Ferrara, parroco nega Prima Comunione a un bambino perché disabile: è polemica
Divide la decisione del sacerdote che lo ritiene incapace di capire il valore del sacramento.
Un parroco di Porto Garibaldi, nel Ferrarese, ha negato la prima comunione ad un bambino di dieci anni perché affetto da un grave ritardo mentale. A detta del sacerdote, il minore sarebbe incapace di intendere e di volere e, quindi, non in grado di capire il valore del sacramento eucaristico.
Il caso, raccontato dalla stampa locale, ha suscitato polemiche.
Il parroco, don Piergiorgio Zaghi, ha ritenuto che il bambino non fosse in grado di comprendere il mistero dell'Eucarestia e ha così deciso di negargli la Prima Comunione. La condanna del mondo laico verso il comportamento del sacerdote è stata pressoché unanime. I parrocchiani del paese sui lidi ferraresi si sono divisi fra chi si dice vicino alla scelta del parroco e chi invece è contrario.
La scelta - quantomeno controversa - di don Zaghi stride con l'appello del Papa, che chiede di assicurare l'Eucarestia, per quanto possibile, anche ai disabili mentali.
Secondo quanto riportato da un quotidiano ferrarese, per far sì che anche il bimbo disabile riceva il sacramento, al sacerdote avrebbe scritto una lettera anche un compagno di classe del bambino in cui sostiene che "se fosse con noi sarebbe una grande gioia per lui e per noi il vero valore della Comunione".
Un parroco di Porto Garibaldi, nel Ferrarese, ha negato la prima comunione ad un bambino di dieci anni perché affetto da un grave ritardo mentale. A detta del sacerdote, il minore sarebbe incapace di intendere e di volere e, quindi, non in grado di capire il valore del sacramento eucaristico.
Il caso, raccontato dalla stampa locale, ha suscitato polemiche.
Il parroco, don Piergiorgio Zaghi, ha ritenuto che il bambino non fosse in grado di comprendere il mistero dell'Eucarestia e ha così deciso di negargli la Prima Comunione. La condanna del mondo laico verso il comportamento del sacerdote è stata pressoché unanime. I parrocchiani del paese sui lidi ferraresi si sono divisi fra chi si dice vicino alla scelta del parroco e chi invece è contrario.
La scelta - quantomeno controversa - di don Zaghi stride con l'appello del Papa, che chiede di assicurare l'Eucarestia, per quanto possibile, anche ai disabili mentali.
Secondo quanto riportato da un quotidiano ferrarese, per far sì che anche il bimbo disabile riceva il sacramento, al sacerdote avrebbe scritto una lettera anche un compagno di classe del bambino in cui sostiene che "se fosse con noi sarebbe una grande gioia per lui e per noi il vero valore della Comunione".