acquisto viola di gennaio dopo le cessioni di Gilardino, Silva e Savio che hanno fruttato circa 10 milioni di euro: «Se il mercato offrirà occasioni come Behrami l'anno scorso e Amauri ora interverremo» ha annunciato Corvino ribadendo l'incedibilità dello svizzero: «Nei momenti di difficoltà un club deve mantenere i migliori valori che ha. Noi lo stiamo dimostrando».
